
Scenari
Alla B2B Conference 2025 Doxa presenta la ricerca "La spinta trasformativa dell'Intelligenza Artificiale": il 75% delle imprese dichiara investimenti in aumento nel 2025 e il 70% prevede un ulteriore incremento in futuro
L'Intelligenza Artificiale (AI) si conferma una forza trasformativa nel panorama aziendale B2B italiano. Una recente indagine esclusiva condotta da Doxa, dal titolo "La spinta trasformativa dell'Intelligenza Artificiale: dinamiche di utilizzo e impatti delle soluzioni AI nelle aziende B2B", su 300 dirigenti e decision maker del settore B2B rivela un trend di crescita costante nell'adozione dell'AI, trainato dalla ricerca di maggiore efficienza e produttività, pur evidenziando significative sfide di implementazione legate al fattore umano e alla necessità di customizzazione.
I dati sono stati presentati da Massimo Sfumberesi, B2B Service Line Leader di Ipsos Doxa, che ha sottolineato il ruolo centrale di questa tecnologia: "Cercheremo di capire com'è meglio districarsi. Di fatto entriamo nel vivo per capire la spinta trasformativa dell'intelligenza artificiale, dinamiche di utilizzo, tool."
Adozione in aumento e obiettivi di efficientamento
L'utilizzo di soluzioni AI (come chatbot e altre applicazioni) continua a crescere stabilmente nelle aziende B2B. L'obiettivo primario che guida l'implementazione e le aspettative dall'AI è l'efficientamento dei processi. I contributi attesi e riscontrati includono:
- Aumento dell'efficienza e della produttività (in testa a qualsiasi altra considerazione).
- Riduzione dei difetti e dei reclami.
- Miglioramento della qualità dei prodotti e servizi.
- Compressione dei tempi del go to market, aspetto cresciuto sensibilmente rispetto alla precedente rilevazione.
Le funzioni aziendali coinvolte non sono più limitate all'IT. L'indagine evidenzia una forte crescita, di quasi dieci punti, nel coinvolgimento delle figure di marketing e comunicazione, seguite da R&D, vendite, produzione e logistica.
La Complessità dell'Implementazione: Fattore Umano e Customizzazione
Nonostante i benefici attesi, l'introduzione dell'AI in azienda non è priva di ostacoli. Un dato chiave rivela che sei aziende su dieci giudicano l'implementazione dell'AI come "piuttosto complessa". Questa percezione è particolarmente forte nelle grandi organizzazioni (oltre 250 addetti) e nei settori della produzione e distribuzione.
Le principali difficoltà riscontrate sono:
- Fattore Umano e Mindset: Il cambiamento è faticoso. I dipendenti "fanno fatica a cambiare il proprio modo di lavorare," rendendo necessario un forte investimento in formazione, training e l'introduzione di nuove figure professionali più specializzate (upskilling).
- Necessità di Customizzazione: Le soluzioni AI spesso non sono pronte all'uso e richiedono una personalizzazione per adattarsi alle specifiche e alla varietà dei contesti aziendali B2B, un universo con esigenze molto diverse tra loro.
- Approccio Strategico Mancante: Quasi un terzo degli intervistati segnala che l'adozione è ancora "delegata al singolo o comunque a macchia di leopardo," anziché essere guidata da un approccio strategico, organizzativo e sistemico.
Impatto percepito e ritorno degli investimenti
L'impatto complessivo dell'AI è percepito come netto positivo sia tra gli user che tra i non user della tecnologia, prevalentemente su efficienza organizzativa e produttività. Tra le aziende che non usano ancora l'AI, si nota un picco nella percezione che l'AI possa essere un veicolo di notorietà, awareness e reputazione aziendale.
Le principali criticità o impatti negativi attesi sono invece legati in modo convergente alle persone:
- Rischio di impatto negativo sulle relazioni tra dipendenti e sul clima aziendale.
- Timori sull'accoglienza da parte del mercato e dei clienti delle attività svolte dalla "macchina" anziché dall'uomo.
Investimenti in crescita: Dopo un lieve rallentamento nel 2024, gli investimenti in AI sono tornati a crescere in modo significativo. Il 75% delle imprese B2B dichiara investimenti in aumento, con un'azienda su cinque che registra un aumento superiore al 10%. Il fenomeno è trainato dalle grandi aziende (con oltre 250 addetti) e da quelle con presenza sui mercati esteri.
Per il prossimo futuro, il 70% delle imprese prevede un ulteriore incremento degli investimenti (con una stima di crescita media attorno al 4,4%), specialmente tra le aziende che già utilizzano l'AI e quelle del settore dei servizi.

