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Foreign Office

La corte inglese dice no a Benatti

Il giudice Field ha respinto la richiesta di appello di Marco Benatti, ex country manager in Italia di WPP, contro la decisione dell'Alta Corte di Londra che ha identificato nella corte inglese la sede competente per una causa che lo oppone al gruppo pubblicitario. Disposto anche il pagamento dei costi e delle spese legali di WPP in carico allo stesso Benatti.

La giustizia inglese ha respinto la richiesta di appello di Marco Benatti , ex country manager in Italia di WPP , contro la decisione dell'Alta Corte di Londra che ha identificato nella corte inglese la sede competente per una causa che lo oppone al gruppo pubblicitario.

"Il giudice ha rigettato la richiesta di appello di Benatti e ha disposto a suo carico il pagamento delle spese legali sostenute da WPP in questo procedimento", ha detto un portavoce WPP in Italia. WPP ha fatto causa a Benatti chiedendo un risarcimento danni per violazione di un contratto che l'Alta Corte ha stabilito essere di consulenza e non di dipendenza.

L'imprenditore veronese ha a sua volta promosso una causa civile in Italia contro il gruppo britannico per licenziamento con ingiusta causa e per diffamazione in sede civile. Benatti può decidere di ricorrere nuovamente contro la decisione odierna del giudice presso la Corte Suprema, ricorda il portavoce. Non è stato possibile contattare Benatti per avere un commento.

Benatti e WPP, nemici nelle aule di tribunale, sono entrambi azionisti della società di marketing relazionale Fullsix rispettivamente con il 46,37% (dati Consob) e con il 29,8% (secondo quanto comunicato a febbraio dalla società; Consob la dà al 26,2%).