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Pala a Sorrell: 'L'illecito non è la norma'
Il presidente e ad di ZenithOptimedia e presidente della consulta Media di AssoComunicazione, dichiara in una nota diramata oggi: "Condivisibile o meno, il punto di vista delle Agenzie Media viene portato avanti con la trasparenza e la chiarezza che da sempre ha contraddistinto molta parte del nostro mondo e dei suoi associati".
Da Ernesto Pala, presidente e amministratore delegato di ZenithOptimedia, nonché presidente della consulta Media di AssoComunicazione, riceviamo e pubblichiamo:
"Ho letto con molta attenzione ed un poco di stupore quanto riportato dalla stampa inglese e ripreso in Italia, secondo quanto affermato da Sir Martin Sorrell, sulle irregolarità emerse nella gestione di Wpp Italia e alla sua affermazione che non sarebbe cattiva cosa se il Governo Italiano regolamentasse i diritti di negoziazione: a nome della Agenzia Media di cui sono Presidente e mio personale vorrei puntualizzare alcune cose.
Non entro nel merito della veridicità o meno di quanto riportato; sarà dovere dei legali di Wpp provare l'esistenza di tali comportamenti illeciti e sarà dovere di Marco Benatti ribattere nei tempi e nei modi appropriati. (vedi notizia correlata). Mi preme invece dire a chiarissime lettere che non è assolutamente costume delle Agenzie Media in Italia agire in tal modo e che l'Associazione che presiedo prende le distanze da tali comportamenti, non in linea con gli sforzi fin qui fatti di rendere professionale e trasparente il nostro settore.
Vorrei riflettere infine sull'invito al Governo italiano che non farebbe male a regolamentare e far chiarezza, perché non si comprende in quale modo ciò abbia a che vedere con gli eventuali comportamenti scorretti da lui rilevati. Credo sia doveroso che Sir Martin Sorrell, qualora i suoi sospetti fossero fondati, intervenga giustamente e prontamente ma sarebbe auspicabile lo facesse in tempi brevi perché simili comportamenti non vengano attribuiti impropriamente a tutto il settore. Sul versante dei diritti di negoziazione, che ricorderei essere un comportamento esistente in tutto il mondo, è da alcuni anni che si discute e si lavora per arrivare ad una regolamentazione e non per nulla ci sono almeno due commissioni parlamentari che si sono attivate in tal senso; dal canto suo ed a scanso di equivoci l'Associazione delle Agenzie Media ha partecipato producendo ed aiutando a produrre un lavoro che porti a rendere chiaro e trasparente l'intero sistema.
Condivisibile o meno, il punto di vista delle Agenzie Media viene portato avanti con la trasparenza e la chiarezza che da sempre ha contraddistinto molta parte del nostro mondo e dei suoi associati".