Evento pubblico

Principia, stanze e sostanze delle arti prossime

Dal 12 aprile al 1 maggio, Piazza Duomo ospiterà 'Principia. Stanze e sostanze delle arti prossime', mostra ideata e curata da Denis Santachiara in collaborazione con Solares Fondazione delle Arti.
Il Salone del Mobile è sempre stato fin dalle sue origini portavoce di innovazione. Ed è proprio all’innovazione che è dedicato il grande evento collaterale che accompagna i 50 anni
della manifestazione che ha sempre guardato al futuro, in questa specifica occasione, quello dei prossimi 50 anni. Una mostra che non si accontenta delle opere d’arte in sé, ma le precede guardandoci dentro, andando all’origine dei loro principi generatori.

Dal 12 aprile al 1 maggio, la suggestiva cornice di Piazza Duomo, ospiterà un ambizioso progetto intitolato 'Principia. Stanze e sostanze delle arti prossime', ideato e curato da Denis Santachiara in collaborazione con Solares Fondazione delle Arti. L'iniziativa prevede la realizzazione in Piazza Duomo di un padiglione 'molecolare' suddiviso in otto stanze, ognuna delle quali esprime un principium originato dalla scienza, come motore per realizzare opere sonore, visive, architettoniche e di arti industriali.

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La volontà è trasmettere come i principia nel contemporaneo si siano moltiplicati e attraversino i sensi della percezione umana. Alle otto stanze di 'Principia' si accede attraverso uno spazio introduttivo che evidenzia i rapporti  della produzione delle arti storiche con i principi matematici, geometrici, ottici, magnetici, elettrici ed elettronici che hanno caratterizzato la storia dell’arte.

Se in passato Giotto è entrato in rapporto con il principio del punto luce che dona tridimensionalità alle figure, Brunelleschi e Leonardo con il principio del punto di fuga e la prospettiva, Canaletto e Guardi con il principio della camera oscura reso poi nelle loro straordinarie vedute, o se si pensa al caleotipo e dagherrotipo e alla fotografia di Nadar e all’Impressionismo, al principio della sequenza di figure, alle animazioni ottiche, al Futurismo e Dadaismo che hanno portato al cinema, o al Rotorilievo di Duchamp e Man Ray da cui il principio della visione e l’Optical Art o, ancora, a Tinguely con il principio del caos meccanico… sarà interessante vedere cosa sta accadendo nella nostra contemporaneità e come gli artisti possono utilizzare i nuovi principia per esprimere la propria arte.

Giovani e importanti artisti e scienziati esporranno infatti nelle 8 stanze opere d'arte che utilizzano un principium riconducibile essenzialmente alle ultime e più avanzate tecnologie. Fra i nomi, Marina Abramovic, Carlo Bernardini, Ludovico Einaudi, Marta de Menezes, Luca Pozzi, Karin Sander, Pablo Valbuena.

Le stanze spazieranno dalle nano tecnologie ad artisti che lavorano con il neon creando opere attraverso i principi delle alte frequenze per trasmettere elettricità senza fili; e ancora l’algoritmo come principio per creare nuovi scenari urbani oppure i principi che sfidano la gravità, per arrivare ad artisti che sfruttano per le loro installazioni il principio del suono spazializzato 3D, solo per citare alcuni esempi.

'Principia' non è una mostra incentrata sul rapporto arte/scienza, ma l’accento viene messo sui potenziali creativi attraverso i principi della scienza come sorgente del fare artistico. Fine ultimo è l’innovazione del linguaggio come stupore estetico, il riemozionarsi come davanti a una delle vedute di Canaletto senza necessariamente comprenderne tutti i principi generatori della prospettiva. 'Principia' è l’arte, il design, l’architettura, la musica, la moda che potrebbero essere, non è un punto d’arrivo della creazione ma il suo punto di partenza.