Scenari

WIN e BVA Doxa: la ricerca annuale sulla Gender Equality evidenzia un quadro complesso e contraddittorio

Se il 65% delle donne ritiene sia stata raggiunta la parità di genere, è il 75% che si occupa ancora delle faccende domestiche. L’Italia al quattordicesimo posto per violenze fisiche o psicologiche subite dalle donne.

Come è ormai consuetudine, WIN – Worldwide Independent Network of Market Research di cui BVA Doxa fa parte ed è responsabile per le indagini sull’Italia, ha reso noti i risultati della annuale ricerca sulla Gender Equality, basata su un campione di 34.946 persone in 39 paesi del mondo.

La ricerca WIN: famiglia, politica, lavoro

L’indagine, che monitora i progressi globali dal 2019, evidenzia un quadro complesso e contraddittorio. Se da una parte il 65% delle donne, a livello globale sostiene che sia stata raggiunta la parità di genere, la realtà quotidiana racconta una storia ben diversa: la percentuale di donne che si occupano personalmente di diverse faccende domestiche supera ancora il 75%.

Le opinioni sull’uguaglianza in ambito domestico e politico sono rimaste pressoché stabili tra le diverse fasce d’età, con una variazione massima del 1% per la casa e del 2% per la politica. Emerge invece una correlazione negativa tra età e percezione della parità di genere nel lavoro: il 63% dei giovani tra 18 e 24 anni ritiene che l’uguaglianza sia stata raggiunta, mentre la percentuale scende al 50% tra gli over 65.

Confrontando queste percezioni con la reale distribuzione delle faccende domestiche, emerge una correlazione quasi nulla (secondo l’analisi di Spearman). Questo dimostra che le convinzioni soggettive sull’uguaglianza – sia in casa, sia al lavoro o in politica – non si riflettono necessariamente nei comportamenti quotidiani.

Ad esempio, mentre il Giappone, in coda alla classifica per le percezioni di uguaglianza di genere in tutti i campi, mostra un allineamento tra percezione e divisione dei compiti domestici, paesi come Pakistan, Indonesia e Vietnam – nonostante i loro alti punteggi nella percezione di uguaglianza – hanno i più grandi divari di genere nei lavori domestici. Al contrario, la Polonia segnala una minore fiducia nell'uguaglianza di genere, ma si classifica bene nella condivisione delle responsabilità domestiche.

Questa disconnessione sottolinea la necessità di approfondire i fattori che influenzano la percezione dell’uguaglianza di genere, considerando aspetti culturali, economici e storici.

Il quadro in Italia

Anche l’analisi di BVA Doxa sull’Italia ha evidenziato un contrasto tra percezione e realtà nella parità di genereIl 59% degli italiani ritiene che la parità sia stata raggiunta in famiglia, senza grandi differenze tra uomini e donne (61% vs 57%). Tuttavia, nei dettagli emerge un forte squilibrio nella distribuzione dei compiti domestici con divari che arrivano a 33 punti percentuali per attività come il bucato (63% vs 30%) e 27 punti per “rifare il letto” (79% vs 52%) e “riordinare la casa” (61% vs 34%). Assoluta parità (50-50) nel “fare la spesa”.

Solo il 38% degli italiani ritiene raggiunta la parità nel lavoro e in politica. Ambiti nei quali emerge una forte differenza di genere: il 66% delle donne ritiene che l’uguaglianza non sia stata conseguita, contro il 50-51% degli uomini.

Violenza e molestie in calo a livello globale, ma le preoccupazioni restano

A livello globale, la percentuale di donne che riferisce di aver subito violenza fisica o psicologica è scesa dal 20% del 2024 al 14% del 2025, mentre le molestie sessuali sono diminuite dal 10% al 7%. Tuttavia, questi dati sono influenzati dalla partecipazione di paesi con tassi di violenza più bassi. In Turchia, ad esempio, le segnalazioni di violenza sono aumentate dal 13% al 18%, mentre in Brasile il ripristino del” Ministero per le Donne” ha contribuito a una riduzione significativa dei casi di violenza e molestie.

L'esempio del Brasile è particolarmente rilevante per l'America Latina, dove cinque dei primi 15 paesi per violenza contro le donne e sette dei primi 15 per molestie sessuali sono ubicati. L'Argentina si classifica al primo posto per violenza al 39%, mentre il Messico guida i rapporti di molestie sessuali al 28%.

E l’Italia?

Il 17% delle donne intervistate dichiara di essere stata vittima di violenze fisiche o psicologiche nell’ultimo anno. Dato che colloca purtroppo l’Italia al quattordicesimo posto su 39 (a livello globale) per numero di casi.