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LifeGate e 13 aziende italiane scendono in campo contro l'inquinamento dei mari: nasce la Water Defenders Alliance

Per difendere le acque del Bel Paese la società benefit ha promosso un’alleanza composta da aziende, enti di ricerca e università, persone, porti e istituzioni.

Il mare è un elemento identitario per l’Italia, fondamentale per la sopravvivenza stessa delle persone dato che le acque marine assorbono circa un terzo delle emissioni di CO2 che produciamo e da loro dipende circa la metà dell’ossigeno che respiriamo. Ogni impresa, di qualsiasi settore, gioca un ruolo chiave in questa importante sfida per salvaguardare una delle risorse più preziose del Paese, sempre più minacciata da alcuni fattori di inquinamento quali le plastiche e, ancor più, le microplastichegli idrocarburi e la fragilità degli ecosistemi a causa delle attività antropiche.

Per tutelare gli habitat naturali e le acque della Penisola LifeGate, società benefit e network di informazione, progetti e servizi da oltre 20 anni punto di riferimento italiano sulla sostenibilità, lancia la Water Defenders Alliance, un’alleanza composta da 13 aziende (AGN Energia, Coop, cosnova Italia, Findus, Fineco, Gruppo Hera, Ibl Banca, Mareblu, Nickelodeon-Spongebob, Payback e i partner American Express, Carrefour, Esso, Grand Vision e Mondadori Store, Rio Mare, Screen Professional Hair Care e Shiseido), università, associazioni ed enti di ricerca (Università di Genova, ISSD - International School for Scientific Diving "Anna Proietti Zolla", Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente dell’Università di Pavia, Verdeacqua Impresa Sociale, l’Istituto Tethys e il comitato Smart Bay Santa Teresa), persone, istituzioni e dai 99 porti situati tra Tirreno, Adriatico, Mediterraneo e Ionio oltre ad Aree Marine Protette, laghi e darsene cittadine che, a vario titolo, partecipano alle soluzioni proposte da LifeGate per tutelare e salvare la biodiversità delle acque italiane dall’inquinamento, generando un impatto concreto, misurabile, science based e visibile.

Le aziende hanno a cuore il territorio dove operano e, sempre più spesso, vogliono partecipare ad iniziative che siano in grado di generare un impatto misurabile e science based, rispondendo alle sfide più urgenti e rilevanti del nostro tempo.

Le imprese sono il cuore pulsante del tessuto economico e sociale del Paese, per questo devono essere le principali alleate per difendere la salute e il benessere del territorio e della sua comunità – dichiara Enea Roveda, CEO di LifeGate – La Water Defenders Alliance dà la possibilità alle aziende, alleandosi tra loro, di fare la differenza per salvare i nostri mari dai problemi, visibili e invisibili, che rischiano di soffocarli e lo fanno ben consapevoli che dal mare dipende la nostra stessa sopravvivenza e che il Mediterraneo è un tratto distintivo e identitario del nostro Paese. Il futuro del Pianeta dipende da due parole chiave come sostenibilità e innovazione ma, come sempre, oltre alle tecnologie la differenza la fanno le persone. Ognuno può e deve fare la propria parte – conclude Roveda – e quest’alleanza nasce proprio per dare a ogni rappresentante della società civile un ruolo chiave per il cambiamento sostenibile”.

Ogni azienda Water Defender può scegliere i territori di interesse, privilegiando dimensioni locali o una diffusione nazionale, investendo in uno o più ambiti proposti: dalla cattura delle plastiche in acqua alla ristorazione degli habitat, dal prevenire e raccogliere gli idrocarburi dalle acque alle azioni di raccolta subacquea dei rifiuti depositati sui fondali.

Le soluzioni proposte sono science based e generano un impatto concreto e rendicontabile che si traduce per un’impresa nella capacità di rendere evidente il proprio impegno con una comunicazione efficace grazie anche al supporto di LifeGate, responsabile scientifico e di comunicazione dell’iniziativa, che fornirà tutti i materiali e le informazioni che potranno essere usate per dimostrare l’impatto positivo generato da ogni Water Defender.