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Class Editori: nei primi 9 mesi 2023 ricavi a 60,5 milioni di euro (+11,7%), raccolta a +2% ed Ebitda a 9,2 milioni di euro. Risultati migliorati grazie ai ricavi digitali, alla raccolta di UpTv di Telesia e alle attività di Gambero Rosso

I ricavi totali del terzo trimestre 2023 sono stati invece pari a 17,61 milioni di euro contro i 15,10 milioni di euro del terzo trimestre 2022 (+16,6%). L’Ebitda del trimestre è stato positivo per 3,18 milioni di euro rispetto ai 0,72 milioni di euro del terzo trimestre 2022 mentre l’Ebit è risultato pari a 0,97 milioni di euro (-1,42 milioni di euro nel terzo trimestre 2022).

Il Consiglio di Amministrazione di Class Editori (nella foto l’AD Marco Moroni) ha approvato oggi le informazioni periodiche aggiuntive consolidate al 30 settembre 2023. 

Il totale ricavi dei primi nove mesi del 2023 è pari a 60,47 milioni di euro, in aumento di 6,34 milioni di euro (+11,7%) rispetto al dato al 30 settembre 2022. Il miglioramento delle attività operative è riconducibile principalmente allo sviluppo dei ricavi digitali, all’andamento positivo della raccolta pubblicitaria del nuovo canale televisivo UpTv di Telesia e alle attività di Gambero Rosso

L’attenzione al contenimento dei costi operativi ha permesso di registrare un incremento della redditività  rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, nonostante la tendenza al rialzo dei costi dei fattori di  produzione non ancora pienamente trasferita nei prezzi di vendita. 

Il margine operativo lordo (Ebitda) a livello consolidato è positivo per 9,15 milioni di euro rispetto ai 4,99 milioni di euro del 30 settembre 2022 (+83,5%). A partire dall’esercizio 2023, coerentemente con quanto  previsto dai principi contabili internazionali, le componenti di natura non ordinaria sia positive che negative sono incluse rispettivamente tra i ricavi e i costi operativi; nei primi nove mesi lo sbilancio tra i proventi e gli oneri non ordinari è stato positivo per 4,46 milioni di euro (-0,86 milioni di euro al 30  settembre 2022). 

Gli ammortamenti e le svalutazioni sono stati pari a 6,69 milioni di euro, (6,39 milioni di euro dei primi  nove mesi del 2022). 

Gli oneri finanziari netti al 30 settembre 2023 sono stati pari a 1,95 milioni di euro rispetto ai 2,55 milioni  di euro dei primi nove mesi del 2022. 

Il risultato netto consolidato di gruppo è positivo e pari a 0,36 milioni di euro, in miglioramento rispetto  ai -4,10 milioni di euro del 30 settembre 2022. 

I ricavi totali del terzo trimestre 2023 sono stati pari a 17,61 milioni di euro contro i 15,10 milioni di euro  del terzo trimestre 2022 (+16,6%). I costi operativi sono stati pari a 14,43 milioni di euro contro i 14,38  milioni di euro del terzo trimestre 2022 (+0,3%). 

L’Ebitda del trimestre è stato positivo per 3,18 milioni di euro rispetto ai 0,72 milioni di euro del terzo  trimestre 2022 mentre l’Ebit è risultato pari a 0,97 milioni di euro (-1,42 milioni di euro nel terzo trimestre  2022). 

Il risultato netto di competenza del gruppo è stato positivo e pari a 0,48 milioni di euro rispetto ai -2,18  milioni di euro del terzo trimestre 2022. 

Secondo le stime fornite dall’ISTAT nel terzo trimestre 2023 il Prodotto Interno Lordo (PIL) è rimasto stazionario rispetto al trimestre precedente e allo stesso trimestre del 2022, con una crescita acquisita che  si stabilizza allo 0,7%.  

In relazione al mercato generale degli investimenti pubblicitari, gli ultimi dati Nielsen disponibili relativi ai mesi estivi evidenziano una fase di recessione, con una flessione del -1,3% nel mese di luglio e del - 3,4% ad agosto. Un andamento negativo generalizzato mese su mese che coinvolge tutti i principali media: TV, digital e stampa. La situazione di incertezza permane anche all’inizio del quarto trimestre a causa  delle tensioni internazionali e del conflitto israelo-palestinese. 

