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Auditel e Nielsen presentano i dati relativi alla finale di Champions League: in media oltre 8 milioni di italiani hanno seguito la sconfitta dell’Inter, rappresentando il 41,8% della share media della visione televisiva in Italia

I dati di ascolto confermano ancora una volta l’appeal dei grandi eventi sportivi dal vivo. Nonostante la notevole fetta di pubblico, i telespettatori totali della finale 2025 sono calati di oltre 2 milioni rispetto al 2023.

Secondo i dati diffusi da Auditel e analizzati da Nielsen dei dati e nelle analisi, in media oltre 8 milioni di italiani hanno seguito la sconfitta dell’Inter nella finale di Champions League contro il Paris Saint-Germain (PSG), sabato 31 maggio 2025.

Questi dati sulla total audience includono sia chi ha visto la partita in TV lineare, sia chi l’ha seguita su schermi digitali, tra cui PC, smartphone e tablet, offrendo una visione complessiva della fruizione totale su più dispositivi.

La partita è stata trasmessa sui canali Sky Sport e Tv8, rappresentando il 41,8% della share media della visione televisiva in Italia in quel periodo e confermando ancora una volta come gli eventi sportivi, soprattutto in diretta, siano tra i più seguiti.

Nonostante il punteggio e la sconfitta inevitabile dell’Inter, l’audience è rimasta forte per tutta la durata dell’incontro e non ha subito cali significativi nella seconda metà, nonostante il risultato finale fosse ormai una formalità. Infatti, analizzando la media dell’audience minuto per minuto durante il secondo tempo, si osserva un aumento della visione nel corso della partita, raggiungendo il picco alle 22:22 con una share del 45,53%, nonostante l’Inter fosse ancora in svantaggio.

Anche dopo che il PSG ha segnato il terzo e il quarto gol, l’audience è rimasta elevata senza una diminuzione significativa, ribadendo la forza del calcio dal vivo come motore di attrazione televisiva.

Tuttavia, nonostante questa notevole fetta di pubblico, i telespettatori totali della finale 2025 sono calati di oltre 2 milioni rispetto al 2023 (trasmessa su Canale 5 e Sky Sport Uno), che era l’ultima volta in cui una squadra italiana (di nuovo l’Inter) era arrivata in finale. Il periodo in cui si è tenuta questa finale, nel lungo ponte del 2 giugno, è stato un fattore che ha contribuito al calo dell’audience, in quanto alcuni italiani, trovandosi fuori casa, hanno avuto difficoltà ad accedere alla visione, insieme ad altri impegni preesistenti. Inoltre, il lungo weekend ha portato ad un maggior numero di persone riunite in pub e bar o nelle seconde case, probabilmente influenzando le visualizzazioni domestiche sul televisore.

Luca Bordin (in foto), Country Leader di Nielsen in Italia, ha commentato: “I dati di ascolto dalla finale di Champions League dimostrano inequivocabilmente che lo sport dal vivo rimane tra i protagonisti dell’audience televisiva. In un mondo sempre più on-demand, è l’emozione della partita in diretta, l’anticipazione condivisa e il drama senza copione, anche in caso di sconfitta, a continuare ad attrarre milioni di spettatori. Grandi eventi sportivi come la finale di Champions League dimostrano il ruolo duraturo e fondamentale che lo sport dal vivo riveste nelle nostre abitudini di viewing. Per i brand e gli inserzionisti, questa rappresenta un’opportunità senza precedenti di connettersi con audience altamente coinvolte in tempo reale, sfruttando l’intensità emotiva dello sport live per generare impatti e ricordo significativi, sia sui tradizionali schermi televisivi lineari, sia su piattaforme digitali e smart TV.”