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Un progetto di internazionalizzazione per Think Cattleya

Marco Chimenz, presidente e partner di Cattleya, assume anche la presidenza dell' European Producers’ Club, l’associazione dei maggiori produttori europei indipendenti. La società ha avviato un processo di internazionalizzazione sulla fiction high-end in lingua inglese con una presenza nei maggiori mercati europei. Canal+ le ha commissionato una serie in lingua inglese tratta dal nuovo libro di Roberto Saviano sul traffico internazionale di cocaina Zero Zero Zero e sta sviluppando due progetti con la società Atlantique del gruppo Largadère.
 
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Con la presidenza di Marco Chimenz, presidente e partner di  Cattleya, dell' European Producers’ Club, la  Think  Cattleya   apre le frontiere.

Lo European Producers’ Club è l’associazione dei maggiori produttori europei indipendenti (ca 100), unisce produttori, distributori, sales agents, broadcasters per creare uno sviluppo integrato e trasversale sulla circolazione dei progetti in Europa.

Il gruppo è impegnato nello strutturare proposte per nuovi piani d’azione, per ampliare le connection, lo scambio ed implementare la distribuzione dei lavori in tutta Europa

“ Cattleya  ha avviato un processo di internazionalizzazione sulla fiction high-end in lingua inglese con una presenza particolarmente attiva nei maggiori mercati europei. Il successo della serie Gomorra in Francia ha aperto la strada per un rapporto diretto con Canal+ che ha commissionato a  Cattleya  una serie in lingua inglese tratta dal nuovo libro di Roberto Saviano sul traffico internazionale di cocaina Zero Zero Zero.  Stiamo sviluppando due progetti con la società Atlantique del gruppo Largadère : Django tratto dall’omonimo cult  spaghetti western di Sergio Corbucci, e Suspiria De Profundis serie horror con sceneggiatori e registi US e supervisione artistica di Dario Argento.” dichiara  Marco Chimenz.

All’interno di questo processo, Marco Chimenz, presidente e partner di   Cattleya , è stato eletto durante l’ultimo festival di Cannes, presidente dello European Producers’ Club, immediatamente alle prese con le iniziative sul DSM Digital Single Market e sulla riforma del copyright di cui si sta occupando la  ommissione Europea

“Questo passaggio è il naturale completamento del percorso della  Think   Cattleya"  spiega  Monica Riccioni (nella foto), AD  della Cdp .

Abbiamo attentamente analizzato i punti di forza e le criticità delle opportunità che ci si presentavano, convinti che la modalità classica di espansione all’estero sinora strutturata dalle Cdp advertising non si confacesse alla nostra azienda. L'European Producers’ club sintetizza tutto il potenziale che ci interessava implementare, perfetto e in coerenza con il nostro business-model.
In questo modo la  Think   Cattleya   si configura come una realtà in grado di offrire reali vantaggi nel mercato europeo, dare modo alle nostre aree di business di confrontarsi e lavorare con headquaters esteri, essere osservatorio e hub per i nostri interlocutori. “  

EC