Evento pubblico

Emirati Arabi, presentato il padiglione per Expo 2015

Il progetto dell’architetto Norman Foster è stato presentato con una web-conference in diretta streaming da Milano, Londra e Abu Dhabi. Nello spazio espositivo di circa 4.386 mq, gli EAU racconteranno il rapporto che lega acqua, cibo ed energia, dando forma al tema scelto: 'Food for Thought'. A manifestazione conclusa, il padiglione diventerà una delle attrazioni di Abu Dhabi.
Un percorso allo stesso tempo tortuoso e sinuoso, in cui alte pareti dalla sabbia increspata, come dune, accompagnano i visitatori fino a una rampa lievemente inclinata, da dove si accede a un teatro cilindrico
Ecco l’idea che l’architetto Norman Foster, insieme al suo team, ha elaborato per il padiglione degli Emirati Arabi Uniti a Expo Milano 2015. 

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Il progetto è stato presentato con un’innovativa web-conference in diretta streaming da Milano, Londra e Abu Dhabi.
A illustrarne i dettagli, il Commissario Unico Delegato del Governo per Expo Milano 2015 Giuseppe Sala, gli architetti dello studio Norman Foster + Partners e il Commissario Generale del padiglione degli EAU Salem Al Ameri. L’inedita conferenza stampa è stata seguita dai media di oltre 30 Paesi del mondo, collegati via web alla piattaforma www.expo2015uae.com.  

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Nello spazio espositivo a loro disposizione – circa 4.386 mq a metà del Decumano -, gli EAU racconteranno il forte rapporto che lega acqua, cibo ed energia, dando forma al theme statement scelto: 'Food for Thought' (Cibo per la Mente). L’idea è quella di creare un luogo attraente e accogliente, in grado di presentare in modo originale la storia del Paese. Chi lo visiterà sarà coinvolto in un viaggio unico, fatto di racconti, degustazioni, presentazioni culinarie, esperienze interattive, realtà aumentata e soluzioni di alta tecnologia.

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A manifestazione conclusa, il padiglione degli Emirati Arabi Uniti diventerà una delle principali attrazioni di Abu Dhabi, dove oggi, nella sede dell’azienda per l’energia rinnovabile Masdar, è stato ospitato il webcast.

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“Abbiamo dovuto progettare pensando sia alle condizioni di Milano sia a quelle di Abu Dhabi - ha spiegato Gerard Evenden, l’architetto direttore del progetto e partner senior presso eau2.jpgFoster + Partners -. È stata una sfida architettonica fantastica! Il nostro obiettivo non era solamente quello di creare un edificio-icona, ma di costruire uno spazio che fosse parte integrante sia della nostra storia sia del tema. Tutto quello che abbiamo fatto è connesso agli EAU e ai loro sforzi per raggiungere soluzioni sostenibili. Abbiamo attinto dal paesaggio naturale, dall’architettura locale come dalle progettazioni moderne, a loro volta influenzate dalle forme tradizionali. Un giardino sul tetto ci consentirà di rifornire il ristorante e saranno utilizzate diverse soluzioni per l’energia pulita”.

“Siamo assolutamente attenti alla quantità di emissioni di CO2 associata alla nostra partecipazione. Per questo motivo, lavoreremo il più possibile online, cercando di ridurre i voli a lunga distanza. Oggi è una di quelle occasioni – ha spiegato Salem Al Ameri, Commissario Generale per gli EAU, in riferimento alla scelta di presentare il padiglione in web-conference da tre differenti città del mondo -. Il tema ‘Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita’ ci permette di guardare e di riflettere sul nostroeau3.jpg passato e sulle nostre tradizioni alimentari”.

Le scelte architettoniche rispecchiano l’interpretazione che ogni Paese ha deciso di dare al tema della nutrizione e dell’alimentazione, valorizzando la propria storia e puntando su idee innovative e sostenibili. 

La presentazione del padiglione ha rappresentato anche un simbolico scambio di testimone tra l’Italia e gli Emirati Arabi Uniti che a Dubai ospiteranno l’edizione 2020 dell’Esposizione Universale.