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Nella nuova campagna di A.Testa con la regia di Paolo Genovese, Negroni si riposiziona come 'La Buona Stella che vorrai sempre condividere'. Ferrari: "Raccontiamo storie quotidiane ed emozioni autentiche legate ai nostri prodotti. Cresce il budget"
Un simbolo di condivisione e di momenti qualità per gli italiani da più di 100 anni: è Negroni, brand entrato nell’immaginario collettivo con la sua Stella e il suo storico jingle “Le stelle sono tante, milioni di milioni...”, che accompagnano da oltre un secolo i momenti che contano, a tavola e non solo. E che oggi più che mai rappresenta la ‘Buona Stella’ che vorrai sempre condividere. È questo, infatti, il messaggio della nuova campagna di comunicazione di Negroni - diretta da Paolo Genovese (regista di Perfetti sconosciuti e Follemente) e firmata dall’agenzia Armando Testa - che sintetizza il nuovo posizionamento del marchio della Stella, sempre più orientato a rinforzare il proprio legame con le persone e a portare al centro della narrazione la quotidianità e le emozioni autentiche.
La nuova creatività, presentata oggi a Milano da Claudia Ferrari, responsabile Marketing Salumi Negroni, dal regista e dal team dell'agenzia (il Presidente Marco Testa, il Consigliere Delegato Nicola Belli, i direttori creativi esecutivi Jacopo Morini e Fabiano Pagliara), sarà on air a partire dal 29 giugno in TV (nei formati 45’’, 30’’ e 15’’) e su tutte le principali emittenti televisive e piattaforme digitali con pianificazione di iProspect.
L’obiettivo della campagna è raccontare come i salumi Negroni – simbolo di tradizione e convivialità – siano presenti nei momenti più autentici e condivisi della nostra vita. Dal primo incontro da bambini fino alla costruzione di un futuro insieme: nel nostro racconto, i prodotti Negroni scandiscono il tempo di una storia d’amore, accompagnano le relazioni più vere, illuminando la vita con la loro “Buona Stella”. La narrazione parte da un prodotto iconico del brand, il Negronetto, che dà vita a un butterfly effect ricco di emozioni e gusto.
L'agenzia guidata da Marco Testa, ricordiamo, a dicembre 2024 ha vinto la gara creativa indetta da Gruppo Veronesi per la creatività e la comunicazione atl di tutti i brand (Veronesi, Negroni, Aia) con le prime campagne attese in autunno, soprattutto per Aia e Aequilibrium e Wudi. Il nuovo approccio strategico curato dall'agenzia riguarda anche la creatività a scaffale e il packaging e il digitale con un investimento che, ha spiegato Claudia Ferrari, responsabile Marketing Salumi Negroni "è in crescita rispetto al 2024 per supportare la nuova strategia integrata".
Lo spot è un racconto emozionale fatto di ricordi e momenti speciali, dove i prodotti Negroni scandiscono il tempo di una storia d’amore dal primo incontro da bambini fino alla costruzione di un futuro insieme. A fare da sfondo, il jingle del brand rivisto in una nuova chiave, in linea con il nuovo posizionamento del marchio.
Con la nuova firma creativa, Negroni rafforza il proprio legame con le persone , portando al centro della narrazione la quotidianità e le emozioni autentiche, di cui i suoi prodotti diventano protagonisti discreti ma fondamentali: perché “quando scopri qualcosa di veramente buono, vorrai sempre condividerlo”. Per rafforzare il legame emotivo con i consumatori, nella nuova campagna ci sarà l’iconico jingle del brand, ma riarrangiato in una nuova chiave.
“Da sempre la Stella di Negroni arricchisce la quotidianità delle persone -ha sottolineato Claudia Ferrari (la prima da sinistra nella foto)– e oggi con la nuova campagna raccontiamo come ogni occasione possa diventare un’esperienza memorabile insieme ai nostri prodotti, che diventano catalizzatori di emozioni e di momenti speciali da condividere. Del resto, il cibo condiviso è il filo che lega tanti momenti trascorsi insieme e da oltre un secolo Negroni sostiene il valore della condivisione del cibo come gesto autentico. Da qui la scelta di avere come nuovo payoff ‘La tua Buona Stella”. Siamo inoltre orgogliosi di aver affidato la regia del film a Paolo Genovese per raccontare questa storia con un taglio cinematografico e, allo stesso tempo, per emozionare e avvicinare ancora di più il film a tutte le persone che ogni giorno scelgono Negroni”.
