Foreign Office

Weber Shandwick: nella crisi le aziende imputano il 60% della responsabilità ai ceo

In una situazione di crisi che incide pesantemente sulla reputazione di un'azienda, i manager di tutto il mondo attribuiscono ai ceo circa il 60% di responsabilità. Lo rivela la nuova indagine Safeguarding Reputation condotta da Weber Shandwick con Krc Research. La percentuale non differisce di molto a seconda dei continenti: se in Nord America infatti è del 60%, in Europa e Asia è del 57%. La ricerca ha anche individuato alcuni fattori chiave che incidono negativamente sulla reputazione: fra questi le irregolarità finanziarie (72%), il comportamento non etico (68%), e la cattiva condotta (64%).

"Molte delle ragioni che portano le aziende a risentire di una perdita di reputazione sono auto-inflitte – commenta Leslie Gaines-Ross, chief reputation strategist di Weber Shandwick -. Le irregolarità finanziarie o la cattiva condotta degli executive sono fattori che si potrebbero prevenire se solo le società fossero in grado di esercitare una mggiore controllo. Con il deteriorarsi della reputazione di molti soggetti a livello mondiale, le aziende hanno bisogno di sistemi più efficienti per monitorare le minacce alla loro reputazione".