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BEA EDUCATIONAL. Marsili (Birra Peroni): "Coinvolgimento prima di tutto. Anche in versione local"
Visibilità, copertura mediatica, intrattenimento prima, durante e dopo: questi gli ingredienti immancabili negli eventi del Gruppo, fra i principali player dell’industria birraria. Come dimostrano il 'Terzo Tempo Peroni Village', che si tiene durante il Campionato di rugby del Sei Nazioni, e, in modo diverso, il Raffo Festival, appuntamento sviluppato ogni anno dalla birra tarantina Raffo.
'Win locally', ovvero puntare sui punti di forza della provenienza locale del proprio prodotto: questo l'asse strategico sotto cui rientrano gli eventi di Birra Peroni (gruppo SABMiller), uno dei player principali nel settore dell’industria birraria.
A spiegarlo, Julian Marsili (nella foto), Marketing Services & Communication Manager Birra Peroni. Il manager ha partecipato al Bea Educational Roma (martedì 16 luglio, Roma Eventi Piazza di Spagna).



Con stabilimenti a Roma, Padova e Napoli, il Gruppo produce da un lato, birre diventate anche all'estero l'emblema della 'bionda' italiana (in primis Peroni e Nastro Azzurro) e dall'altro si è guadagnata un ruolo di primo piano nella produzione legata al territorio di provenienza: un esempio è la birra tarantina Raffo, prodotta e venduta esclusivamente nella città di Taranto e dintorni.
“Sviluppiamo attività di experiential marketing con quattro obiettivi principali – ha spiegato Julian Marsili, marketing services & communication manager Birra Peroni -: dare visibilità al marchio (essendo la 'bionda' un prodotto mainstream, devi sapere quale stai bevendo); fornire un intrattenimento pre, durante e post evento; generare un'importante eco mediatica; e, infine, raggiungere, ovviamente, un incremento delle vendite di birra”.

Guarda la video intervista a Julian Marsili di ADVexpressTV
Molto esemplificativo di questa filosofia è il 'Terzo Tempo Peroni Village' (agenzia: Alphaomega), che da tre anni si svolge a Roma durante il test match del campionato di rugby del Sei Nazioni: l'azienda, infatti, è sponsor del Federazione Italiana Rugby (FIR) dal 2004 (vedi notizia correlata a fondo pagina).
“Per questo evento sviluppiamo già un mese prima numerose attività sul tema del rugby, con il coinvolgimento dei punti vendita nostri partner - continua Marsili -. Poi, le operazioni si moltiplicano il giorno stesso dell'evento, prima, durante e dopo la partita, raggiungendo punte di 10 ore di intrattenimento. Non manca il coinvolgimento di artisti, di fama e non, il cui profilo si lega con i valori dell'evento, e, soprattutto, la presenza sul palco della stessa Nazionale Italiana di Rugby”.

Più esemplificativa del rapporto che il Gruppo instaura con il territorio locale è il 'Raffo Fest', il festival della birra tarantina prodotta da Birra Peroni dal 1919.
“Essendo la Birra Raffo un vero e proprio 'lovemark' su quel territorio, riusciamo a sviluppare un intrattenimento totalmente brandizzato - spiega Marsili -, ottenendo grande visibilità in tutta la città. Tutti i principali negozi sono stati coinvolti in un concorso per la migliore vetrina allestita sul tema Birra Raffo".
"Durante la serata - ha proseguito Marsili -, si alternano sul palco musicisti e cantanti – uno su tutti Max Gazzè – con i giocatori del Taranto Calcio, di cui Birra Raffo è sponsor. Importante è l'attività di comunicazione sui media locali per coinvolgere anche il pubblico che abita nelle località limitrofe al nucleo. Mentre molto intensa, già da qualche anno, è la presenza su Facebook, prima, durante e dopo l'evento, con concorsi e attivazione di vario tipo”.
Sul fronte degli investimenti in eventi, la politica di Birra Peroni è oggi focalizzata su una grande ottimizzazione dei budget, molto ridotti rispetto al passato, e alla misurazione dei risultati. “Quest'anno abbiamo a disposizione investimenti pari alla metà di quelli dello scorso anno – spiega Marsili -, ma si tratta di eventi che hanno tutti un impatto molto forte e maggiore rispetto alla passate iniziative. Riusciamo, insomma, a fare meglio con meno risorse, sviluppando iniziative che in passato non erano mai state realizzate”.
Ilaria Myr