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Con ‘Questionable’, DigitalMDE dà ‘voce’ ai Brand

DigitalMDE, in partnership con Geotag, ha presentato oggi a Milano ‘Questionable’, una soluzione completa che permette alle aziende di attivare un dialogo diretto e gestito con i propri utenti tramite Voice Assistant e Smart Speaker.

La velocissima diffusione dei Vocal Assistant – i software che abilitano gli smartphone e soprattutto i device hardware come gli Smart Speaker, a interfacciarsi con gli utenti attraverso la parola anziché la scrittura – sta provocando una vera e propria rivoluzione: già il 32% degli americani ne ha acquistato uno, e il 44% di loro lo adopera più volte al giorno. Un tasso di adozione addirittura più veloce di quello degli smartphone, che porterà a una penetrazione degli ‘altoparlanti intelligenti’ del 50% in soli 5 anni dal lancio.

Ma non solo: secondo le stime più recenti, infatti, la quota di ricerche web che passeranno tramite comandi vocali nel 2020 si avvicinerà al 50%, imponendo alle aziende di affiancare al proprio sito web ‘tradizionale’ una nuova versione pensata e costruita per essere fruita esclusivamente attraverso l’interazione vocale, senza bisogno di schermi o di click.

Alla creazione di questi ‘Voice Site’ è dedicata Questionable, una soluzione completa presentata oggi da DigitalMDE in partnership con Geotag, che da due anni si occupa di Digital Audio a 360 gradi, unendo strategia progettuale, tecnologia, produzione dei contenuti e visibilità media. L’offerta è dedicata ai brand che vogliono essere presenti in modo distintivo nel nuovo scenario, permettendo loro di impostare risposte specifiche a fronte delle richieste degli utenti. In questo modo, ascoltando le ‘invocation’ degli utenti, Google Assistant e Amazon Alexa (che dovrebbe diventare disponibile sul mercato italiano entro la fine dell’anno) – mentre al momento, per scelta di Apple, Siri e iOS sono esclusi –, sono in grado di offrire risposte vocali personalizzate stabilite delle esigenze del brand.

Grazie alla collaborazione esclusiva per l’Italia con XappMedia, player americano nella creazione di progetti vocali complessi, è possibile realizzare sia singole Voice Landing Page, adatte a iniziative commerciali come promozioni, offerte e lanci di prodotto, sia veri e propri Voice Site, paragonabili, in voce, ai tradizionali siti web – con costi variabili dai 10 mila ai 40 mila euro e oltre a seconda delle esigenze del cliente e della complessità del progetto.

“Questionable permette a un determinato prodotto o brand di essere ‘domandabile’ – spiega Davide Panza, CMO e Co-Founder di DigitalMDE –, cioè di interagire con l’assistente vocale e ottenere esattamente la risposta che il brand desidera, non quello che il software trova in rete che è tutto fuorché un’informazione costruita per essere ascoltata. Oggi, se chiediamo a un’assistente vocale informazioni su un brand, la risposta che otteniamo è la lettura del primo link della search, delle prime righe di Wikipedia o l’indicazione del negozio più vicino”.

Questionable predispone opportuni percorsi di navigazione e l’Assistente risponde con ciò che il brand vuole che si dica di lui, in quanto le risposte sono pre-caricate in file audio appositi, letti da uno speaker – per esempio dal testimonial della marca – e non dal sintetizzatore. A titolo di esempio, nella prima case history realizzata per Puresport, le risposte dello smart speaker all’invocation partivano dal vero e proprio rombo dei motori di Ferrari, Porsche e Lamborghini. I percorsi di navigazione e i file audio sono modificabili e aggiornabili in qualunque momento.

Il prossimo 12 novembre, nell’ambito di IAB Forum, DigitalMDE riprenderà e approfondirà il tema attraverso un workshop specifico dal titolo ‘Voice Revolution: il tuo brand è pronto?’.

Tommaso Ridolfi