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Branding e-volution. Lamberti (Metaverse Marketing Lab): "Il metaverso da strumento di PR a metacanale, generatore di esperienze persistenti"

Lucio Lamberti, Ordinario di Omnichannel Marketing e Responsabile Metaverse Marketing Lab Politecnico di Milano, ha tracciato l'evoluzione di questa nuovo strumento di marketing che entro il 2030 varrà 35 mila miliardi di dollari, per diventare un elemento fondamentale nella costruzione della marca.

Lucio Lamberti (nella foto a sinistra), Ordinario di Omnichannel Marketing e Responsabile Metaverse Marketing Lab Politecnico di Milano ha tracciato l'evoluzione del metaverso dall'attuale identità di leva come attività di pr a metacanale in grado di generare esperienze persistenti. 

Ad oggi, il manager definisce il metaverso come "una combinazione di tecnologia che crea potenzialmente la possibilità di attivare un mercato che  genera grandi numeri".

Le prospettive dicono, infatti, che entro il 2030 il valore sarà compreso in una forbice che va dal migliaio di miliardi di dollari di mercato ai 35 mila miliardi di dollari.

Attualmente questa  tecnologia attrae dai 300 ai 500 milioni di utenti nel mondo con età media di 25-27 anni ed è uno dei canali principali per seguire i comportamenti delle generazioni più giovani.

Ma, analizzando le applicazioni del metaverso, Lamberti sottolinea come  venga utilizzato soprattutto fare concerti, lanci di capsule di videogiochi e di collezioni di progetti e come un' attività di PR, ovvero iniziative che creano un'eco mediatica che va a ripagare gli investimenti fatti, ma con una strategia che sul lungo diminuisce la propria efficacia.

"Servono esperienze ‘persistenti’,  anche se in un ambiente virtuale,  che producano un concreto incremento del brand,  una soluzione a un problema di business" sottolinea Lamberti, sottolineando la necessità di anticipare un'esperienza fisica attraverso il mondo virtuale, diminuendo la barriera tra consumatore e marca e mettendo la stessa nelle condizioni di tracciare l'esperienza del consumatore nei canali che di solito non traccia.

Il metaverso, dunque, come un metacanale che rende la marca ubiqua e tracciabile nei diversi punti di contatto con il cliente. 

"Questa dimensione diventerà un fenomeno di consumo e costruzione della marca quando avremo voglia di tornare tre volte: la prima per l'effetto wow, la seconda per capire se si rinnova e la terza per comprovarlo" sostiene Lamberti

I brand dovranno quindi affrontare grandi sfide: “Le marche dovranno generare una quantità impensabile di contenuti per definire un’esperienza che è persistente”.