Evento ecosostenibile

Zordan al fianco del Gruppo Lavazza in un allestimento a zero emissioni nella Galleria della Sostenibilità del Museo delle Scienze di Trento

Questo nuovo spazio espositivo nasce per raccontare quanto sia ancora insostenibile l’impatto delle nostre azioni sul pianeta e far crescere così il livello generale di consapevolezza. Punto centrale della Galleria, la Goal Zero Area, che ideata sempre dal Gruppo Lavazza, ha l’obiettivo di amplificare e diffondere capillarmente conoscenze e prassi verso gli obiettivi dell’Agenda 2030.

Le sfide future saranno nel segno dell’ecologia: i cambiamenti climatici, la perdita di biodiversità, le disuguaglianze sociali e l’aumento di popolazione sono temi su cui tutti abbiamo già iniziato a confrontarci. In questo contesto, Zordan, punto di riferimento per i brand del lusso nella progettazione e realizzazione di spazi retail attraenti e sostenibili, ha scelto di supportare, in qualità di special sponsor, il progetto del MUSE (Museo delle Scienze di Trento) deIla Galleria della Sostenibilità. Questo nuovo spazio espositivo, che ha visto nel Gruppo Lavazza il principale sostenitore, nasce per raccontare quanto sia ancora insostenibile l’impatto delle nostre azioni sul pianeta e far crescere così il livello generale di consapevolezza. Punto centrale della Galleria, la Goal Zero Area, che ideata sempre dal Gruppo Lavazza, ha l’obiettivo di amplificare e diffondere capillarmente conoscenze e prassi verso gli obiettivi dell’Agenda 2030.

All’interno di quest’area, il Gruppo Lavazza ha messo in scena un’installazione anamorfica del collettivo artistico dei Truly Design: ZERO. Anamorphic Artwork. Si tratta di una struttura immersiva e interconnessa site-specific che, partendo dall'esperienza di "TOward2030. What are you doing?" e dalle azioni di cura della comunità già intraprese o future, parla di interattività, educazione, cultura e condivisione declinati in azioni e storie, dal progetto "A Cup of Learning" al Bilancio di sostenibilità del Gruppo Lavazza, attraverso i nuovi linguaggi creativi.

Tramite il proprio sistema certificato, Zordan ha realizzato l’installazione, e calcolato la carbon footprint (CFP) dell’opera, dimostrando ancora una volta quanto sia possibile incidere in modo significativo sul risparmio energetico e sulla sostenibilità anche in fase di progettazione e produzione. Questa partnership nella realizzazione dell’allestimento sottolinea l’idea di “collettività” e “collaborazione”, indispensabili per affrontare il cammino verso la sostenibilità e realizzare i goal dell’Agenda 2030 e la decarbonizzazione del 2050.

Oltre alla collaborazione con il Gruppo Lavazza, l’azienda di Valdagno, tra le prime società B Corp in Italia e prima Società Benefit a livello mondiale del settore dello shopfitting, è presente all’interno della “Goal Zero Area”, anche con propri allestimenti che insieme ad altre opere rappresentano 8 storie imprenditoriali che hanno fatto della sostenibilità il proprio modello di business e di produzione.

L’allestimento consiste in tavoli realizzati dalla stessa Zordan per la cui produzione, grazie al sistema del brand, sono stati calcolati e compensati 232 kg di CO2e. In particolare, il tavolo di Zordan consiste in una ricostruzione del ciclo di vita del prodotto – Life Cycle Assessment, e in una narrazione delle attenzioni che l’azienda ha nel ridurre il proprio impatto sui processi di trasformazione, trasporto, utilizzo e fine vita dei prodotti. Al centro del tavolo troviamo esposto un plastico con indicata la quantità in kg di CO2 emessa per la produzione e il trasporto di ciascun materiale utilizzato nei processi di Zordan, un dato essenziale per orientare le scelte di progettazione e approvvigionamento e guidare così i processi produttivi verso la realizzazione di un prodotto a basso impatto.

Per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, è, infatti, necessario trovare soluzioni che favoriscano rapidamente la transizione verso un‘economia a basse emissioni di CO2 e il sistema CFP segue questa direzione lungo tutta la filiera.

La sostenibilità deve avere un ruolo sempre più centrale: nell’agenda politica, nei comportamenti individuali e nelle strategie aziendali” ha affermato Alfredo Zordan, Direttore Commerciale di ZordanLa nostra azienda pone un’attenzione particolare sulla sostenibilità e sull’impatto ambientale del nostro lavoro: siamo infatti convinti che non esista bellezza senza sostenibilità, e meno che mai in un momento delicatissimo come quello attuale, in cui dalle nostre azioni dipende il futuro del pianeta e delle prossime generazioni. Per questo motivo abbiamo deciso di sostenere il progetto della Galleria della Sostenibilità del MUSE e siamo felici di essere presenti in questo apposito spazio ideato dal Gruppo Lavazza e definito Goal Zero Area che sottolinea come il primo vero obiettivo da raggiungere sia la diffusione della cultura della sostenibilità. Una volta conquistata questa consapevolezza, il viaggio verso l’Agenda 2030 sarà meno complicato.”

Sostenibilità economica, sociale e ambientale. Valorizzazione delle persone, dei territori e delle comunità e minimizzazione dell’impatto ambientale. Questi sono i pilastri del nostro modo di fare impresa: per questo, in Italia e in tutti i paesi in cui siamo presenti, promuoviamo l’integrazione della sostenibilità in tutte le nostre azioni” ha commentato Alessandra Bianco, Direttore Corporate Communication del Gruppo Lavazza. “La rinnovata Galleria della Sostenibilità e la Goal Zero Area con l’installazione “ZERO. Anamorphic Artwork” ha infatti questo intento: condividere, diffondere, raccontare e ascoltare tutte le attività e tutte le azioni concretamente sostenibili. Il percorso di collaborazione con Zordan nasce dalla condivisione dei valori di sostenibilità e il fatto di poter contare sulla loro esperienza per far diventare il nostro concetto di Goal Zero il perno di un’esposizione permanente all’interno del MUSE ci rende estremamente orgogliosi. In questo modo speriamo di contribuire alla divulgazione e all’educazione alla sostenibilità, in ogni sua forma ed espressione.”