La concessionaria della Casa editrice, Class Pubblicità, chiude i primi nove mesi dell’anno con una crescita del +2% rispetto allo stesso periodo del 2022. Un risultato ottenuto nonostante la flessione della raccolta  proveniente dal settore bancario e finanziario, che ha inciso sui quotidiani e sulla tv Class Cnbc,  compensata però dalle buone performance di UpTv e di Class TV Moda

Nei primi nove mesi del 2023, secondo quanto certificato dai dati reali di traffico della nuova piattaforma  Analytics - che utilizza modelli più precisi, non confrontabili con le modalità di rilevazione precedenti - il sito web di MF-Milano Finanza ha registrato su base giornaliera una media di oltre 136 mila utenti unici  e oltre 1 milione di pagine viste. Su base mensile, gli utenti unici sono stati in media pari a 2,4 milioni e  le pagine viste sono state pari a 33,2 milioni. 

Analizzando la performance del terzo trimestre 2023 - influenzato dalla stagionalità estiva - si rileva una  media su base giornaliera di oltre 161 mila utenti unici e 1 milione di pagine viste; su base mensile, gli  utenti unici sono pari a 2,8 milioni e le pagine viste sono 31,2 milioni.  

Per quanto riguarda i social networks, nel terzo trimestre MF-Milano Finanza consolida la sua posizione  superando il mezzo milione di followers complessivi suddivisi tra: Linkedin (226mila), Twitter (121mila), Facebook (123mila) e Instagram (37mila), dati in aumento rispetto a quelli del precedente  esercizio. 

Dopo la trasformazione dell’offerta digitale di Milano Finanza a maggio 2022, con MF-Milanofinanza.it  posizionato su un modello freemium (contenuti free e sotto paywall) con un’offerta digital only a fianco alla digital pro (accesso a tutti i contenuti del sito e replica digitale), nel terzo trimestre del 2023 ha  registrato un aumento molto sostenuto degli abbonati attivi che sono passati dai circa 7.800 di fine 2022  ai circa 14.200 a settembre 2023 (+81% dal 31 dicembre 2022).  

La nuova offerta digitale ha contribuito anche al miglioramento dei dati di lettura di MF-Milano Finanzagiunti al livello massimo degli ultimi cinque anni: secondo l’ultima certificazione Audipress 2023-II, i  lettori sono 268 mila, +13,1% rispetto alla certificazione precedente, di cui 201 mila lettori cartacei e 88  mila digitali (il dato finale è al netto delle duplicazioni). 

Il comparto dei Servizi di informazione finanziaria per le imprese evidenzia una tenuta dei ricavi e un  incremento della propria marginalità rispetto allo stesso periodo 2022. Continua l’attività di sostituzione  dei ricavi a marginalità nulla con ricavi profittevoli, come nel caso dell’agenzia di informazioni in real time MF Newswires e i servizi PMF di fornitura di dati e notizie finanziarie per banche e imprese. Forte  crescita nelle attività del Salone dello Studente che, dopo gli anni di pandemia in cui si erano interrotte le  tappe in presenza, ha proposto eventi territoriali e incrementato la propria marginalità grazie all’ottima  risposta dei visitatori e all’interesse crescente dei clienti sempre più rivolti alle politiche di orientamento  per i giovani. 

Nei servizi B2B per imprese e assicurazioni, MF Centrale Risk e Assinform hanno mantenuto i livelli di  marginalità prodotti nel 2022. 

Tra le operazioni del periodo si segnala che, nell’ambito del processo di riorganizzazione del Gruppo, sono proseguite le attività finalizzate alla scissione di TV Moda Srl, poi perfezionata nel mese di ottobre determinando un incremento della partecipazione detenuta da Class Editori. 

La posizione finanziaria netta effettiva della Casa editrice evidenziata nel prospetto di bilancio presenta  alla data del 30 settembre 2023 un saldo negativo pari a 33,25 milioni di euro rispetto ai 23,99 milioni di  euro al 31 dicembre 2022 (43,8 milioni vs. 37,5 milioni tenendo conto delle modalità di calcolo del  principio contabile Ifrs-16). Al 30 settembre 2022 la posizione finanziaria netta effettiva era negativa per 84,25 milioni di euro. 

