Evento pubblico
Una Via dei Sapori per scoprire il 'gusto' del Friuli Venezia Giulia
Un percorso fatto di gusto e odori, contaminati dalla storia e dal vino, per conoscere la vera cucina della regione di confine. 20 chef dei ristoranti affiliati al Consorzio si sono esibiti in uno show-cooking di fronte a tutti gli invitati all'evento culinario che si è tenuto a Palazzo Bovara, nel centro di Milano, martedì 24 giugno 2008.
I ristoranti, portabandiera dell'eccellenza della gastronomia di questa regione, hanno dato vita a un percorso di gusto originale attraverso la grande varietà di gusti del territorio: dai monti della Carnia al mare di Muggia, Trieste e Grado.
Questa varietà si rispecchia anche nei piatti dei venti ristoranti della Via dei Sapori: Ai Fiori di Trieste, Al Ferarùt di Rivignano (Ud), Al Grop di Tavagnacco (Ud), Al Lido di Muggia (Ts), Al Paradiso di Paradiso di Pocenia (Ud), Al Ponte di Gradisca d’Isonzo (Go), All’Androna di Grado (Go), Alla Pace di Sauris (Ud),Campiello di San Giovanni al Natisone (Ud), Carnia di Venzone (Ud), Da Nando di Mortegliano (Ud), Da Toni di Gradiscutta di Varmo (Ud), Devetak di Savogna d’Isonzo (Go), Là di Moret di Udine, Là di Petròs di Mels (Ud), La Primula di San Quirino (Pn), La Subida di Cormons (Go), La Taverna di Colloredo di Monte Albano (Ud), Sale e Pepe di Stregna (Ud), Vitello d’Oro di Udine (Ud).
Insegne di eccellenza nella cui cucina si mescolano tradizione e innovazione. A unirle è la garanzia di una cucina eccellente e stuzzicante, fil rouge per un goloso itinerario del gusto in Friuli Venezia Giulia.
Al piacere della tavola si uniscono poi la calda atmosfera degli ambienti e una cura particolare nell’accoglienza. Nel Consorzio, i 20 ristoranti sono affiancati anche da grandi produttori di vino e di specialità regionali, coinvolgendo altre 28 aziende.
L’originalità della kermesse enogastronomica ideata dal gruppo di Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori, consisteva nel far cucinare in diretta e davanti agli ospiti, ognuno degli chef delle venti stelle del firmamento gastronomico friulano, con accanto un produttore di vino: il risultato è stato un mix di sapori e profumi, frutto di contaminazioni etniche e culturali.
Cucina rigorosamente stagionale, preparata con prodotti del territorio che gli chef contribuiscono a valorizzare, in un’ottica di promozione delle materie prime di alta qualità e di recupero di prodotti di nicchia e lavorazioni tradizionali, che altrimenti a volte sarebbero state destinate a scomparire.
I numerosi ospiti presenti (200 invitati di cui 70 giornalisti) hanno potuto gustare le prelibate pietanze e scoprire qualcosa di più di questa straordianaria regione. Attraverso i loro piatti, gli chef hanno raccontato la propria terra e le molte contaminazioni storiche e culturali che la rendono unica.