Evento pubblico

Sochi: al via le Olimpiadi dall'identità 'digitale' firmata Interbrand. Guasto tecnico alla cerimonia d'apertura

Sono iniziati i XXII Giochi Olimpici invernali, per la prima volta in Russia. Tre ore di show davanti a 40mila spettatori allo stadio Fisht. Per un problema tecnico i cinque cerchi olimpici sono diventati quattro. L'Italia è stata la 32esima nazione a sfilare, salutata dal premier Letta. L'identità visiva dei Giochi è stata sviluppata da Interbrand in collaborazione con il Expert Brand Council del Comitato Organizzatore dei Giochi. Un’identità di rottura rappresentata da un logo di sole lettere contenente, per la prima volta, l’estensione del dominio Internet.
Si è alzato il sipario sulle Olimpiadi invernali di Sochi. Alle 17.14 di venerdì 7 febbraio allo stadio Fisht è iniziato l'evento voluto e ottenuto dal presidente russo Vladimir Putin. Sono più di 3mila gli atleti, provenienti da 88 Paesi, che si sfideranno fino al 23 febbraio. 

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La cerimonia si è aperta con un video con una bambina che ha letto - attraverso un Abecedario - una carrellata di personaggi che hanno fatto la storia della Russia, da Gagarin a Cechov. Poi i fuochi d’artificio e il vero inizio dell'evento. E' stata una kermesse 'made in Russia' - con un richiamo anche alle Olimpiadi estive di Mosca 1980 - che ha destato non poche polemiche sui 400 milioni di euro investiti nella cerimonia stile kolossal in un contesto, quello russo, caratterizzato da un'economia stagnante e un rublo in picchiata. 

Una cifra record se confrontata con i 28 milioni spesi a Torino per la cerimonia, firmata da K-events (oggi Filmmaster Events e da Marco Balich, allora nel team dell'agenzia), che fu definita una delle migliori nella storia delle Olimpiadi Invernali per rapporto qualità/prezzo. 
A Londra, per la festa diretta da Danny Boyle, furano usati 42 milioni di dollari. A Pechino, solo per la cerimonia di inaugurazione, si parlò di 4 miliardi di dollari, ma erano Olimpiadi estive. 

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Segno di un trend che sembra crescere con l'assegnazione, negli ultimi anni, dei Giochi a paesi 'emergenti', dalla Cina al Brasile, i pochi che oggi hanno i mezzi finanziari per sostenerli. Trend che tuttavia il premier Enrico Letta ha definito insostenibile per la candidatura italiana ai Giochi del 2024: ''Una Olimpiade come quella di Sochi non è minimamente sostenibile per noi, è fuori dalla nostra portata''. 

Ma al successo di Sochi l'Italia ha contribuito con oltre 40 aziende e un mago delle cerimonie come Marco Balich che ne firmerà la cerimonia di chiusura, oltre a quelle delle Paraolimpiadi
Tornando a Sochi 2014, si tratta della prima manifestazione olimpica ospitata dalla Russia, che in precedenza aveva organizzato i Giochi Olimpici estivi a Mosca nel 1980, quando però si chiamava ancora Unione Sovietica. 

 Cinquecento giorni prima della data prefissata per la cerimonia di apertura è stato rivelato il motto di questi Giochi: 'Hot.Cool.Yours.' e nell'intento degli organizzatori vuole identificare con la parola 'Hot' l'intensità delle gare e la passione degli sportivi; 'Cool' simboleggia i Giochi Olimpici Invernali e la percezione di 'glaciale' come viene comunemente intesa la popolazione russa; con il termine 'Yours', invece, si vuole indicare il coinvolgimento personale di ogni singolo spettatore. 

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L'identità visiva dei Giochi Olimpici invernali è stata sviluppata da Interbrand in collaborazione con il Expert Brand Council del Comitato Organizzatore dei Giochi. Un’identità di rottura quella elaborata per i Giochi. Il progetto ha avuto inizio con un’analisi volta a stabilire il corretto equilibrio tra il concetto di Russia e quello di Sochi 2014. Se da un lato il brand deve riflettere l’evento dei Giochi, l’importanza a livello nazionale non può essere trascurata. 

Una coraggiosa rivoluzione: per la prima volta l’estensione di dominio Internet è inclusa nel logotip: .ru, è parte integrante del brand, per sottolineare non solo il carattere innovativo dell’evento, ma anche la sua rilevanza nazionale. Le scritte 'Sochi' e '2014', formate con caratteri volutamente speculari, a detta dei creatori simboleggiano le montagne che si riflettono sul mare. 

Lo slogan del logo è 'Gateway to the Future' (Accesso verso il Futuro) e vuole indicare come queste Olimpiadi debbano essere per la Russia un trampolino di lancio per le future generazioni non unicamente sportivo, ma anche sociale, economico ed ambientale. Per la prima volta dai tempi di Messico ’68, non c’è un simbolo: il logo è composto esclusivamente da un lettering. 

Al di là del logo, l’identità affonda le proprie radici sull’arte tradizionale e le avanguardie novecentesche russe, reinterpretate secondo canoni in linea con i media digitali, sociali e mobili attraverso cui le Olimpiadi si esprimeranno. 

La Cerimonia di Apertura è stato uno spettacolo di quasi tre ore, con effetti speciali e 3500 fuochi d'artificio alla presenza di 40mila spettatori allo stadio Fisht. Durante la kermesse a causa di un inconveniente tecnico i cerchi olimpici sono diventati quattro anziché cinque. Una delle coreografie di luci prevedeva che cinque fiocchi di neve si aprissero assumendo la forma dei cinque cerchi olimpici: uno dei cinque fiocchi, però, è rimasto chiuso, così sono rimasti ben visibili quattro dei cerchi e un fiocco più piccolo. 

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La Tv di Stato russa, che ha mandato in onda la Cerimonia con una differita di 15 secondi, ha provveduto a sostituire le immagini con quelle della prova tecnica svoltasi il giorno precedente, tale per cui l'inconveniente non è apparso sugli schermi russi, mentre il guasto era già sotto gli occhi di tutto il mondo.

La scenografia è stata composta di 18 episodi storici, omaggio alla storia e alla cultura della Russia, dal Medioevo al XX secolo, compreso un quadro dedicato alla rivoluzione bolscevica del 1917. Molteplici i richiami alle Olimpiadi del 1980: l'immagine dei Giochi di Mosca tornerà anche nella cerimonia di chiusura, diretta dall'italiano Marco Balich, che in passato hanno curato apertura e chiusura di Torino e a cui sono state affidate anche le cerimonie di Rio 2016. 

L'inno olimpico è stato eseguito dal soprano Anna Netrebko, 42enne star mondiale dell'opera. L'Italia, guidata dal portabandiera Armin Zoeggeler, è stata la 32esima nazione a fare il suo ingresso nello stadio. Tanti i tricolori sventolati dai 113 atleti in tuta blu, salutati calorosamente dal premier Letta presente in tribuna. Tra le speranze di medaglia italiana ci sono il campione Armin Zoeggeler nello slittino, Carolina Kostner e la coppia Cappellini-Lanotte nel pattinaggio, Federica Brignone e Giuliano Razzoli nello sci, Arianna Fontana nello short track, Raffaella Brutto nello snowboard. MF