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Nasce l'hub di agenzie indipendenti '& The Network', con il Ceo Per Pedersen e il Chairman Andrea Stillacci di Herezie

Ad oggi sono 16 le agenzie partner fondatrici, presenti in oltre 20 mercati, e 400 i creativi di 35 nazionalità che fanno parte del network.
Tra le sigle ci sono Herezie di Parigi, SMALL (di Luca Pannese e Luca Lorenzini) e The Sway Effect a New York; Founders di Miami, Città del Messico, Buenos Aires e Kingston; Libre a Panama City, Amsterdam e Berlino; Rehab e Free Turn a Londra; Worth Your While a Copenhagen; White Rabbit a Budapest; Ostrich Co a Toronto; Mr+Positive a Tokyo e Seoul. Numerosi anche gli shop creativi aderenti come Marvin a Los Angeles, _2045 a Barcellona, Shelly Beach Motorcycle Club a Sydney e Farm a Stoccolma e Helsinki.
& The Network offre diversi servizi come comunicazione integrata, entertainment, marketing sostenibile, experience e graphic design, digitale e tecnologia. Per tutti i dettagli guarda il video.
Oltre a Pedersen e Stillacci fanno parte del Board of Directors della company, a Copenaghen, Stephanie Vander Werf, co Founder di Libre; Tanya De Poli, co-Founder & COO di Founders; Carles Puig, co-Founder, CEO, CCO di _2045 e Peter Grasse, Founder & Producer di Mr+Positive di Tokyo .
"& The Network – spiega in una nota Pedersen - non è un’associazione, ma una società che permetterà a ogni agenzia che ne fa parte e che ne detiene quote paritetiche alle altre, di raggiungere aree del mondo fino ad ora fuori dal suo perimetro e di lavorare con grandi talenti con il massimo livello di connessione e reattività. Le nostre agenzie americane hanno già ricevuto il primo brief per un film da lanciare al Super Bowl per un importante brand high tech ".
Infine, il modello di business alternativo adottato del network si basa sulla collaborazione transfrontaliera e sulla condivisione dei profitti.
"Non siamo proprietà del denaro, ma delle agenzie - prosegue Pedersen -. Questo significa che le agenzie rimangono veramente indipendenti e concentrate sulla creatività. Non abbiamo quartier generali fantasiosi, executives con 'stipendi da gatti grassi' e orde di controllori. Invece siamo tutti ossessionati dalle grandi idee".