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Criteo indaga la Brand Loyalty degli italiani, poco fedeli ai marchi e attenti a prodotti coerenti coi propri valori, e spinge sul nuovo posizionamento. Torre: "Da retargeting company a player full funnel"

Alberto Torre, Managing Director per l'Italia, spiega ad ADVexpress il nuovo posizionamento della company che supporta i clienti lungo tutto il funnel legato all'acquisto con nuove offerte legate a obiettivi di consideration, awareness e la messa a punto di una piattaforma self- service per i clienti che vogliono gestire le campagne in modo autonomo.

In un mercato nel quale, la brand loyalty è un sempre più difficile da conquistare, come indica lo studio "Why We Buy" di Criteo che rivela come l’80% dei consumatori è disposto a prendere in considerazione un nuovo brand in tutte le categorie dello shopping, la piattaforma pubblicitaria affianca le aziende in maniera più efficace con un nuovo posizionamento, passando da retargeting company e player full funnel.

Lo spiega ad ADVexpress Alberto Torre (nella foto), managing director per l'Italia della società, che sottolinea: "Grazie alla tecnologia e agli investimenti in intelligenza artificiale e algoritmi, ora possiamo seguire gli utenti lungo tutto il percorso d'acquisto unendo spazio fisico e digitale, attraverso campagne completamente targetizzate che fanno scoprire nuovi prodotti in linea con un'esigenza concretamente rilevata nei vari target che chiedono peraltro pubblicità rilevanti, o che funzionano come reminder rispetto a prodotti considerati interessanti. Seguiamo inoltre il funnel d'acquisto dei consumatori nel passaggio dal pc allo smartphone in risposta al nuovo percorso multicanale dello shopping". 

Significativo il fatto che, come evidenzia Torre: "Il 30% degli acquisti fatti mediante una campagna Criteo non riguardano prodotti che un utente ha visto sul sito ma raccomandati dalla company stessa attraverso l'utilizzo di algoritmi ad hoc".

Il posizionamento di Criteo, ha poi spiegato Torre, percorre la strada dell'open internet.

Dall'indagine, sottolinea Torre "emerge che nonostante gli utenti trascorrano nell'open internet circa il 50% del tempo totale, gli investimenti convergono largamente verso le piattaforme dei big del web dove i marketer collocano circa il 30% del loro ad spend".  Ecco che Criteo "si pone sul mercato come un player neutrale, che distribuisce risorse tra gli editori clienti e garantisce massima trasparenza in merito alla condivisione dei dati tra gli attori del sistema "

Riguardo al fatturato della società, Torre sottolinea che l'andamento è positivo e in crescita, anche grazie al focus su app e mobile che riguarda soprattutto alcuni mercati internazionali.

Nel 2020 la company "spingerà l'acceleratore sulle nuove soluzioni pensate per suportare i clienti nel raggiungimento di tutti gli obiettivi di marketing, da awareness a consideration a conversion grazie ad offerte specifiche, a cui si aggiunge la messa a punto di una piattaforma self- service per i clienti che vogliono gestire in autonomia le proprie campagne". 

Veniamo ora alle principali evidenze emerse dallo studio  "Why We Buy" di Criteo, nel quale sono stati intervistati un migliaio di online shopper italiani, nelle diverse fasce d’età, chiedendo loro cosa li induce ad essere fedeli a un marchio e cosa li spinge a rivolgersi a un nuovo brand per gli acquisti.

La ricerca mostra che l’80% dei consumatori è disposto a prendere in considerazione un nuovo brand in tutte le categorie dello shopping. In particolare, i settori nei quali i consumatori sono più favorevoli a scegliere nuovi brand sono l’alimentare, l’abbigliamento, l’elettronica di consumo, libri e articoli di cancelleria e gli accessori. Questa percentuale è superiore a quella di altri paesi, come gli Stati Uniti (con il 73%), la Spagna (76%) e il Regno Unito (64%).

Cosa spinge i consumatori ad acquistare da uno stesso brand? Per più del 70% delle persone il miglior rapporto qualità/prezzo, per il 48% i prezzi più bassi, per il 41% la gamma più ampia di prodotti e a seguire la possibilità di trovare un articolo non disponibile altrove.

Il 54% degli intervistati ha inoltre dichiarato di aver abbandonato un brand a causa del peggioramento della qualità e del prezzo troppo alto e il 50% perché ha trovato un’alternativa più valida. Anche il customer service è stato un discrimine nella decisione di abbandono di un brand.

Sono state poi analizzate le ragioni che spingono i consumatori a provare un nuovo brand e la prima è stata uno sconto speciale, la seconda l’offerta di un prodotto in prova, il desiderio di provare qualcosa di nuovo o il consiglio di un amico.

Mentre la ricerca ha quindi confermato che i consumatori sono molto attenti al miglior rapporto qualità-prezzo, ci sono molte altre ragioni per cui rimangono fedeli a un brand. Dopo il primo acquisto, il 45% degli acquirenti in Italia ha maggiori probabilità di tornare a marchi in linea con i propri valori personali.

In un'epoca di trasparenza, gli acquirenti stanno prestando sempre maggiore attenzione alla missione e ai valori delle imprese. Anche un sito web user-friendly e una shopping app intuitiva sono considerati fattori chiave nel far crescere la lealtà del cliente.

Criteo ha mostrato anche che la scoperta del brand è omnicanale. I siti Web (56,7%), Facebook (53,9%), YouTube e Instagram sono stati i principali canali per la scoperta di un marchio, ma non sono l'unica fonte. Sono valide fonti di informazione anche le email, i blog, Twitter e gli online influencer.

Riguardo alla pubblicità online, il 50% degli utenti apprezza annunci che li invitino a scoprire nuovi prodotti, che offrano un codice sconto, così come gli annunci che ricordino i prodotti di interesse, mentre è considerato un fattore negativo la pubblicità che non consente di visualizzare il sito web correttamente o i formati intrusivi o troppo evidenti.

“Quando si pianifica una campagna di fidelizzazione, offrire sconti e creare programmi a premi non è sufficiente. Dare priorità all’esperienza dei consumatori in tutti i canali con annunci iper-pertinenti è la chiave per la fidelizzazione e farà in modo che i clienti continuino a tornare per tutta la vita” ha commentato Alberto Torre, Managing Director di Criteo Italia.