La scelta di affidare la regia del film a Paolo Genovese nasce dall’esigenza di raccontare questa storia con un taglio cinematografico per emozionare e avvicinare ancora di più il film ai consumatori.
Marco Testa: "Il rapporto con le marche è cambiato e si gioca sulle relazioni. Nascono gli emotional brand"
"Nel nuovo scenario è cambiato il rapporto con le marche, basato non solo sui prodotti ma sulle relazioni che riescono a creare - ha commentato Marco Testa, presidente dell'agenzia - . Il prodotto diventa una reason why del perché una marca esiste, e il dialogo che la marca apre con le persone è diventato completamente emotivo. Per questo forse più che love brand bisognerebbe chiamarli emotional brand. Un grande supermercato non è un luogo che vende dei prodotti ma una relazione particolare, tra i brand e i consumatori. Pandistelle non vende biscotti ma la bellezza di nutrire i sogni e di ispirare soprattutto i
bambini a credere nei propri. Negroni non vende solo straordinari affettati, ma attraverso tutti i suoi prodotti porta agli italiani
l'emozione di momenti unici perché ognuno possa condividerli con la persona che ama".
Morini - Pagliara: “Le grandi storie sono fatte di piccoli gesti e momenti di quotidianità che rendono unica la vita"
“Questo film è di tutti, perché ognuno di noi ha vissuto quei piccoli momenti: un panino condiviso sulle scale della scuola, un aperitivo tra amici, un pranzo in famiglia - aggiungono Jacopo Morini e Fabiano Pagliara, direttori creativi di Armando Testa -. Piccole sliding doors capaci di cambiare in meglio la nostra vita. Ognuno, prima o poi, trova sulla sua strada una buona stella.” Con la nuova firma creativa, Negroni rafforza il proprio legame con le persone , portando al centro della narrazione la quotidianità e le emozioni autentiche, di cui i suoi prodotti diventano protagonisti discreti ma fondamentali: perché “quando scopri qualcosa di veramente buono, vorraisempre condividerlo”.
Paolo Genovese: Una storia, un progetto di comunicazione vera. No a una creatività quando si dice 'è bella, è tecnologica, costa poco"
"E' una storia, è un progetto di comunicazione vera" dichiara il regista parlando della campagna Negroni. "Faccio questo lavoro da molo tempo e capita spesso di recente che l'emozione della comunicazione lasci spazio alla razionalità con campagne nelle quali si dice che la creatività è bella, è tecnologica e costa poco. In questo caso manca quel passaggio che rappresenta il nostro lavoro e quello dell'agenzia, ovvero rendere emotiva e riposizionare la marca nel cervello del consumatore in maneira valida ed efficace con un'idea. Questo spot ha un'idea, non si limita a dire quanto sono buoni i salumi, ma racconta valori, dà emozioni, che poi si riflettono sulla marca, traducendo il brief in emozione, creatività ed immagini". "Negroni è un brand con cui siamo cresciuti tutti, per questo, fin dalla prima inquadratura, volevamo che si capisse che stiamo parlando di qualcosa di familiare, di vero. Per me, il bello di questa campagna è aver scelto di parlare dei prodotti Negroni parlando delle persone a cui sono rivolti, raccontando le loro emozioni e le loro storie. È un racconto tenero e profondamente umano, ci emoziona perché ci ricorda qualcosa della nostra vita. Come in una commedia romantica, ci si innamora: dei protagonisti, dei gesti semplici, del piacere di condividere qualcosa di buono. La macchina da presa è stata totalmente al servizio del racconto: ogni inquadratura doveva renderci partecipi di una storia emozionante e leggera”.
I formati previsti sono il 45’’, 30’’ e 15’’ e il primo soggetto ad andare in onda sarà quello che vede come protagonisti gli affettati di Negroni. Sono previsti altri due soggetti: uno dedicato alla categoria dei cubetti e un altro a quella dei precotti.
Oltre al film, la campagna sarà amplificata e avrà vita anche sui social media con una campagna dedicata.
La produzione della campagna è affidata ad AT Studios.
