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Linkontro/ Thil (Ferrero): "nel 2015 investimenti in comunicazione a +5%. Tv e digitale la parte destra e sinistra del cervello"
L'amministratore delegato francese dell'unica, vera, grande multinazionale alimentare italiana, e primo spender in pubblità con 200 milioni lordi, Frédéric Thil ha raccontato i valori del Gruppo, le strategie di sviluppo in Cina. Advexpress lo ha intervistato sulle strategie di comunicazione che quest'anno vedono un investimento di 10 milioni su Be Ready.
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Accettare l'incertezza significa gestire la crisi. Thil ne é profondamente convinto. "E l'incertezza ti sfida a fare le scelte giuste, nel nostro caso ci ha obbligati ad essere più bravi".
Quale valore hanno le persone nel successo dell'impresa? "Il capitale umano è fondamentale. Michele Ferrero diceva la fabbrica per le persone e non le persone per la fabbrica. Abbiamo una fedeltà altissima delle persone che lavorano per noi".
Quale eredità ha lasciato Michele Ferrero? "Fondamentalmente due, i dipendenti e la qualità dei prodotti".
Essere primi In classifica nella reputation Institute che effetto fa? "Vogliamo che sia così per essere attrattivi sul mercato del lavoro. Ma dobbiamo lavorare per sviluppare la cultura dei nostri consumatori sull'aspetto ambientale e sociale e sulla sostenibilità. Dobbiamo fare diventare il consumatore cittadino".
E sulla sostenibilità, qual è il vostro pensiero? "Aspetto economico, sociale e ambientale, sono questi i tre pilastri sui quali si basa il nostro concetto di sostenibilità".
Dai temi generali a fatti concreti. Con un sell out che ha fatto registrare un +6% in italia, il Gruppo all'estero va avanti con una crescita a due cifre. Le aree di sviluppo sono soprattutto in Asia: "in Cina è stato implementato uno stabilimento che impiega quasi trecento dipendenti". Ma anche negli Stati Uniti c'è la volontà di rafforzare la propria presenza.
Veniamo alla strategia di comunicazione che può contare su una spesa di circa 200 milioni lordi a valore Nielsen con un aumento del budget del +5%. "Siamo credo ancora il primo spender pubblicitario e quest'anno grande rilevanza verrà data al rafforzamento dell'investimento su Be Ready sul quale sono stati messi sul piatto 10 milioni di comunicazione nel primo anno".
L'esperimento Grand Soleil, voluto dallo stesso Michele Ferrero, non è stato cancellato: "è ancora in fase sperimentale, vedremo".
In generale Thil sottolinea il cambiamento del media mix rispetto, ad esempio, a tre anni fa: "se prima quasi il 100% andava in tv, oggi siamo a un 80% e il restante 20% lo destiniamo al digitale e agli altri media, stampa inclusa. La tv fa copertura e spinge alla prova del prodotto, i canali digitali funzionano e lavorano sull'immagine, l'esperienza e la reputazione. Insomma tv e digitale sono come la sinistra e la destra del cervello".
Salvatore Sagone