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Just People compie 18 anni e lancia la nuova Business Unit BComm: creatività e strategia al servizio del B2B. Per il 2025 fatturato atteso in crescita del +50%

Dopo anni di successi nel settore B2C, l'obiettivo dell'agenzia guidata dal Ceo Antonio Ferrara, è quello integrare creatività, storytelling ed esperienza umana anche nel mondo aziendale. La nuova unit, composta da un team di professionisti esperti, lavorerà in stretta sinergia con la divisione B2C per creare progetti ibridi e superare la tradizionale divisione tra i due mercati.

Just People festeggia i suoi 18 anni con nuovi uffici e una nuova Business Unit dedicata al B2B, chiamata Just People BComm. Dopo anni di successi nel B2C, l’agenzia punta ora a integrare creatività e strategia anche nel mondo business. La nuova struttura, composta da professionisti esperti, lavorerà in sinergia con il team storico per creare progetti ibridi e innovativi. Una struttura fluida che connette team creativi, strategici e operativi. 

L’obiettivo è superare la tradizionale divisione tra B2B e B2C, mettendo al centro l’esperienza umana. A supporto  una campagna di lancio e un forte ampliamento dell’organico nel 2025. La crescita è già evidente, con un +50% di fatturato atteso e nuovi clienti di rilievo. Come racconta in questa intervista il ceo Antonio Ferrara (in foto).

Dopo 18 anni di crescita e innovazione, qual è il prossimo passo per Just People?

Quest’anno Just People diventa maggiorenne. Un traguardo che sentiamo come l’inizio di una nuova stagione. Per festeggiarlo, ci siamo regalati nuovi spazi, ma soprattutto una nuova visione: una Business Unit dedicata al mondo B2B, nata per ampliare i nostri orizzonti. Non è solo una crescita strutturale, è un passo avanti nel nostro modo di essere e raccontare. E lo facciamo con entusiasmo e determinazione, pronti ad accogliere le nuove sfide con lo stesso spirito con cui abbiamo iniziato.

Just People BComm nasce per rispondere in modo ancora più mirato alle esigenze delle aziende, offrendo consulenza strategica, contenuti e progettualità con un approccio altamente personalizzato.

La struttura è composta da un team selezionato di professionisti con una consolidata esperienza nel settore. Si tratta di figure con background diversi ma complementari, accomunati da una profonda conoscenza del panorama B2B e da una visione orientata all’innovazione e ai risultati. Il loro know-how rappresenta un asset prezioso per rafforzare ulteriormente l’offerta dell’agenzia. 

La nuova business unit si unisce a Just People on field, la business unit che si occupa del B2C. L’obiettivo è quello di creare una reale unione tra il mondo B2B e quello B2C: un’interazione costante tra i professionisti che da anni lavorano in Just People e i nuovi colleghi, per dare vita a progetti capaci di integrare visioni, competenze e approcci complementari.

Quale sarà la struttura Just People alla luce dell’introduzione della nuova unit?

Con l’introduzione della nuova Business Unit, Just People adotta un modello organizzativo integrato. I team, con oltre 40 persone di organico, collaborano all’interno dei nuovi uffici, ampliati a oltre 400 mq, in uno spazio pensato per favorire scambio e contaminazione tra competenze. La BU non è un reparto separato, ma una struttura fluida che connette team creativi, strategici e operativi. Task force miste saranno attivate a seconda dei progetti: eventi B2B, branded content, format editoriali, esperienze consumer, advisory strategico.

L’integrazione potenzia ambiti consolidati come produzione contenuti, grafica, gestione eventi, set up e logistica, arricchiti dall’apporto creativo e commerciale dei professionisti della nuova BU. Nel biennio 2025-26 è previsto un ampliamento delle aree account e project management, con nuove figure operative stabili.

Pensate a una campagna di comunicazione per il lancio?

Partiremo con un evento celebrativo per i 18 anni di Just People. Non sarà un semplice annuncio ma un racconto di posizionamento: contenuti editoriali, storytelling sui canali social e momenti di relazione diretta con clienti e partner. Vogliamo trasmettere un messaggio chiaro: non nasce solo una nuova struttura, ma un nuovo modo di lavorare. Più che una campagna, è l’inizio di un nuovo racconto.

In un mercato B2B che spesso si percepisce come più razionale e tecnico, come intendete inserire creatività e storytelling attraverso questa nuova unit?

