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Fiat, Ford, Toyota: engage, share, like, i tre 'must' del marketing dell'auto dopo la digital revolution

Il boom della comunicazione digitale e social ha cambiato le regole del marketing. Ora il punto di partenza sono gli utenti, il loro engagement attraverso nuovi contenuti e la successiva condivisione di informazioni per costruire brand di successo. Sevono idee forti e insight precisi che funzionino su tutti i media e in tutti i Paesi. Lo hanno sottolineato oggi nel convegno organizzato da Quattroruote a Milano Giuseppe Caiazza, Ceo  Saatchi & Saatchi ed Head of Automotive Business S&S Emea; Gaetano Thorel, direttore marketing di Ford Europa e Gianluca Italia, responsabile del marchio Fiat per i mercati Emea. In collegamento da Ingolstad Luca De Meo, responsabile marketing per il gruppo Volkswagen.
L'avvento dei social media ha rivoluzionato il marketing delle case automobilistiche in tutti gli aspetti: priorità di investimento, linguaggi, messaggi, approccio ai clienti.
Ai marchi non resta che attrezzarsi e surfare le infinite possibilità offerte dalla rete. Ma, come? Quattroruote ha chiamato oggi a Milano Palazzo Mezzanotte tre esperti che ne hanno discusso:  Giuseppe Caiazza, amministratore delegato di Saatchi & Saatchi e ed head of Automotive Business S&S Emea; il direttore marketing di Ford Europa Gaetano Thorel e il responsabile del marchio Fiat per i mercati Emea Gianluca Italia. In collegamento da Ingolstad c'era anche Luca De Meo, a capo del brand Audi.
Tutti d'accordo sul fatto che il digitale ha fatto passare in secondo piano la tv e i mezzi tradizionali, facendo balzare in primo piano siti, blog, community, social network.

Per comunicare al meglio sul web e per trasformare uno spot per la tv in uno spot virale, per Caiazza “è fondamentale avere un'idea forte che funzioni ovunque e su tutti i mezzi, e un consumer insight preciso".
Concorda Thorel, che aggiunge la necessità di “un brief semplice, che porti alla definizione di un messaggio comprensibile anche in culture diverse, in un mercato globale. E che permetta di comunicare a tutti in modo diverso, creando partecipazione. Gianluca Italia ricorda, anche nei social network, l'importanza del rispetto dei codici linguistici regionali per evitare flop.

Tutti d'accordo sull'imperativo di ingaggiare e coinvolgere sempre di più gli utenti tramite messaggi divertenti e facilmente condivisibili. Perchè ora la comunicazione è pluridirezionale e interconnessa oltre che condivisa. E gli indicatori del successo un video online sono i like e gli share.

La 
partecipazione degli utenti è il primo imperativo del nuovo marketing digitale, poiché la condivisione genera eco via sms, mms e twitter, e determina il successo di un progetto di comunicazione. La Ferrari, ad esempio, ha fatto scegliere il nome della nuova monoposto al popolo del web.

Per intrattenere servono contenuti nuovi e strutture adibite alla produzione di questi creative content. Da qui la diffusione del branded entertainment, che ha portato ad esempio Fiat a creare un reality per l'Abarth.

La diffusione dei device implica che la creatività si appoggi alla tecnologia, ecco perchè, come osservato da
Luca De Meo, responsabile marketing per il gruppo Volkswagen, intervenuto da Ingolstadt. "Nelle aziende oltre ai creativi dovremo avere buoni ingegneri e matematici in grado di leggere i dati della rete, per capire che cosa vuole davvero il pubblico".
Inoltre il manager anticipa un trend dei prossimi anni, la creazione di contenuti interni alle aziende mediante redazioni ad hoc, per rispondere alla crescente richiesta da parte delle persone di contenuti originali creati dalle stesse case automobilistiche.

Come evidenziato da Thorel, il processo di rinnovamento riguarda anche le concessionarie, chiamate al salto verso un modello 3.0. I clienti, infatti, entrano nei rivenditori già ben informati sui modelli attraverso il web e si aspettano di trovare consulenti e non venditori.

EC