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Iniziata oggi la terza edizione di "Dal Dire al Fare", il salone della RSI
"Agire e comunicare responsabilmente per uno sviluppo sostenibile del territorio" questo è il filo conduttore della terza edizione di Dal Dire al Fare, appuntamento interamente dedicato alle grandi tematiche della Responsabilità Sociale d'Impresa. In programma oggi e domani negli spazi dell'Università IULM di Milano, il Salone vede quest'anno la partecipazione di 45 fra aziende, enti e istituzioni da tutta Italia. A monte dell'intero progetto vi è la collaborazione e l'intesa di più realtà: Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo, BIC La Fucina, Sodalitas, Università IULM, Provincia di Milano e Regione Lombardia.
14 laboratori tematici, un convegno di spessore internazionale, la presentazione di 40 casi concreti e di progetti di Responsabilità e di Sostenibilità: il calendario degli appuntamenti organizzati è quest'anno particolarmente ricco e propone, fra le novità lo Spazio Giovani, appuntamento dedicato agli studenti delle università italiane che hanno l'occasione di confrontarsi e dialogare con il mondo imprenditoriale in vista di un futuro impiego in questo settore, e Il meglio del Sodalitas Social Award, il premio, giunto alla sua quinta edizione, che valorizza l'impegno sociale delle imprese. In programma anche l'iniziativa Spazio Incontro IULM per il benessere sociale pensata per presentare le principali attività di ricerca e intervento che l'Università IULM e la Fondazione IULM hanno attivato anche attraverso la costituzione di Osservatori strettamente connessi al tema della responsabilità e dell'impegno sociale.
Ad aprire ufficialmente il Salone è stato il convegno Dal fare al dire: come agire e come comunicare la responsabilità sociale che, animato da due dibattiti, ha direttamente coinvolto rappresentanti della Commissione Europea, del mondo imprenditoriale e di quello politico. Coordinato da Alessandro Beda, vicepresidente di Sodalitas, il dibattito Il futuro della responsabilità sociale ha visto la partecipazione, fra gli altri, di Sue Bird, della DG Commissione Europea per l'Occupazione, gli Affari Sociali e le Pari Opportunità, che ha sottolineato l'impegno comunitario per sviluppare ad ampio raggio politiche di Responsabilità Sociale di Impresa. Facendo riferimento al Consiglio Europeo straordinario di Lisbona del marzo del 2000, dove è stato posto l'ambizioso obiettivo di far divenire l'Europa entro il 2010 il contesto economico più competitivo e dinamico del mondo, la Bird ha sottolineato come in Europa si stiano implementando strategie di sviluppo sostenibile e ha evidenziato i fattori su cui occorre puntare per migliorare, giorno dopo giorno, la qualità della nostra vita: solidarietà, coesione, rispetto dei diritti umani, definizione di elevati standard occupazionali, sicurezza.
Secondo Paolo D'Anselmi, consulente di organizzazione aziendale, il futuro della RSI sta nel riuscire a creare un'effettiva cultura dell'attuazione, che metta in pratica la teoria e che al contempo si discosti dalla pura filantropia. Il primo passo potrebbe essere quello di "far pulizia di tutta l'irresponsabilità che c'è in giro". Francesco Garibaldo, direttore della Fondazione Istituto per il Lavoro nonché collaboratore del Ministero della Solidarietà Sociale, sottolinea come in Italia manchi ancora un quadro di riferimento che supporti le imprese a concretizzare progetti di Responsabilità Sociale. Molte speranze, in tal senso, vengono riposte nel l'apposito convegno Multistakeholder in programma ai primi di dicembre. Ha infine preso parola Kerstin Born, Executive Director di The European Alliance for CSR, il network di imprese creato dalla Commissione europea con il compito di indirizzare l'innovazione in supporto di una politica di crescita e di sviluppo sostenibile.
L'Alleanza per un'impresa sostenibile e competitiva ha individuato 10 grandi aree tematiche su cui è utile porre attenzione per promuovere e diffondere ad ampio raggio i principi della Responsabilità Sociale di Impresa come, ad esempio, le pari opportunità, l'integrazione culturale, l'innovazione, l'ambiente e il coinvolgimento di tutti gli attori del territorio. Una nota di riguardo, infine, ai Laboratori promossi in tutta Europa dall'Alleanza: sono luoghi di sperimentazione dove le aziende coinvolte collaborano per individuare punti di intervento e soluzioni su una o più delle 10 aree tematiche di riferimento.
Comunicare la Responsabilità Sociale: una scelta strategica per l'impresa questo il titolo della seconda tavola rotonda coordinata da Emanuele Invernizzi, nel corso della quale sono stati presentati casi aziendali (DaimlerChrysler Italia, Edison, Cererie Terenzi) a testimonianza di concrete iniziative di RSI, in particolare nei settori sociale e ambientale. Domani seconda giornata del Salone con due appuntamenti di spicco. Il laboratorio Sviluppo economico e integrazione attraverso il supporto all'imprenditoria etnica nell'area metropolitana milanese, alle ore 9.30, e lo Spazio Giovani, alle ore 14.00.