CREDITS
Cliente: Negroni
Marketing manager: Claudia Ferrari
Brand manager: Francesca Pedrazzi
Digital marketing & communication specialist: Giulia Monti
Agenzia: Armando Testa
Direzione creativa: Jacopo Morini e Fabiano Pagliara
Creative team: Sarin Demirdjian, Mira di Chio
Client Service: Francesca Romaldo
Cdp: Armando Testa Studios
Pianificazione media: iProspect (gruppo dentsu)
IL CIBO È CONDIVISIONE PER IL 65,4% DEGLI ITALIANI. SPEZZARE IL PANINO È IL GESTO PIÙ AMATO. TRA I RICORDI VINCE IL PANINO PER LA MERENDA A SCUOLA PORTATO DA CASA
Secondo l’indagine di AstraRicerche per Negroni, le cui evidenze sono state presentate durante la conferenza stampa odierna, condividere il cibo con altre persone fa parte del modo di intendere il cibo stesso: lo dichiara il 65,4% degli italiani. Il gesto di condivisione del cibo più iconico e amato? Spezzare un panino con prosciutto o salame a metà e offrirlo a un’altra persona (per quasi il 45% del campione intervistato). Un primato che si lega anche al ricordo dei momenti speciali con i salumi Negroni: per 3 italiani su 10 vince il panino per la merenda a scuola portato da casa (32,1%), davanti alle merende ascoltando la radio o guardando la TV (16,9%), alle merende con i nonni (16,7%), al panino condiviso con l’amica o l’amico del cuore (15,6%).
CON I SUOI OLTRE 100 ANNI, LA BUONA STELLA DI NEGRONI È DIVENTATA UNA PRESENZA AMATA, ALLEATA, AMICA
AAA: Amata, Alleata, Amica. Per gli italiani è principalmente questo Negroni, il marchio della Stella conosciuto da oltre 9 connazionali su 10, consumato ‘più o meno spesso’ dall’89% dei conoscitori e presente nelle case di oltre 10 milioni di famiglie, con i suoi prodotti iconici, tra cui il Negronetto, primo salamino brandizzato tascabile d’Italia. Per il 22,4% del campione intervistato è infatti una di quelle marche che stanno nel cuore; per il 17,8% quella con cui rendere speciale un piatto o un panino; per il 16,8% un brand che aiuta a rendere memorabili i momenti della vita di tutti i giorni. Merito prima di tutto di Pietro Negroni, fondatore nel 1907 dell’omonima azienda, e poi del figlio Paolo, inventore nel 1931 del Negronetto, il mini-formato di soli 14 cm passato alla ribalta come il primo salamino brandizzato tascabile e d'asporto della storia italiana.
Forse non tutti sanno che la storia di Negronetto è legata ad un espediente semplice ma geniale. Durante la Fiera Internazionale di Nizza del 1931, Paolo Negroni inventò un nuovo mini-formato tascabile, ancora oggi rimasto invariato, per superare il divieto imposto ai produttori italiani di affettare salami da offrire agli ospiti. Ne fece produrre uno dalle dimensioni ridotte (di soli 14 cm), ma con le stesse caratteristiche del tradizionale salame cremonese, fiore all’occhiello dei salumi dell’epoca. Ancora oggi, il Negronetto è simbolo della genialità e del saper fare italiano e proprio per la sua iconicità è stato scelto per aprire la nuova campagna.
Dalle tavole alle campagne pubblicitarie, Negroni entrata nel costume e nell’immaginario DEL PAESE
Fin dagli esordi, Negroni divenne una presenza fissa nelle tavole degli italiani, tanto da spingere Paolo Negroni a dare vita alle prime iniziative pubblicitarie caratterizzate da iconici poster e spot tv memorabili, che hanno permesso al marchio della Stella di contraddistinguersi per il costante spirito innovativo nell’uso di forme di comunicazione all’avanguardia, più volte in anticipo sui tempi. Una popolarità amplificata anche dal Carosello con i celebri sketch di Ugo Tognazzi (ex dipendente di Negroni) e la serie dello Sceriffo della Valle d'Argento che giocava sul simbolo del salumificio, la Stella, adottata nei primi anni ‘20. Senza dimenticare lo storico jingle “Le stelle sono tante, milioni di milioni...”, uno dei jingle più longevi d’Italia, andato in onda solo negli ultimi 20 anni per oltre 45mila minuti, e tra i jingle più popolari di sempre, creato agli inizi degli anni Sessanta per gli spot radiofonici e per lo storico programma Rai Carosello e reinterpretato per gli spot tv da grandi artisti italiani come Enrico Ruggeri, Mario Biondi, Noemi e Tiromancino.