Scenari

L'evoluzione dell'influencer marketing secondo Pilot Room: emergono nuove figure capaci di creare valore attraverso la propria competenza

Dall'analisi emerge che le nuove generazioni mostrano una preferenza crescente per contenuti utili, concreti e ispirati da esperienze reali. Specialisti, artigiani, professionisti e divulgatori sono figure autorevoli che parlano alla propria community con linguaggio accessibile, passione e contenuto.

Il mondo dell’influencer marketing sta attraversando una fase di profonda trasformazione. I brand non cercano più solo visibilità: oggi, più che mai, è la fiducia a guidare le scelte di comunicazione. Un’evoluzione culturale che chiama in causa nuovi linguaggi, nuove figure e nuove strategie.

Pilot Room – agenzia verticale di FSB Group specializzata in ufficio stampa, PR e talent endorsement – osserva da mesi questo cambio di paradigma, analizzando l’evoluzione dei comportamenti, dei contenuti e delle metriche di ingaggio. Le nuove generazioni, in particolare Gen Z e Millennial, mostrano una preferenza crescente per contenuti utili, concreti e ispirati da esperienze reali. La rilevanza ha assunto un ruolo centrale, e l’autenticità è diventata il vero driver di connessione.

In questo scenario stanno emergendo nuove figure capaci di creare valore attraverso la propria competenza: specialisti, artigiani, professionisti e divulgatori. Non sono “influencer” nel senso tradizionale del termine, ma persone autorevoli che parlano alla propria community con linguaggio accessibile, passione e contenuto.

Figure che non si limitano a consigliare, spiegare, ma raccontano e formano andando a creare una nuova forma di engagement più profonda e consapevole, che si riflette anche in ottimi risultati di conversione per i brand. Un cambiamento che trova riscontro anche nei dati: secondo l’Edelman Trust Barometer 2024, la fiducia nei confronti degli esperti è cresciuta del 31%, mentre una ricerca di Morning Consult rileva che l’88% degli under 30 preferisce creator che condividono contenuti educativi e pratici

Questo non implica l’abbandono delle figure più visibili, ma suggerisce un ampliamento delle strategie. Le collaborazioni più efficaci oggi combinano notorietà e contenuto, visibilità e profondità, estetica e sostanza.

Come osserva Enrico Fasoli (in foto), Managing Partner di Pilot Room“I progetti che stiamo costruendo con i brand riflettono un’evoluzione chiara. Con i nuovi Trusted Experts assistiamo al passaggio dall’influencer marketing all’influence making: non si tratta più solo di chi parla, ma di cosa genera quella conversazione. Le persone vogliono comprendere, informarsi, partecipare. E questo porta a privilegiare messaggi chiari, narrati da voci credibili e riconoscibili nella loro autenticità, capaci di generare prossimità culturale e rilevanza sociale. Lo dimostrano i numeri: i contenuti educational e edutainment sono cresciuti del +42% in termini di engagement su Instagram e TikTok solo nell’ultimo anno (fonte: HubSpot, 2025). Di conseguenza, le metriche di successo superano il concetto di like e reach, includendo il tempo speso su un contenuto, la qualità delle interazioni, il numero di salvataggi e condivisioni spontanee. Sono questi i nuovi segnali di valore che rappresentano anche un indice sensibile sul tema di conversione: basti pensare che il 42 % degli utenti attivi utilizza TikTok come prima fonte di ricerca pre‑acquisto (Backlinko/GWI, IZEA 2023, SociallyIn 2025)."

Per rispondere a questo scenario, Pilot Room ha sviluppato un modello operativo su misura, che accompagna i brand in ogni fase del progetto:

  • Mappatura e selezione di profili coerenti con i valori del brand, analizzando fanbase e relativi interessi;
  • Progettazione di contenuti editoriali a forte valore informativo;
  • Distribuzione mirata su canali verticali, community tematiche ed esperienze reali per una strategia integrata su tutti gli asset.

Alla base di tutto, un cambio di paradigma: oggi l’attenzione non si conquista, si guadagna. La metrica che davvero conta è la qualità della relazione, la capacità di generare ascolto autentico in un tempo saturo di messaggi. La fiducia non è un KPI, ma un capitale culturale che si costruisce nel tempo, attraverso coerenza, prossimità e riconoscibilità.