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Scenari

OMD, presentata al Senato della Repubblica l'indagine 'The Future of Italy' . I nuovi italiani una grande opportunità, la comunicazione essenziale per favorire l'integrazione

Quest’anno l’indagine, effettuata in collaborazione con Doxa, ha scattato la fotografia dei Nuovi Italiani, ovvero gli immigrati di prima e seconda generazione che rappresentano una fetta importante della popolazione italiana: circa 6.6 milioni di persone.

OMD Italia, agenzia di comunicazione e media parte di Omnicom Media Group, ha presentato oggi i risultati e gli insight della terza edizione del progetto di ricerca proprietario The Future of Italy. Quest’anno l’indagine, effettuata in collaborazione con Doxa, ha scattato la fotografia dei Nuovi Italiani, ovvero gli immigrati di prima e seconda generazione che rappresentano una fetta importante della popolazione italiana: si tratta infatti di circa 6.6 milioni di persone.

Vista l’importanza culturale del tema, quest’anno OMD ha avuto l’opportunità di condividere il progetto con clienti, stampa e stakeholder presso il Senato della Repubblica. L’evento ha avuto luogo stamattina nella prestigiosa sala Zuccari di Palazzo Giustiani, a Roma.

Il primo anno lo studio ha esplorato le nuove tipologie di famiglie da cui è emerso che il 40% degli italiani vive in nuclei famigliari non tradizionali e che la casalinga di Voghera, così come la citava Mike Bongiorno, non esiste più: oggi la figura del responsabile acquisto si è democratizzata all’interno delle nuove famiglie. Lo scorso anno è stato completato il quadro con alcuni insight sul modo di fare la spesa degli Italiani ed è stato messo in evidenza il ruolo degli influencer nelle decisioni d’acquisto, in relazione alle diverse categorie merceologiche selezionate. La ricerca è poi arrivata fin dentro le case per mettere in relazione la fruizione televisiva con la stanza in cui è presente l’apparecchio.

L’evoluzione del percorso ha portato quest’anno OMD a delineare il volto dei Nuovi Italiani, ovvero gli immigrati di prima e seconda generazione. E’ stato chiesto loro di raccontare come

vivono le differenze linguistiche e culturali, qual è il loro rapporto con la scuola e con il lavoro, per poi approfondire il rapporto con brand e comunicazione.

E’ emerso che si tratta per lo più di giovani, considerando che tra la popolazione maggiorenne il 73% ha meno di 45 anni, e che non sono equo distribuiti su tutto il territorio nazionale. I Nuovi Italiani sono molto eterogenei per cultura, lingua e tradizioni. Le donne arrivano prima nel Bel Paese e sono le prime ad integrarsi e ad imparare la lingua.

Anche nel caso dei Nuovi Italiani emerge che le nuove tipologie di famiglie sono diffuse tra chi non è originario del nostro Paese, con una quota del 49%.

Esplorando i loro sogni e le loro paure si è scoperto che ci sono più ponti che muri a metterci in relazione.

Tra i pilastri di questo ponte c’è sicuramente la comunicazione: proprio per questo OMD si è posta in prima linea nel capire a fondo le caratteristiche di questa importante fetta della popolazione che rappresenta una grande opportunità, ancora molto inesplorata, e ha voluto condividere la conoscenza ricavata dai dati con i suoi clienti.

Oltre ad aver indagato le abitudini mediatiche di questo pubblico, sono stati analizzati a fondo i comportamenti d’acquisto e l’approccio alla comunicazione di chi si trova a vivere in una cultura diversa da quella di origine.

Graziana Pasqualotto, Managing Director di OMD commenta: “Come attori della comunicazione abbiamo un’importante responsabilità nel trovare i giusti binari attraverso i quali veicolare i contenuti, nell’essere capaci di creare immedesimazione e favorire così quel delicato processo di integrazione che passa non solo attraverso temi politici ma anche e soprattutto attraverso la capacità di creare ponti, attraverso la conoscenza”.

Prosegue Marco Girelli, CEO di Omnicom Media Group: “OMD continua il suo percorso di esplorazione del mondo che ci circonda attraverso i dati, per generare quegli insight che sono alla base del suo DNA. L’importanza strategica di questo tema ci ha dato l’opportunità di presentare il nostro lavoro in Senato. Un bel segnale per OMD ma anche per tutti gli attori della comunicazione, che possono avere un ruolo importante insieme ai brand come generatori di contenuti di più ampio respiro, in grado di dar vita a strategie di comunicazione più efficaci e allo stesso tempo migliorare la qualità dei servizi per i nuovi Italiani”.

Dopo la presentazione della ricerca, introdotta da Graziana Pasqualotto, Managing Director di OMD e raccontata da Anna Vitiello, Insight Director di Omnicom Media Group, la mattinata in Senato è proseguita con due momenti di dibattito moderati da Marialuisa Pezzali, giornalista di Radio 24.

Il primo panel ha visto la presenza di esponenti del mondo della cultura quali: Stefano Pasta (Università Cattolica di Milano - Centro di Ricerca sulle Relazioni Interculturali), Jacopo Storni (giornalista e scrittore, autore de “L’Italia siamo noi”), Cecile Vanessa Ngo Noug (cantante) e Arber Agalliu (giornalista, Associazione Nazionale Stampa Interculturale) oltre che di Marco Girelli CEO di Omnicom Media Group.

Il secondo panel ha coinvolto invece alcuni esponenti politici particolarmente vicini al tema dell’immigrazione.

Con questa ricerca OMD ha voluto mettere in luce il fatto che ci sono nuove storie da raccontare e nuove voci da coinvolgere. Nell’analizzare i dati sono emerse strade e ponti che uniscono chi è in Italia da sempre e chi l’ha scelta per costruire un futuro diverso. Tutti gli attori: aziende, brand, media, politica possono giocare un ruolo rilevante come acceleratori e facilitatori dell’integrazione e la comunicazione può essere un fattore chiave per potenziare il senso di appartenenza a questo Paese.