Lancio prodotto

Convention con l'elmetto

Transenne, segnali stradali, fasce di protezione. Non stiamo parlando di una strada, ma della convention Citroën, ideata da K-events, che ha scelto gli East End Studios di Milano per ricreare l'ambientazione di un cantiere, in linea con il nuovo veicolo commerciale Jumper, presentato agli ospiti nel corso dell'evento del 26 magguo scorso.
da e20 di ottobre

Un esempio di coerenza. Così può essere definita la convention Citroën, ideata e organizzata da K-events il 26 maggio scorso agli East End Studios di Milano, nel corso della quale è stato lanciato il nuovo veicolo commerciale da lavoro Jumper.
L’idea creativa e la realizzazione si sono sviluppate intorno al concept del ‘work in progress’, riproducendo in ogni elemento lo scenario di un cantiere aperto. Il titolo dell’evento è già esplicativo: ‘Nuovi cantieri Citroën’.
E, se si guarda al target, ovvero circa 500 concessionari, ci si rende conto di come la convention che stiamo per descrivere sia stata non
solo originale e innovativa, ma anche ‘costruita’ per lasciare un efficace ricordo.
In poche parole, il concetto di fondo è che la forza vendita, per promuovere il prodotto, deve innanzitutto entrare nel
suo spirito, conoscerne caratteristiche e funzionalità.
Questo evento ha coinvolto gli ospiti in prima persona, trasformandoli per un giorno in lavoratori con l’elmetto.

Evento in cantiere
Al loro arrivo agli East End Studios, i concessionari e ospiti Citroën si sono trovati in una sala di 2.000 mq allestita come un vero cantiere, con tanto di transenne, segnali stradali, reti di protezione e hostess con colorate tute da lavoro, così da ricreare
l’ambientazione in cui solitamente operano i veicoli commerciali.

La location, per le sue caratteristiche strutturali e architettoniche, si è particolarmente prestata alla scenografia, che è stata curata da Rocco Bellanova, coinvolto direttamente da K-events.
napolitano_silvia.jpg“Una volta entrate - spiega Silvia Napolitano (nella foto), responsabile clienti Milano di K-events -, le persone hanno trovato una location spoglia, semplice. Solo sedie, un palco, e uno schermo centrale, neppure molto grande. Durante il ‘welcome coffee, sono stati
proiettati quattro video che hanno raccontato lo stile e la qualità dei veicoli da lavoro Citroën”.

La dinamica dell’evento è stata scandita dal momento istituzionale e da quello dedicato all’intrattenimento, entrambi all’insegna dello slogan ‘Lavori in corso’.
“Durante la prima parte dell’evento - prosegue Napolitano -, il management Citroën ha illustrato i risultati e gli obiettivi della casa automobilistica francese. Il momento clou è arrivato dopo il pranzo (catering di Afm Banqueting, anch’esso, ovviamente,
a tema, con grandi tavoli in legno e fiaschi di vino, ndr), quando, al suono della sirena, gli ospiti, forniti di elmetti gialli marchiati Citroën, sono rientrati in sala e si sono trovati al centro di un cantiere aperto, con gli spazi stravolti, delimitati dai classici nastri di plastica rossi e bianchi.
A questo punto, è entrato in scena il Trio Medusa (testimonial Citroën, ndr), munito di salopette e megafono, alla direzione dei lavori”. I partecipanti sono stati coinvolti attivamente, smistati in modo improbabile e divertente, mentre, intorno a loro, il cantiere dava forma a una nuova scenografia, adatta ad accogliere il vero protagonista dell’evento, il nuovo veicolo commerciale.

Dal portellone del primo Jumper, comparso tra fumi e giochi di luci, sono scese ragazze in succinte salopette da lavoro, che hanno dato vita a una danza scatenata, mentre numerosi attrezzisti hanno
contribuito alla trasformazione della scenografia in tempo reale, predisponendo una grande rampa, liberando gigantografie e svelando, al centro del palco, il grande schermo. Successivamente, da un secondo Jumper arrivato fino al centro della scena
grazie alla pedana, è scesa Luciana Littizzetto, altro testimonial delle campagne Citroën, che ha intrattenuto gli ospiti con una delle sue divertenti performance.

“Il momento di reveal - specifica Napolitano - è stato spettacolarizzato attraverso il lavoro stesso.

I nuovi elementi scenici, il personale e gli attrezzisti sono stati portati proprio dal Jumper e, in pochi minuti, la sala, da sobria e austera, si è trasformata in un ambiente colorato e vivace”.
L’evento si è concluso con l’intervento del direttore generale Citroën Italia Alain Favey e con un brindisi al nuovo nato Jumper.

I perchè della location
Scattante, divertente, sicuramente insolita. La convention Citroën, ideata da Giacomo Carissimi e Alfredo Accatino di K-events, stravolge il classico concetto di momento istituzionale, facendo di un incontro di lavoro un evento, dove gli elementi giocosi e di intrattenimento concorrono con la stessa efficacia delle parole alla trasmissione del messaggio.

“L’originalità- specifica Napolitano - è stata nel fatto di ribaltare la prospettiva dell’evento. Invece di avere una situazione già allestita, si è sfruttato il fatto che il veicolo presentato fosse un mezzo da lavoro per predisporre la scenografia in tempo reale.
In pochi minuti si è cercato di dare la sensazione che venisse costruita sotto gli occhi dello spettatore, quando, solitamente, lo schema classico di ogni evento vuole che tutto sia costruito prima!
Tutto questo è stato possibile grazie alla location degli East End Studios, che ha tra i propri plus grandi spazi, soffitti alti, un aspetto di scatola ‘scura’ e un pò ‘grezza’, ideale per ricostruire un cantiere. Ciò che serviva era proprio una situazione ‘vuota’, che evidenziasse bene l’idea di un ‘pre’ e di un ‘dopo’, uno spazio polifunzionale da poter plasmare secondo le esigenze dell’evento”.

Di certo, per progetti così particolari, la scelta della location deve essere ben misurata, perché, ad esempio, uno spazio con poltrone fisse, piuttosto che troppo elegante, avrebbe fatto perdere alla
convention quella credibilità, giocata tra finzione e spettacolo, che deve essere alla base di ogni evento.
In particolare, sono stati scelti gli Studi 76/1 e 76/2. Il primo si sviluppa su una superficie di 2.500 mq, senza colonne, in grado di accogliere fino a 1.600 persone, mentre il 76/2 ha un’ampiezza di 2.000 mq.

“Non è la prima volta che ospitiamo gli eventi di K-events
- spiega Fabrizio Allevi (nella foto), direttore East End Studios -. Nel nostroallevi_fabrizio.jpg staff lavorano figure specializzate, come grafici, progettisti ed elettricisti, in grado di anticipare i bisogni del cliente, a livello di
allestimenti e illuminotecnica. In più, un account dedicato segue il cliente in tutte le fasi di realizzazione dell’evento.
Nel caso di K-events, Rocco Bellanova, scenografo scelto dall’agenzia, ha ideato le scenografie e le ha realizzate con l’ausilio dei nostri materiali e mezzi meccanici, dalle pareti mobili al muletto, dall’elevatore al braccio meccanico.

Il cliente sa che se viene agli East End Studios può contare su
una dotazione di base che, per lui, costituisce un risparmio di tempo, di trasporto e di denaro. La convention Citroën ha richiesto una considerevole movimentazione di mezzi e materiali, proprio perché il messaggio che si voleva trasmettere era quello del
‘work in progress’”.

Chiara Pozzoli