Evento educational
Spoleto rimborsa chi la sceglie per gli eventi
Dalla città umbra, un’idea innovativa per incentivare le aziende a sceglierla quale location per eventi: possibilità di utilizzare gli spazi congressuali comunali gratuitamente e di ottenere perfino un ‘rimborso spese’. Tra le location: La Rocca e San Nicolò, per la gestione della quale il Comune indirà una gara in primavera.
La proposta di Spoleto, già operativa da qualche mese, è unica nel suo genere: a coloro che scelgono la città per i propri eventi, solo l’onere dei pernottamenti. A tutto il resto ci pensa Con Spoleto, il consorzio degli operatori turistici locale, e il Comune.Tommaso Barbanera (nella foto), presidente di Con Spoleto alla rivista e20 nel corso dell'educational organizzato sul territorio da Umbria Convention Bureau (vedi notizia correlata) - abbiamo pensato, in accordo con il sindaco della città, a un’offerta che presuppone l’utilizzo gratuito delle location comunali e un rimborso in denaro da stabilire di volta in volta a seconda del numero di partecipanti”.
esempio alle altre aziende che pensano all’Umbria, e in particolare alla nostra città, per i propri congressi o eventi”. Rocca Albornoziana, imponente fortezza che sorge sul Colle Sant’Elia, il punto più alto della città di Spoleto. Edificata a partire dal 1359, fa parte di una serie di rocche volute da Papa Innocenzo VI che, da Avignone, inviò in Italia il Cardinale spagnolo Egidio Albornoz per occuparsi della costruzione, protrattasi fino al 1370 circa, affidata a Matteo di Giovannello da Gubbio detto ‘il Gattapone’.
(La Rocca Albornoziana, Spoleto) recente restauro consente di visitare il castello, di forma rettangolare e difeso da sei imponenti torri, che consta all’interno di due cortili, uno originariamente sede della milizia armata (Cortile delle Armi), l’altro riservato agli amministratori e ai governatori (Cortile d’Onore). fornice decorato alla fine del ‘500 con affreschi raffiguranti sei città appartenenti allo Stato della Chiesa. Notevoli sono poi gli ambienti che si affacciano sulla zona di rappresentanza, tra i quali il Salone d’Onore, destinato a cerimonie e banchetti (170 persone), e la Camera Pinta, che conserva due bellissimi cicli ad affresco di genere profano databili tra XIV e XV secolo. All’interno di quindici ambienti della struttura è inoltre ospitato il Museo Nazionale del Ducato di Spoleto. centro congressuale, teatro e sede per mostre temporanee, è l’ex chiesa di San Nicolò. Nell’area dove sorge oggi sorge l’edificio, esisteva già dal IV secolo una chiesa intitolata a San Nicola di Bari, consacrata nel 1089. Tale edificio fu concesso dal Vescovo Bartolomeo Accoramboni nel 1263 ai frati Agostiniani, che ottennero anche la vicina chiesa di San Massimo. Sull’area delle due chiese, venne edificato a partire dal 1304 un nuovo grande tempio con annesso convento, che fu per secoli un centro di cultura rinomato in tutta Italia. La chiesa ha semplice pianta rettangolare che si conclude con un’altissima abside poligonale, oggi parte della sala adibita a Teatro con una capienza di 440 persone. Tra gli spazi disponibili inoltre, altre due sale, con capienza 100 e 150 persone, uno spazio a L, ideale per i catering, e la zona archeologica.
(San Nicola di Bari, Spoleto)Sandro Frontalini, dirigente Cultura e Turismo Comune di Spoleto -, come il resto delle sale della struttura è gestito oggi dal comune. Ma per la prossima primavera abbiamo in previsione un bando di gara per trovare una società privata, non necessariamente locale, che se ne occupi in futuro”. AlbornoZ Palace Hotel. Fortemente voluta dal maestro Giancarlo Menotti, fondatore del Festival dei Due Mondi, per accogliere gli innumerevoli appassionati di musica, danza, teatro e arte, la struttura ha dato avvio, fin dall’apertura, a un progetto artistico e ricettivo che è tuttora in grande fermento. L’Albornoz è anche un Centro Congressi (nella foto sotto) molto particolare che grazie alla sua versatilità può modificare l’intera struttura delle sale e adibirle a spazi per convegni unici nel loro genere.
