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Mosaico Studio: quando la narrazione è innovativa
Mosaico Studio nasce nel 2005 dall’incontro di diverse professionalità unite dalla volontà di integrare architettura e comunicazione in modo sinergico e innovativo, con l’obiettivo di offrire progetti completi, dove comunicazione e architettura si fondono in un dialogo armonico. Oggi il team multidisciplinare conta professionisti specializzati in comunicazione, design, architettura, digital e produzione eventi.
Questa varietà di competenze consente alla società di avere un approccio a 360 gradi: dalla brand identity alla progettazione di spazi, dalle campagne di comunicazione agli allestimenti scenografici, fino alla realizzazione di grandi eventi pubblici e corporate.
Nel mercato della live communication offre un servizio integrato: dall’ideazione del concept alla progettazione, fino all’organizzazione e produzione di eventi di ogni scala. Come spiegano in questa intervista i soci fondatori e amministratori Luigi Bartone e Felice Castrignanò, il raggio d’azione di Mosaico Studio non si limita a un settore. Grazie alla sua trasversalità, ogni progetto beneficia delle esperienze maturate in ambiti diversi, permettendole di uscire dagli schemi del settore e generare soluzioni creative, uniche e inaspettate.
Quali valori vi contraddistinguono dai concorrenti?
(Castrignanò) Diventiamo facilmente un interlocutore unico per tutte le esigenze del cliente, dalla strategia alla realizzazione. Questa è la nostra forza. Non frammentiamo il processo creativo e offriamo una risposta integrata e sinergica. Questo approccio garantisce coerenza stilistica, ottimizzazione dei tempi e un controllo qualitativo totale, traducendosi in una responsabilità globale verso il cliente che ci affida il suo progetto.
Ci appassiona trasformare ogni brief in una narrazione profonda. Non ci limitiamo a eseguire: interpretiamo, approfondiamo, troviamo l’anima del progetto. Ogni evento diventa un racconto, ogni spazio comunica un’emozione specifica.
Infine, la nostra agilità strutturale ci permette di adattarci rapidamente ai cambiamenti del mercato. Intercettiamo trend emergenti, integriamo nuove tecnologie, se necessario persino modificando i format in corso d’opera. È questa combinazione di visione olistica, profondità narrativa e flessibilità operativa che ci rende partner strategici, non semplici fornitori.
Quali sono gli eventi che meglio rappresentano il vostro stile e approccio creativo?
(Bartone) Ciascuno lo è a suo modo. Tra i più significativi c’è sicuramente il videomapping ‘Seguimi. La vita di Pietro’ per la Basilica di San Pietro: 20 proiettori posti sul colonnato del Bernini, a circa 250 metri di distanza, hanno trasformato i 5.500 mq della facciata del Maderno nel racconto della storia dell’Apostolo, attraverso la proiezione dei capolavori custoditi nella Basilica e nei Musei Vaticani. Un enorme motivo di orgoglio è stato che l’intero progetto sia stato approvato direttamente dal Santo Padre.
Il nostro valore aggiunto è stato quello di aver creato un equilibrio perfetto tra spettacolarità tecnologica e profondità narrativa, facendo dialogare arte classica e innovazione digitale per 80.000 persone: un progetto estremamente complesso, che ha ottenuto una copertura mediatica globale. Altro progetto sfidante sono state le celebrazioni per i 250 anni della Guardia di Finanza.
Si è trattato di una ricorrenza istituzionale che abbiamo trasformato in una festa per le persone. Anche in questo caso, abbiamo introdotto elementi innovativi e di spettacolarizzazione, con un doppio evento, prima a Roma e poi Torino, che ha coinvolto centinaia di migliaia di visitatori. A Roma, abbiamo trasformato Piazza del Popolo e la Terrazza del Pincio in un villaggio immersivo di 6.000 mq con simulatori di volo, cinema 360°, esposizione mezzi e un villaggio sportivo delle Fiamme Gialle.
A Torino, una grandiosa rievocazione storica con la voce di Luca Ward ha ripercorso la fondazione del Corpo. Il nostro plus è aver raccontato valori istituzionali attraverso esperienze interattive e multigenerazionali.
(Castrignanò) Altrettanto rappresentativa è la partnership con Amazon, grazie alla quale, dal 2018, realizziamo l’evento pop-up del Black Friday. Ogni anno trasformiamo una location in un universo immersivo, dove design, tecnologia e storytelling si fondono: spazi multisensoriali con aree tematiche ed esperienze interattive che valorizzano l’offerta e il posizionamento del brand. Il nostro plus è essere riusciti a dare ad Amazon - brand nato senza un’esperienza d’acquisto fisica - proprio quell’elemento tangibile che mancava, creando format capaci di superare lo shopping tradizionale.
Con Amazon abbiamo una collaborazione ormai consolidata: realizziamo anche altri eventi customer come quelli dedicati al Made in Italy e al Prime Day Festival.
Che ruolo giocano sostenibilità e innovazione nei vostri progetti attuali e futuri?
(Bartone) L’innovazione per noi significa essere pionieri, avere le antenne tese per intercettare le trasformazioni prima che diventino mainstream. Lo abbiamo dimostrato con l’exhibit per il Museo del Risparmio di Torino, dove siamo stati tra i primi in Italia a impiegare l’AI per far dialogare l’installazione con il pubblico sui temi dell’educazione finanziaria, creando un’esperienza educativa personalizzata e coinvolgente.
Oggi lavoriamo con l’intero spettro delle tecnologie immersive: dalla realtà estesa (XR), che integra AR, VR e Mixed Reality, al videomapping monumentale. L’obiettivo è rendere ogni evento memorabile attraverso projection mapping, motion graphics, digital signage, in cui la tecnologia è una scelta funzionale all’amplificazione del messaggio. La sostenibilità si traduce in progettazione intelligente: soluzioni modulari e riutilizzabili, tecnologie a basso consumo, format che ottimizzano la logistica. Perché per noi il futuro si costruisce innovando con responsabilità, creando esperienze memorabili che rispettino il pianeta.
Quali risultati avete raggiunto in questo 2025? Quali prospettive di chiusura?
(Bartone) Registriamo una crescita costante, confermata in questo primo semestre 2025, con un incremento del fatturato del +46% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Abbiamo consolidato i rapporti con i nostri principali clienti e acquisito nuovi incarichi, anche in ambito advocacy, con un incremento del new business pari al 15%. Le prospettive per la chiusura dell’anno sono molto positive: puntiamo a mantenere questo trend di crescita, rafforzando la nostra posizione come agenzia integrata capace di consolidare e ampliare sia il nostro portafoglio clienti sia i nostri risultati economici.
Marina Bellantoni