Educational
Gori: 'format come brand, per essere disruptive anche in tv'
TBWA\Italia, l'agenzia di comunicazione guidata da
Marco Fanfani, Chief Executive Officer insieme a Paul
Wauters
, Chief Creative Officer inaugura oggi 'Disruption al lavoro' un ciclo
di incontri con personaggi capaci di immaginare percorsi non convenzionali, dedicati in esclusiva
allo staff interno all'agenzia.
Disruption, lo strumento strategico di TBWA\Italia, insegna a superare le convenzioni, guardare avanti, essere creativi e innovatori. Per questo tutti gli ospiti che parteciperanno ai seminari sono personaggi che hanno innovato, anticipato, osato, cambiato le regole nel proprio campo di appartenenza. L'obiettivo del seminario è quello di insegnare, contaminare, informare, aggiornare, incuriosire tutto lo staff di TBWA\Italia, nelle due sedi di Milano e Roma, e dare loro altri strumenti e altre visioni oltre quelle che riguardano strettamente il mondo della pubblicità. Gli appuntamenti avranno cadenza mensile e si alterneranno a Milano o Roma a seconda della disponibilità degli ospiti. Il ciclo si è aperto oggi, 19 aprile, presso la sede milanese dell'agenzia con Giorgio Gori, Amministratore Delegato casa di produzione Magnolia e Senior Vice President Light Entertainment Zodiak Entertainemnt. Il titolo dell'incontro è: 'la creatività in televisione in un periodo di piena evoluzione dei media e del linguaggio'.
Quel che rende Gori un rappresentante della creatività 'disruptive' è la sua carriera, che l'ha visto toccare diverse tappe dirigenziali all'interno delle reti Mediaset seguendo un percorso per certi versi 'inaspettato' e facendo scelte talvolta dettate da un impulso 'creativo' piuttosto che razionale. Direttore di Canale 5 dal 93 al 97, Gori ha lavorato con le più importanti personalità della rete, portando l'emittente ad alti livelli di ascolto.
Cosa l'ha spinto a passare alla direzione di Italia1, dal 97 al 99? "Lo sprone a vincere la sfida degli ascolti, riportando quelli della rete a livelli competitivi, ridare lustro alla sua identità di canale fresco, sperimentale, rivolto a un pubblico giovane". Ecco allora il debutto di programmi di successo come le Iene, gli show della Gialappa's, Zelig e il lancio di personaggi come Maria de Filippi e Daria Bignardi.
E ancora, il rientro in Canale 5, dove lo stile 'disruptive' l'ha portato a una nuova sfida: posizionare su Canale 5 il Grande Fratello, format di successo in Olanda e Spagna, giunto in Italia anticipato da numerose polemiche, sui giornali, in televisione e tra gli opinionisti. "La logica lo avrebbe visto su Italia1 – ha spiegato Gori - ma ho pensato che Canale 5 fosse più 'bilanciato' e più forte per affrontare l'impatto del programma, di cui si è parlato nella fascia del daytime, nel TG, nei magazines pomeridiani. Gli eccezionali risultati d'ascolto della finale della prima edizione del GF, 16 milioni di spettatori e il 60% di share, mi hanno convinto che era il momento di una nuova carriera".
Le logiche di comunicazione, all'interno di Magnolia, dove approda Gori in qualità di Ad, non si distanziano molto da quelle che regolano il panorama della comunicazione pubblicitaria. In televisione i brand sono programmi, format, come l'Isola dei Famosi, X Factor, costruiti attorno a un'idea forte. Dopo che dopo aver dimostrato successo attraverso ottimi ascolti, devono essere supportati da iniziative di notorietà e promozione attraverso contenuti multimediali. Ecco allora, come ha spiegato Gori: " La possibilità di scaricare da ITunes le compilation di XFactor, le attività sul web, i promo pubblicitari e l'eco mediatico su varie piattaforme, sui giornali, in televisione e nelle discussioni tra il pubblico".
Quali saranno, dunque, i prossimi trend in fatto di format, sulla scia dei trionfi dell'Isola dei Famosi e di XFactor? "Si va verso l'entertainemt e verso una televisione che vede il trionfo delle persone, dei talenti, come nei talent show, e non solo, come nei reality" anticipa Gori, che lascia intravedere qualche curiosa novità nelle prossime edizioni dei due reality di Rai2.