
Evento privato
Maserati festeggia a Modena il ritorno in produzione di GranTurismo e GranCabrio con una serata-evento tra musica e design
“A Modena la meccanica ha una melodia e la musica ha un carattere. A Modena batte il cuore di Maserati e il brand ritrova la sua voce”. Con queste parole, Maserati ha inaugurato una nuova stagione del suo racconto.
Dal 5 al 9 novembre il Tridente, infatti, celebra il ritorno della produzione di GranTurismo e GranCabrio nella storica sede di viale Ciro Menotti, con un progetto di comunicazione dal titolo ‘Maserati Meccanica Lirica’. Una serie di eventi diffusi in città, aperti dalla soirée al Teatro Comunale Pavarotti-Freni, dove la meccanica si è trasformata in melodia e la musica in materia viva.
L’evento, realizzato in collaborazione con Sonus Faber, ha unito arte, suono e design in uno spettacolo immersivo che ha coinvolto dipendenti, istituzioni, media nazionali e internazionali, in cui la storia di Turandot si è intrecciata con quella di Maserati.
Brevi interventi sul palcoscenico di Santo Ficili, Chief Operating Officer di Maserati, di Livia Chiani, CMF Lead Designer Maserati Fuoriserie, che ha spiegato i sofisticati collegamenti creativi tra il colore rosso rubino del sipario o l’oro delle decorazioni di stucco del teatro e la GranTurismo sul palcoscenico. E poi Giovanni Perosino, direttore marketing di Maserati, che ha costruito il progetto ‘Maserati Meccanica Lirica’.
In sala assisteva compiaciuto Jean Philippe Imparato, ceo di Maserati da inizio ottobre, dopo aver lasciato il ruolo di responsabile delle politiche dei brand di Stellantis in Europa.
E’ lui una delle figure rappresentanti di Stellantis nei rapporti con il Governo italiano, nelle discussioni che hanno toccato la sostenibilità produttiva e le strategie per il futuro, inclusa la produzione di nuovi modelli di auto elettriche in Italia, tra cui la Maserati Grecale Folgore, che hanno portato il Mimit ad ammorbidire le posizioni sugli incentivi statali per il gruppo.
Dopo la soirée inaugurale, Maserati ha riportato la celebrazione nel luogo simbolo del proprio DNA: lo stabilimento di Viale Ciro Menotti, dove il 6 novembre si è tenuto il taglio del nastro della nuova linea di assemblaggio delle GranTurismo e GranCabrio.
Un ritorno simbolico, che riporta la produzione delle due icone del Tridente là dove tutto ebbe inizio. Lo stabilimento di Modena era infatti stato svuotato dall’ex ad Tavares per portare il grosso produzione a Mirafiori a Torino. Impossibile non pensare all’angoscia vissuta da operai e tecnici nei mesi passati in cassa integrazione con la prospettiva di non avere più un futuro lavorativo in Maserati.
Alla cerimonia hanno partecipato Imparato, Ficili, rappresentanti del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, della Regione Emilia-Romagna, l’ex presidente dell’Emilia Romagna e adesso parlamentare europeo, Stefano Bonacini, e il sindaco di Modena, Massimo Mezzetti, che ha definito l’evento “un momento di grande emozione e orgoglio per la città”. “Rivedere le lavoratrici e i lavoratori della Maserati all’opera – ha aggiunto – è motivo di felicità: Modena e Maserati sono un tutt’uno. L’amministrazione continuerà a sostenere il management e i dipendenti di un marchio che rappresenta il nostro territorio nel mondo”.
L’inaugurazione a cui hanno preso parte giornalisti di tutte le più importanti testate specializzate di automotive italiane e internazionali e le maestranze dello stabilimento, ha ribadito il ruolo centrale di Modena nella Motor Valley italiana.
La produzione di GranTurismo e GranCabrio – anche nelle versioni Folgore 100% elettriche – torna infatti nel sito originario, confermando la volontà del marchio di unire tradizione artigianale, ingegneria d’avanguardia e sostenibilità industriale.
Per l’occasione, Maserati ha svelato due modelli unici: la GranTurismo Meccanica Lirica One-Off e la GranCabrio Meccanica Lirica One-Off, nate nelle Officine Fuoriserie e ispirate al mondo teatrale.
“Lo stabilimento di Modena – ha dichiarato Ficili – è un luogo dove competenza e flessibilità produttiva raggiungono livelli rari nel mondo automotive. Il progetto di riallocazione, completato in appena 45 giorni, ha coinvolto 200 persone, 3.500 ore di formazione e oltre 300 attività operative, senza impatti sulla produttività: la nuova linea è in grado di assemblare fino a 7 vetture al giorno e integra modelli diversi come MC20, GT2 Stradale e GranCabrio”.
Imparato e Ficili hanno raccontato le strategie per la crescita del fatturato di Maserati a partire dal piano industriale del 2026. Il discorso si è concentrato sulla strategia di produzione e di vendita e sul coinvolgimento della rete di concessionari per il marchio.
Imparato ha sottolineato l’importanza di programmare la vendita di un numero specifico di auto per sostenere costi e i programmi di investimenti futuri. “È previsto un incontro con i concessionari che coprono un mercato sempre più internazionale per presentare il programma commerciale 2026 e il progetto ‘Bottega Fuoriserie’, proposte per generare vendite e la soddisfazione del cliente”, ha detto il ancora. “Abbiamo calcolato e sappiamo esattamente quante macchine dobbiamo vendere all’anno per essere in grado di portare i conti di Maserati in attivo, e il programma Bottega Fuoriserie più la GTC fanno parte di questo piano”.
Nel frattempo, nello stabilimento modenese prendono forma le nuove Officine Fuoriserie, dove il cliente può configurare la propria vettura in modo immersivo, scegliere materiali, finiture e colori, assistere alla verniciatura e ritirare l’auto direttamente in fabbrica. Il nuovo paint shop, 4.000 mq e 24 vetture al giorno di capacità, rappresenta una delle aree tecnologiche più avanzate del gruppo.
A completare la strategia c’è Maserati Classiche, il programma che certifica e restaura i modelli storici, integrato oggi nel polo di eccellenza Bottega Fuoriserie insieme ad Alfa Romeo. “Un modo per custodire il passato e ispirare il futuro, in perfetto equilibrio tra heritage e innovazione, artigianato e tecnologia, tradizione e performance”, ha sottolineato Imparato.

