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Calcio: i diritti tornano collettivi
Come si legge su Repubbolica.it, il Consiglio dei
ministri ha dato il via libera alla nuova legge delega sui diritti tv per
il calcio.
Lo ha reso noto il Ministro delle Politiche Giovanili e delle Attività Sportive Giovanna Melandri (nella foto). "Si torna alla negoziazione collettiva dei diritti tv al fine di trovare un nuovo equilibrio nel settore e restituire maggiore competitività al settore calcistico", ha spiegato il ministro.
La nuova normativa della cessione dei diritti televisivi del calcio entrerà in vigore nelle competizioni sportive che inizieranno dopo il primo luglio 2007. Nel frattempo il governo utilizzerà la delega, della durata di sei mesi, approvata oggi dal Consiglio dei ministri, per presentare i decreti legislativi che introdurranno formalmente le nuove regole.
Gli aspetti più importanti contenuti nella legge delega riguardano: 1) la titolarità di diritti televisivi sarà in capo sia alla società di calcio che 'all'organizzazione della competizione sportiva' che come ha spiegato la Melandri significa la Lega Calcio. Si tratta di una co-titolarità che quindi dovrebbe titolare il patrimonio delle società sportive, specialmente quelle quotate in Borsa. Alle squadre di calcio, invece rimarrà il diritto esclusivo sulle immagini di archivio. 2) E' introdotta la commercializzazione 'centralizzata' dei diritti televisivi del calcio. 3) Sono previste delle procedure di assegnazione dei diritti per ciascuna piattaforma. In sostanza la Lega dovrà fare delegare per assegnare i diritti sulla Tv digitale, un'altra per assegnare i diritti sul satellite, per quelli su Internet e un'altra ancora per la Tv sui telefonini. Nessun operatore televisivo potrà partecipare ad una gara per l'assegnazione dei diritti su una piattaforma che non esercita. La previsione riguarda ad esempio il caso di Mediaset che nel passato ha acquistato i diritti del calcio anche per il satellite pur non disponendo di una propria piattaforma. 4) Le risorse che il mondo del calcio incasserà dalla vendita dei diritti televisivi saranno suddivise in questo modo: il 50% andrà in modo eguale a tutte le squadre di calcio, mentre un altro 50% sarà suddiviso in base al bacino d'utenza e ai risultati sportivi conseguiti. 5) La legge delega prevederà una funzione "di vigilanza e controllo" su questa nuova disciplina da parte dell'Antitrust e dell'Autorità per le comunicazioni. 6) In sede di legge delega sarà anche risolto il problema della definizione dei contratti in essere da parte di alcune televisioni che hanno una durata che supera quella del luglio 2007. In particolare Mediaset ha contratti che hanno una scadenza nel 2009.
Il Ministro delle Comunicazioni Gentiloni ha spiegato che "non tutti questi contratti potranno proseguire, specialmente per quanto riguarda le opzioni previste fino alla loro scadenza. Cercheremo anche attraverso un'intesa con le parti, e senza violare i diritti acquisiti di trovare delle soluzioni per far partire la nuova normativa a luglio 2007 come previsto. In casi simili all'estero ci sono stati esempi di adeguamenti spontanei da parte delle società di calcio".