
Scenari
Nel 2014 la radio si ferma a 481 milioni di ricavi, 36 milioni in meno sul 2013 (-6,8%)
Secondo quanto contenuto nello Studio economico del settore radiofonico in Italia, pubblicato da Confindustria radio televisioni, dal 2013 al 2014, la radio ha perso 36 milioni di ricavi (-6,8%). Tanto che i ricavi 2014 dell’intero comparto sono fermi a 481 milioni totali.
Secondo i dati, la contrazione del settore radiofonico “rispecchia la crisi economica“. La crisi, spiega Confindustria, “ha colpito il mercato e in particolare la raccolta pubblicitaria che rappresenta il 70% dei ricavi complessivi delle società radiofoniche (90% circa escludendo l’operatore di servizio pubblico Rai e in particolare la quota di canone attribuibile)”.
Soffrono soprattutto le radio locali, che vedono i ricavi in calo del 16% attestandosi a 130 milioni, pari a 24,6 milioni in meno.
Le emittenti nazionali registrano un decremento di circa 11 milioni di euro (-3%). per complessivi 351,1 milioni di euro raccolti.
Riguardo al servizio pubblico, secondo le stime fornite da Agcom, anche la quota di Canone Rai destinata alla radio (circa il 6% del totale) “ha risentito di una importante riduzione passando dai 113 milioni di euro del 2013 ai 96 del 2014″.
Il servizio pubblico Rai, precisa Confindustria, “con le due componenti di ricavi (canone + pubblicità) registra un calo di ricavi nel biennio pari al 13,7%. Il dato risente del decurtamento di 150 milioni di euro dal totale canone radiotv applicato nel 2014 da parte del Governo”.
I contributi erogati all’emittenza radiofonica negli ultimi quattro anni sono calati del 22,4%.