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Brand Portal: un’unica sede per un network sempre più integrato

In occasione dell'apertura della nuova sede in via Bovio 6 a Milano che ospiterà le 7 società (Wlf, Piano!, Olà!, Lob, Pub, Res, e Loco) e i 99 professionisti del network, Advexpress ha fatto il punto con l'ad Paolo Torchetti sull'andamento gruppo, che prevede nel 2006 una crescita del 20%.

Una sede per sette agenzie. In via Bovio 6 a Milano. Chiedere di: Brand Portal. Il network di comunicazione integrata fondato da Paolo Torchetti, Oscar Morisio e Luca Villani, si trasferisce nel nuovo spazio milanese, 2500 mq con giardino, che da oggi, all'insegna di una sempre più efficace integrazione, ospiterà tutte le società: Wlf, Piano!, Olà!, Lob, Pub, Res, e Loco, fino ad oggi operative in sedi diverse. Prima dell'evento in programma questa sera nella nuova sede, ADVexpress ha fatto il punto sullo stato dell'arte del network con Paolo Torchetti (nella foto), amministratore delegato di Brand Portal.

Perchè la scelta di riunire le agenzie sotto lo stesso tetto?

L'obiettivo di concentrare tutte le società in un'unica sede era già ben chiaro agli inizi, nel 2001, quando siamo nati. In questi cinque anni le varie agenzie hanno maturato e consolidato un'identità ben precisa sul mercato lavorando in tre sedi diverse. Questa strategia ha creato uno spirito di squadra molto forte, senza il rischio che una capogruppo fagociti tutte le altre dal punto di vista professionale e commerciale. Ora, ciascuno con le sue precise competenze, siamo pronti per cooperare in modo ancor pià integrato, senza freni logistici, con la possibilità di vederci in pochi secondi in una riunione, dove mettere in campo, con spirito olistico, le nostre idee.

Il vostro è un approccio a tutti gli effetti olistico...

La nostra filosofia è olistica, in senso originale. Nel nostro modo di lavorare l'idea prevale sul mezzo. Mi spiego meglio: il fatto di far coesistere diverse specialità e competenze professionali sotto un unico tetto ci offre la possibilità di lasciare spazio alle idee, per farle volare, a seconda delle esigenze del cliente, su mezzi migliori, senza far loro incontrare limiti dovuti a muri esistenti tra un settore e l'altro e tra un'agenzia e l'altra. Ciascuna società, in base alle propria identità, si confronta con le altre per far emergere l'idea vincente in un'ottica di aggregazione multidisciplinare.

Può essere più preciso?

Cerchiamo, quando è possibile, di pensare progetti che non siano vincolati a un'unica disciplina, ma che prevedono già una declinazione multimediale. Abbiamo gli strumenti giusti, le agenzie, capaci e specializzate, che ora possono confrontarsi attorno a un tavolo con velocità e facilità, interagendo e integrando idee e pensieri in senso olistico, già durante la fase creativa. Per questo abbiamo deciso di concentrare le attività in un'unica sede.

E' una decisione che riflette una precisa situazione di mercato?

Certamente. Nel mercato dei media sta avvenendo una rivoluzione copernicana nell'approccio alla comunicazione. Il btl, gli eventi, il direct marketing si stanno posizionando al centro delle strategie delle aziende, mentre l'advertising perde posizioni. Il fatto è che esistono due filoni di comunicazione. Quella qualitativa, di peso sempre maggiore, che si rivolge one to one a un target mirato di persone, facendolo interagire con la marca attraverso una brand experience. Succede negli eventi, nel direct marketing, nei punti vendita, sul web, tutti mezzi che offrono la possibilità dell'interattività con il pubblico di riferimento, senza i limiti di spazio di una pagina o di tempo di uno spot. La comunicazione quantitativa, come gli spot, rappresenta invece una forma di comunicazione di massa, che raggiunge in modo indifferenziato un target allargato, senza una meta ben precisa.

Voi a quale dei due filoni date maggior peso?

Dipende dalle richieste del cliente e dalla marca. La nostra struttura integrata consente di approcciare in senso olistico un brand, comunicandolo nei canali più efficaci e con strategie mirate, senza trascurare nessun mezzo.

Siete nati nel 2001 e oggi siete il secondo network di comunicazione a capitale totalmente italiano. Qual è il vostro segreto?

Semplice: essere nati in un momento in cui il mercato era stagnante. Un fatto, questo, che ci ha consentito di concentrarci sul nostro lancio, sulla messa a punto di un team e di un'organizzazione interna efficiente. Nel 2004, quando il mercato è 'esploso' ed ha richiesto competenze integrate di marketing e comunicazione, la nostra macchina era pronta ed aveva persone e schemi vincenti.

Sono cresciuti anche i risultati?

Nel 2001-2002-2003 siamo passati dai 4 ai 6 milioni di fatturato, risultati che ci permettevano di crescere senza essere travolti dal lavoro. Nel 2005 siamo arrivati a fatturare 11,5 milioni di euro, e nel 2006, nel primo semestre, registriamo una crescita del 15%.

Qual è l'obiettivo nel 2006?

Quest'anno stimiamo di raggiungere il +20%. Un risultato che non dipende tanto dalla partecipazione alle gare, che non rappresentano il nostro modello di crescita, ma dai progetti che le aziende ci affidano grazie alla nostra competenza e professionalità.

Come si ripartisce questo risultato tra le varie società?

Il 20% è rappresentato dall'advertising; il resto è equamente distribuito tra le aree non classiche, tra cui brilla Piano, che si occupa della pianificazione.

Quali sono i clienti acquisiti quest'anno e quali i principali già nel vostro portfolio?

Nel primo semestre ci ha scelto Lottomatica, mentre tra i nostri clienti di spicco posso citare Fineco, Woolwich, Salmoiraghi e Viganò, Agos.

Qualche nuovo arrivo, ultimamente, nel vostro organigramma?

Siamo 99 menti pensanti. Un mese fa Luca Morvilli ha fatto il suo ingresso in Brand Portal, dove ricopre la carica di consigliere di amministrazione della holding. Morvilli ha il compito importantissimo di coordinare e supervisionare l'offerta di comunicazione integrata del network, con particolare attenzione all'area allargata del btl, facendone 'la regia' attorno a cui ruotano le altre discipline della nostra struttura. In questo periodo stiamo lavorando a una nuova area di business, ma ancora non voglio anticipare niente. Presto ne daremo notizia.

Qualche altra curiosità? Pare sia stata avvistato una strana creatura verde nella vostra nuova sede ...

E' un tirannosauro, una scultura decorativa di otto metri, definibile a tutti gli effetti come un'installazione di arte contemporanea che sarà parte integrante dell'antenna sul tetto dell'edificio in via Bovio. E' un'iniziativa che rappresenta la ribellione della natura all'invasione mediatica e tecnologica. Inoltre abbiamo abbellito il nostro giardino interno, dove, al posto delle auto, abbiamo collocato bellissimi vasi giganti contenti alberi di alloro. E' un modo carino per restituire gli spazi a chi lavora e a chi abita nella zona, con creatività e senso estetico.