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Facebook utilizzerà i dati di Oculus per inviare messaggi adv sempre più targetizzati

Le politiche sulla privacy della piattaforma per la Realtà Virtuale sono state aggiornate per poter combinare le informazioni provenienti dal mondo del gaming con le property del social network. La società di Menlo Park ha acquistato Oculus nel 2014 per 2,3 miliardi di dollari.

Facebook utilizzerà i dati raccolti dagli utenti di Oculus, il visore per realtà virtuale utilizzato nel mondo del gaming, per inviare pubblicità sempre più targetizzate sui propri social network. (Nella foto il Ceo Mark Zuckerberg).

Le politiche sulla privacy di Oculus sono state infatti aggiornate per permettere alla società di Mark Zuckerberg di tenere traccia dei giocatori nel mondo virtuale e incorporare tale attività nella più ampia comprensione degli utenti da parte dell'azienda.

Facebook ha acquistato Oculus nel 2014 per 2,3 miliardi di dollari e ha sviluppato la piattaforma di gioco e intrattenimento come uno dei pilastri del suo business, in quanto la realtà virtuale è vista come una delle aree più fertili per la crescita futura della società di Menlo Park.

Numerosi i dati degli che potranno essere messi a disposizione ndell'azienda: Oculus raccoglie infatti informazioni su come gli utenti interagiscono con persone, giochi e app, ma raccoglie anche dati dai comandi vocali emessi in Oculus e informazioni sulla posizione
dell'utente. L'attività su Oculus può aiutare così a perfezionare la pubblicità sulle property di Facebook e può aiutare anche il social network a personalizzare i propri servizi.

C'è un'opzione per creare un account Oculus senza collegarlo a Facebook. “Se scegli di non accedere a Facebook su Oculus, non condivideremo i dati con Facebook per consentire a terzi di indirizzare gli annunci pubblicitari in base al tuo utilizzo della piattaforma Oculus”, si legge in un post pubblicato sul blog di Oculus.

Le modifiche alla privacy arrivano proprio mentre sta per entrare in vigore, nel 2020, il California Consumer Privacy Act che costringerà le grandi aziende tecnologiche a essere più trasparenti su come gestiscono i dati delle persone.

Facebook è anche sotto inchiesta da regolatori e legislatori statunitensi che stanno esaminando come la società integra le piattaforme acquisite, tra cui proprio Oculus, ma anche WhatsApp e Instagram.