Il B2B è fatto di valori di visioni e di persone. Per questo crediamo che anche in questo mondo ci sia spazio per emozionare, coinvolgere, raccontare. Con la nostra nuova Business Unit portiamo un approccio che unisce competenza e ispirazione, metodo e passione. Perché dietro ogni brand c’è una storia, e il nostro compito è darle forma con creatività, autenticità e attenzione ai dettagli. 

Grazie alla nuova Unit volete superare la storica divisione tra B2B e B2C. Come si traduce, concretamente, questa sinergia tra i due mondi?

Per noi, superare la distinzione tra B2B e B2C significa lasciare da parte etichette che appartengono al passato. Oggi, i decision maker B2B si aspettano esperienze coinvolgenti e contenuti narrativi, proprio come i consumatori.

Allo stesso tempo, nel B2C cresce il bisogno di messaggi solidi, valoriali e strategici. Con questa nuova BU abbiamo unito il meglio dei due mondi: dal B2C portiamo empatia, emozione e la capacità di costruire storytelling efficaci; dal B2B integriamo visione strategica, orientamento agli obiettivi e gestione di progetti complessi.

Il risultato? Format ibridi e innovativi, in cui brand, storytelling, attivazioni, contenuti e touchpoint – fisici o digitali – parlano sia al mercato che alle persone. Perché oggi, più che mai, chi compra, chi sceglie, chi decide… vuole sentirsi parte di un racconto.

Come cambierà l’approccio progettuale dell’agenzia alla luce di questa nuova unit? Sono previsti nuovi modelli di lavoro o metodologie specifiche per il B2B?

L’introduzione della nuova BU segna un cambio di paradigma: ogni progetto nasce da un ascolto profondo e da un approccio integrato. Team trasversali, con competenze strategiche, creative e operative, lavorano insieme fin dall’inizio. Per il B2B significa adottare nuovi modelli di storytelling istituzionale, cioè eventi che uniscono contenuto strategico ed engagement emotivo, contenuti editoriali pensati per costruire autorevolezza. L’obiettivo non è semplicemente ‘comunicare’, ma costruire esperienze che posizionano i brand come partner credibili, umani e distintivi. In fondo, è l’essenza della sinergia: intrecciare strategia e racconto per dare forma a progetti che lascino un impatto emotivo duraturo sulle persone.

Quali competenze interne state potenziando o mettendo in sinergia per rendere questa convergenza realmente efficace?

Stiamo potenziando internamente le competenze dove nasce il vero valore: nella capacità di leggere i bisogni, di raccontare le visioni e di costruire nuove esperienze su misura. Stiamo lavorando proprio sulla sinergia delle competenze: fare in modo che strategie, creatività narrativa, regia degli eventi, project management, contenuti editoriali e sensibilità ai linguaggi del B2B non restino ambiti separati, ma si nutrano a vicenda. 

Puntiamo anche sull’intelligenza artificiale, sempre più centrale, e sull’intelligenza emotiva e le sue immancabili soft skills: empatia, ascolto, lavoro in team sono essenziali per integrare mondi diversi in modo efficace.

Chiudiamo con i numeri e il futuro. Come sta procedendo il 2025 in termini di fatturato e new business? Quali altri progetti ‘bollono in pentola’?

Il 2025 è un anno di forte accelerazione. Stimiamo di chiudere con un +50% di fatturato rispetto al 2024, grazie al consolidamento dei partner storici (Gruppo Campari, RCS, ABB, Brown-Forman, Yves Rocher, ndr) e all’acquisizione di nuovi clienti (Philip Morris, Vorwerk, Caffo, Stock, Fondazione Milano Cortina, Cantine Riunite, ndr). Il new business beneficia della nostra capacità di unire visione strategica ed esperienza creativa. 

Nel nostro ‘laboratorio osmotico’ stanno nascendo nuovi format, progetti di branded content e percorsi di advisory. Per il 2026 rafforzeremo i nostri presidi territoriali con hub logistici in zone nevralgiche del paese e punteremo a rafforzare la nostra presenza negli eventi sportivi ponendoci come punto di riferimento delle aziende che vorranno comunicare alle nuove generazioni con un approccio diverso. 

Dalla fine di quest’anno saremo attivi, in collaborazione con un’altra agenzia del Club degli Eventi, anche con un progetto CSR rivolto al mondo retail. Il 2025 è il primo capitolo di un nuovo posizionamento, destinato a maturare nel medio-lungo periodo.

Marina Bellantoni