casa stessa del maestro Menotti, infine, può rappresentare un luogo particolare nel quale organizzare piccole conferenze o aperitivi di lavoro. Un progetto architettonico e di allestimento che unisce la dimensione pubblica del Festival dei Due Mondi di Spoleto a quella privata del suo ideatore. Il Centro di Documentazione del Festival dei Due Mondi ospitato all’interno della casa stessa è un luogo fruibile tutto l’anno, adatto a diversi livelli di visita e di approfondimento, dove trovano spazio la storia del Festival, la figura del Maestro Gian Carlo Menotti e il legame del Festival con la città di Spoleto e con il contesto culturale internazionale.
esempio alle altre aziende che pensano all’Umbria, e in particolare alla nostra città, per i propri congressi o eventi”. Rocca Albornoziana, imponente fortezza che sorge sul Colle Sant’Elia, il punto più alto della città di Spoleto. Edificata a partire dal 1359, fa parte di una serie di rocche volute da Papa Innocenzo VI che, da Avignone, inviò in Italia il Cardinale spagnolo Egidio Albornoz per occuparsi della costruzione, protrattasi fino al 1370 circa, affidata a Matteo di Giovannello da Gubbio detto ‘il Gattapone’.
(La Rocca Albornoziana, Spoleto) recente restauro consente di visitare il castello, di forma rettangolare e difeso da sei imponenti torri, che consta all’interno di due cortili, uno originariamente sede della milizia armata (Cortile delle Armi), l’altro riservato agli amministratori e ai governatori (Cortile d’Onore). fornice decorato alla fine del ‘500 con affreschi raffiguranti sei città appartenenti allo Stato della Chiesa. Notevoli sono poi gli ambienti che si affacciano sulla zona di rappresentanza, tra i quali il Salone d’Onore, destinato a cerimonie e banchetti (170 persone), e la Camera Pinta, che conserva due bellissimi cicli ad affresco di genere profano databili tra XIV e XV secolo. All’interno di quindici ambienti della struttura è inoltre ospitato il Museo Nazionale del Ducato di Spoleto. centro congressuale, teatro e sede per mostre temporanee, è l’ex chiesa di San Nicolò. Nell’area dove sorge oggi sorge l’edificio, esisteva già dal IV secolo una chiesa intitolata a San Nicola di Bari, consacrata nel 1089. Tale edificio fu concesso dal Vescovo Bartolomeo Accoramboni nel 1263 ai frati Agostiniani, che ottennero anche la vicina chiesa di San Massimo. Sull’area delle due chiese, venne edificato a partire dal 1304 un nuovo grande tempio con annesso convento, che fu per secoli un centro di cultura rinomato in tutta Italia. La chiesa ha semplice pianta rettangolare che si conclude con un’altissima abside poligonale, oggi parte della sala adibita a Teatro con una capienza di 440 persone. Tra gli spazi disponibili inoltre, altre due sale, con capienza 100 e 150 persone, uno spazio a L, ideale per i catering, e la zona archeologica.
(San Nicola di Bari, Spoleto)Sandro Frontalini, dirigente Cultura e Turismo Comune di Spoleto -, come il resto delle sale della struttura è gestito oggi dal comune. Ma per la prossima primavera abbiamo in previsione un bando di gara per trovare una società privata, non necessariamente locale, che se ne occupi in futuro”. AlbornoZ Palace Hotel. Fortemente voluta dal maestro Giancarlo Menotti, fondatore del Festival dei Due Mondi, per accogliere gli innumerevoli appassionati di musica, danza, teatro e arte, la struttura ha dato avvio, fin dall’apertura, a un progetto artistico e ricettivo che è tuttora in grande fermento. L’Albornoz è anche un Centro Congressi (nella foto sotto) molto particolare che grazie alla sua versatilità può modificare l’intera struttura delle sale e adibirle a spazi per convegni unici nel loro genere.
casa stessa del maestro Menotti, infine, può rappresentare un luogo particolare nel quale organizzare piccole conferenze o aperitivi di lavoro. Un progetto architettonico e di allestimento che unisce la dimensione pubblica del Festival dei Due Mondi di Spoleto a quella privata del suo ideatore. Il Centro di Documentazione del Festival dei Due Mondi ospitato all’interno della casa stessa è un luogo fruibile tutto l’anno, adatto a diversi livelli di visita e di approfondimento, dove trovano spazio la storia del Festival, la figura del Maestro Gian Carlo Menotti e il legame del Festival con la città di Spoleto e con il contesto culturale internazionale.