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Alkemy firma il progetto 'Mamma che mamma' di Plasmon
Crescere un figlio è il lavoro più difficile del mondo e le mamme, invece di vedersi come supereroine, tendono sempre a sottovalutarsi. È questo l’assunto da cui parte il racconto di Plasmon, che ha parlato con 5 mamme della loro esperienza chiedendo loro di darsi un voto.
L’opinione delle mamme è molto diversa da quella dei parenti stretti, rivelata a sorpresa alla fine dell’attività.
“Mamma che mamma” è l’invito di Plasmon alle mamme ad essere orgogliose di quello che stanno facendo per i propri bambini e di non abbandonarsi mai allo sconforto che un tale cambio di vita può generare. Perché essere mamma è un lavoro difficile, ma nessuno sa affrontarlo naturalmente meglio di una mamma.
“Siamo orgogliosi di supportare Plasmon con un’operazione dalla forte componente sociale. La ricerca di insight profondi e veri è la chiave per una comunicazione che emerga dal chiasso basale dei social per fermare il pubblico e farlo riflettere,” afferma Matteo Menin, VP della divisione di comunicazione di Alkemy. “Allo stesso modo, l’operazione Ninna Mamma dell’anno scorso ha riscosso il proprio successo partendo sempre da una verità dalle chiare implicazioni sociali.”
L’iniziativa è stata ideata e sviluppata da Alkemy digital_enabler, raccontata in un video online in diversi formati e accompagna gli utenti su una landing page dove partecipare all’estrazione di un meritato weekend di relax in un Family Hotel.
“Plasmon è da sempre vicino alle esigenze delle famiglie italiane e riconosce la centralità della mamma nel contesto italiano. Queste donne, protagoniste di una tensione fra le richieste del mondo del lavoro e le esigenze della famiglia, vanno capite e sostenute nel loro operato quotidiano che non è libero da difficoltà e pregiudizi. “afferma Vito Pace, Communication and Brand Building Marketing Manager di The Kraft Heinz Company, “Con Mamma che mamma siamo certi di aver toccato una corda rilevante, a dimostrazione del fatto che la mamma, e la famiglia in generale, è sempre al centro delle nostre iniziative.”
Il progetto è stato sviluppato, sotto la direzione creativa di Jan Mattassi e Marco Tironi, da Carmen Balestrieri e Gaia Barison (rispettivamente copy e art) con Valentina Boldrini (account supervisor) e Francesca McCloskey (account manager).

