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Mercato

L'Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria amplia le regole per la pubblicità degli influencer

Dal oggi, 1° giugno, l’Istituto diffonde così una versione rinnovata del testo, che implica alcuni cambiamenti significativi per chi si approccia alla realizzazione di iniziative di endorsement con finalità promozionali di brand e prodotti.

Dal 2019 il Regolamento Digital Chart dell’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria è il testo normativo di riferimento per le campagne di influencer marketing corrette. Il Regolamento affronta infatti il tema della trasparenza, dell’obbligo di distinguere nei social sempre in maniera chiara e netta i contenuti promozionali da quelli organici, suggerendo le modalità idonee per farlo in sicurezza. Da allora hanno aderito all’Istituto diverse realtà del comparto, consapevoli dell’importanza di regole comuni e limiti certi e condivisi per la crescita sana e responsabile del mercato.  

Caratteristica tipica del sistema dell’Autodisciplina è che le regole del Codice siano in continuo e tempestivo aggiornamento, perché vicine al mercato e ai suoi bisogni di regolamentazione. Dal oggi, 1° giugno, l’Istituto diffonde così una versione rinnovata del testo, che implica alcuni cambiamenti significativi per chi si approccia alla realizzazione di iniziative di endorsement con finalità promozionali di brand e prodotti. Anzitutto si esplicita l’obbligo per il quale l’indicazione relativa alla natura pubblicitaria del contenuto deve essere mantenuta anche nel caso di condivisioni o “repost” dello stesso su altre piattaforme e interfacce online, inclusi i social media. Ciò introduce un elemento di attenzione in relazione all’uso dei tool che alcune piattaforme mettono a disposizione per identificare i contenuti come pubblicità: è sempre bene accertarsi infatti che i tag utilizzati permangano nelle condivisioni dei contenuti o nella diffusione su piattaforme diverse e che la disclosure quindi non venga meno.

Il nuovo Regolamento Digital Chart riconosce la possibilità che gli influencer, secondo gli ultimi trend del mercato, possano essere non solo umani, ma anche virtuali, con analoghi obblighi di trasparenza.
Le altre novità riguardano l’esplicitazione delle regole relativamente ad alcune fattispecie, quali la “call to action” che il brand o l’influencer possono realizzare nei confronti degli utenti, invitandoli a realizzare contenuti dalla finalità inevitabilmente promozionale. In tal caso, l’inserzionista e/o l’influencer devono esortare gli utenti a palesare la natura promozionale del contenuto collegato ad un marchio/prodotto/servizio pubblicato dagli utenti su invito di tali soggetti, tramite l’inserimento degli accorgimenti suggeriti dal Regolamento.

E ancora, nel caso dell’utilizzo di codici sconto o di pratiche di c.d. “affiliate marketing”, attraverso il quale l’influencer viene premiato con una commissione e/o altro vantaggio, per aver fornito un risultato specifico ad un inserzionista, l’influencer deve inserire in modo ben visibile nei contenuti pubblicati che contengono il codice sconto o il link di affiliazione un’avvertenza che renda evidente la finalità promozionale degli stessi, se non diversamente chiarito nel contesto.