Evento pubblico

Oggi inaugura 'Milano Capitale Europea dello Sport' nel ricordo di Cannavò

A introdurre il dibattito, moderato dal noto giornalista Marino Bartoletti, è stato il Presidente dell’ACES, Gian Francesco Lupattelli, che dopo aver ricordato i dieci anni di vita dell’ACES, ha ripercorso la storia delle Capitali Europee dello Sport, da Madrid a Varsavia, quest’ultima “Capitale Europea dello Sport 2008”.

Un lungo applauso per Candido Cannavò: così si è aperto il convegno di inaugurazione di 'Milano Capitale Europea dello Sport 2009'.

“Questo applauso è testimonianza dell’affetto e dell’amore con il quale la città di Milano saluta un personaggio che ha saputo dare moltissimo allo sport nazionale - queste le parole dell’’Assessore allo Sport e Tempo Libero del Comune di Milano, Giovanni Terzi, la prima istituzione intervenuta al convegno di inaugurazione delle celebrazioni per “Milano Capitale Europea dello Sport -.”

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“Il titolo di Capitale Europea dello Sport 2009 – prosegue l’Assessore Giovanni Terzi – testimonia come Milano è stata capace di dare spazio ed opportunità allo sport ed ai giovani atleti che hanno saputo portare Milano sulle più alte vette del mondo sportivo. Questo premio farà sì che Milano si impegni a riqualificare nei prossimi tre anni i suoi impianti sportivi, già nei prossimi mesi, infatti, partirà il bando per il nuovo Palazzotto dello Sport al Vigorelli”.

A prendere la parola è poi stato l’Assessore allo Sport della regione Lombardia, Pier Gianni Prosperini che si è soffermato sull’importanza del titolo di “Capitale Europea dello Sport”, riconoscimento assegnato annualmente dall’ACES (Associazione Capitale Europea dello Sport) ad una città europea che si è distinta in Europa per la diffusione della cultura dello sport con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita.

La tavola rotonda, tenutasi oggi presso la Sala Alessi di Palazzo Marino alla presenza di personaggi illustri del mondo sportivo nazionale ed internazionale, ha preso spunto dall’analisi del “Libro bianco”, documento che la Commissione Europea ha pubblicato nel 2007 e che rappresenta la prima iniziativa globale intrapresa nel campo dello sport della UE. Il “Libro” sottolinea dunque il valore centrale del diritto del cittadino allo sport, rinnovando anche il principio dell’autonomia delle Organizzazioni Sportive e della specificità dello sport.

A introdurre il dibattito, moderato dal noto giornalista Marino Bartoletti, è stato il Presidente dell’ACES, Gian Francesco Lupattelli, che dopo aver ricordato i dieci anni di vita dell’ACES, ha ripercorso la storia delle Capitali Europee dello Sport, da Madrid a Varsavia, quest’ultima “Capitale Europea dello Sport 2008”.

È stata poi la volta di Filippo Grassia che in qualità di Presidente del Comitato Organizzatore di “Milano Capitale Europea dello Sport 2009”, ha sottolineato tutto l’impegno in ambito sportivo dimostrato dalla città e tutto quello che la città meneghina dimostrerà in vista di EXPO 2015. “Lo sport è per Milano un volano per la ristrutturazione di gran parte degli impianti sportivi – ha affermato Grassia – la pratica dello sport rappresenta uno strumento formativo fondamentale che non può assolutamente essere trascurato”.  

Ha poi portato la sua testimonianza il Vice Presidente del Parlamento Europeo, Mario Mauro, che ha trattato il tema della specificità dello sport: “Riconoscere la specificità dello sport sta a significare che l’Unione Europea, dopo aver affermato principi come la libera circolazione dei cittadini, chiede che le regole prodotte per lo sport siano dettate dal mondo dello Sport. Mi auguro – ha concluso Mauro - che Milano, grazie a questo importante titolo assegnatogli dall’ACES e con EXPO 2015, arrivi al 2020 in volata per potersi candidare alle Olimpiadi del futuro”.

È stata poi la volta del Presidente del CONI, Gianni Petrucci, anche lui schierato a favore della specificità dello sport sottolineando però la necessità di lavorare ancora molto per raggiungere una vera e propria autonomia sportiva. Il Presidente del CONI si è poi soffermato sul titolo assegnato a Milano: “Se oggi siamo qui è dimostrazione del fatto che Milano sta promuovendo ed ha promosso i principi dello Sport in maniera intelligente”. Parole rafforzate e esplicitate anche dal Segretario Generale del CONI, Raffaele Pagnozzi.

E’ poi intervenuto il Membro del CIO, Ottavio Cinquanta il quale ha evidenziato come anche e soprattutto il Comitato Olimpico Internazionale si è sempre adoperato per l’autonomia sportiva.

Il presidente della FIGC, Giancarlo Abete, si è invece soffermato sull’importanza dell’autonomia intesa come vero e proprio valore: “Il mondo sportivo deve meritare l’autonomia che andiamo a chiedere ed il progetto di dare forza alla specificità dello sport deve essere supportato da comportamenti virtuosi”.

È stata poi la volta del rappresentante dell’Ufficio Sport Unione Europea, Gianluca Monte il quale ha parlato in modo approfondito del “Libro bianco”, evidenziando come sia già insito in esso il tema della “specificità” su cui si è aperto il dibattito a livello internazionale dopo la netta presa di posizione assunta nei giorni scorsi dal Presidente della UEFA, Michel Platini.

A concludere gli interventi sul tema del convegno è stata la testimonianza della Medaglia d’Oro a Los Angeles 1984, Alberto Cova.

Coinvolti durante l’incontro, in un simpatico scambio di battute, il ginnasta campione olimpico, Igor Cassina, testimonial di “Milano Capitale Europea dello Sport”, che sarà osservato speciale durante gli Europei di ginnastica artistica inseriti nel ricco programma di eventi che celebreranno Milano Capitale Europea dello Sport e Sante Gaiardoni, Medaglia olimpica a Roma 1960.

A testimonianza di una grande giornata all’insegna dello sport anche la presenza di altri nomi illustri come Valentina Marchei, campionessa di pattinaggio artistico e Pasquale Gravina, ex campione di pallavolo.

L’incontro si è poi concluso con la consegna della targa di “Milano Capitale Europea dello Sport” al Sindaco Letizia Moratti, da parte di Wieslaw Wilczynski, Assessore allo Sport di Varsavia, Capitale Europea dello Sport 2008.

Il Sindaco Moratti si è soffermato sui valori dello sport esordendo con una frase: “Quando lo Sport funziona, tutto funziona”.

Il Sindaco ha poi voluto sottolineare il senso di questa giornata che è stato quello di “raccogliere un’eredità lasciataci da una persona, Candido Cannavò, che ha inteso lo Sport come elemento di socializzazione, aggregazione educazione e che ha saputo interpretare al meglio i valori più profondi dello Sport. La città di Milano dedicherà dunque tutti i suoi eventi sportivi a quell’uomo eccellente che è stato Candido”.