
Eventi
Cannes Lions 2023. Come cambia la ‘geografia’ del premio: paesi anglosassoni sempre dominanti, ma il Sud America supera l’Europa ed emergono novità in EMEA e in APAC. L’Italia scivola dal 9° al 15° posto nel ranking ufficiale. Ma mancano 3 leoni
Premessa indispensabile: il medagliere che trovate allegato a fondo pagina non è quello ‘ufficiale’ ma è stato calcolato sulla base dei premi assegnati in ciascuna categoria e rilasciati durante il Festival giorno per giorno: rispetto alla “2023 Winners Matrix”, il conteggio ‘ufficiale’ rilasciato al termine del Festival dall’organizzazione dei Cannes Lions, si riscontrano però alcune discrepanze.
Per l’Italia e Publicis Italy il caso più evidente è quello dei 3 bronzi “Heinekicks” apparentemente scomparsi: è possibile che la campagna sia stata iscritta da BBH Singapore e come sanciscono le regole il premio va a chi effettivamente paga per l’ammissione al concorso, ma ci sono diversi altri casi dubbi quando a una stessa campagna hanno lavorato più agenzie di paesi e talvolta anche continenti diversi. Per questa ragione abbiamo chiesto agli organizzatori un chiarimento sul metodo di assegnazione degli award.
Il risultato dei 3 leoni in meno porta l’Italia a scivolare dal 9° al 15° posto, o guardando al riconteggio effettuato da ADC Group, dal 9° all’11°, mentre nelle posizioni di testa la situazione è tutto sommato stabile con la sola novità dell’ingresso dell’Argentina al 6° posto (era 15 a nel 2022).
Quali indicazioni trarre, dunque, dal medagliere e dal ranking globale di Cannes Lions 2023?
La prima, sebbene scontata, è che il dominio del mondo anglosassone non può essere messo in discussione: nel complesso, USA, UK, Australia, Nuova Zelanda e Sud Africa - ma si può tranquillamente aggiungere anche il Canada – hanno conquistato poco meno della metà dei premi in palio. Ancor più vero se si prendono in considerazione i soli Grand Prix: quelle stesse nazioni se ne sono aggiudicati 20 su 34.
Un secondo aspetto è che dal punto di vista geografico nel suo intervento di lunedì scorso Sir Martin Sorrell sembra essere stato premonitore: aveva infatti posto l'accento su come le diverse economie si stessero muovendo, ma ciò sembra trovare ampia corrispondenza anche sul fronte della creatività.
"Non sottovalutate l'area Centro-Sud Americana – aveva detto –, perché oltre al Brasile, la sua punta più avanzata, c’è un forte movimento": come dargli torto avendo assistito all'exploit dell'Argentina e ai suoi 3 Grand Prix, insieme ai tanti leoni portati a casa da Messico, Colombia, Perù, Cile, Honduras, Panama, Porto Rico, Guatemala e Uruguay. In termini numerici (177) sono praticamente pari a quelli raccolti da tutti i paesi dell'Area Europea messi insieme (circa 180, Gran Bretagna esclusa).
Altro invito di Sorrell riguardava i paesi APAC al di là dei big come Giappone o Australia e al consolidamento dell'India, e puntualmente abbiamo visto Corea del Sud, Tailandia, Filippine, Singapore, Hong Kong e Taiwan salire più volte sul podio.
Tommaso Ridolfi
Come testimonia anche ciò che sta succedendo nel mondo del calcio, del Medio Oriente e dei paesi arabi Sorrell ha sottolineato l'aspirazione al ruolo di 'Nuova Europa' e non sono pochi i 30 e passa leoni vinti da Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita in testa, ma anche Libano, Israele, Turchia...
Resta l'incognita africana, come l'ha definita Sir Martin, ma i 2 award del Kenya e il primo in assoluto della Nigeria ben esprimono la potenziale enorme opportunità del continente.