Permane il rallentamento degli investimenti pubblicitari, conseguenza di una forte preoccupazione da parte  delle aziende sull’andamento dei consumi del quarto trimestre, che a oggi non offre significativi segnali  di inversione di tendenza e in alcuni casi evidenzia ulteriori peggioramenti. Le motivazioni sono state già  descritte e si sono aggravate dal riacutizzarsi del conflitto nel Medioriente. Il Gruppo non presenta tuttavia un’esposizione diretta e/o attività commerciali nei confronti dei mercati colpiti dal conflitto e/o di soggetti  sanzionati.  

Lo sviluppo della situazione e i suoi potenziali effetti sulla evoluzione della gestione, che saranno oggetto  di costante monitoraggio nel prosieguo dell’esercizio, non sono al momento ancora prevedibili in quanto  dipendono, oltre agli elementi ricordati, dagli effetti delle misure pubbliche, anche economiche, nel  frattempo implementate, e quelle che deriveranno dall’attuazione del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e  resilienza) e delle ulteriori manovre che il nuovo governo definirà per fine anno. 

In assenza di un inasprimento degli impatti economici delle tensioni fin qui descritte, dell’inflazione e del  costo del denaro, il Gruppo ritiene di disporre di leve gestionali adeguate a contrastare gli effetti delle emergenze in corso e confermare quindi le prospettive positive di medio-lungo termine, sulla base di  iniziative già avviate per il rafforzamento della propria strategia di contenimento dei costi operativi e di  sviluppo di nuove opportunità di business. 

In tale contesto, la Casa editrice ritiene che sia possibile confermare l’obiettivo di conseguire nel 2023  livelli di redditività migliori di quelli del 2022 e in linea con gli obiettivi complessivi dell’Accordo  attuativo sottoscritto con gli Istituti di Credito. Evoluzioni negative della situazione generale  dell’economia, dello scenario politico e dei settori di riferimento potrebbero tuttavia condizionare il pieno  raggiungimento di questi obiettivi. 

Integrazioni su richiesta Consob ai sensi dell’art. 114 del d.lgs 58/1998 

L’eventuale mancato rispetto dei covenant, dei negative pledge e di ogni altra clausola dell’indebitamento  di codesta Società e del Gruppo ad essa facente capo, comportante limiti all’utilizzo delle risorse  finanziarie, con l’indicazione a data aggiornata del grado di rispetto di dette clausole. L’Accordo attuativo di piano di risanamento sottoscritto con gli Istituti di Credito nel 2022 prevede il  rispetto di covenant in relazione all’Ebitda e alla Posizione Finanziaria Netta conseguiti dalle società del  Gruppo Class Editori (con esclusione di Gambero Rosso e Telesia, non partecipanti a tale Accordo). Tali  Covenant sono relativi alle performance annuali registrate dall’esercizio 2023 e saranno oggetto di  monitoraggio in sede di approvazione del bilancio consolidato annuale al 31 dicembre 2023. In relazione  agli altri vincoli previsti dall’Accordo nei confronti di Class Editori SpA o del Gruppo Class Editori,  principalmente di natura informativa, non risultano violazioni alla data attuale.  

Lo stato di implementazione di eventuali piani industriali e finanziari, con l’evidenziazione degli  scostamenti dei dati consuntivati rispetto a quelli previsti. 

I risultati dei primi nove mesi del 2023 evidenziano un miglioramento rispetto allo stesso periodo  dell’anno precedente (Ebitda di 9,15 milioni di euro rispetto a 4,99 milioni di euro del 2022) e consentono  di confermare l’obiettivo di conseguire nell’anno 2023 livelli di redditività migliori di quelli del 2022.  Non disponendo di parametri esplicitati a livello trimestrale nel piano industriale 2022-2027, i risultati dei  primi nove mesi del 2023 potrebbero far desumere il raggiungimento sufficiente rispetto a quanto previsto  nel piano per lo stesso periodo, tenuto conto della prosecuzione degli effetti economici derivanti delle  tensioni geopolitiche internazionali che hanno aggravato alcuni segnali di rallentamento già evidenziati  nei mesi precedenti. La situazione di generale significativa incertezza e il rallentamento che ne è scaturito  hanno avuto impatti sulla propensione agli investimenti pubblicitari da parte delle aziende, nonostante il  proseguimento della crescita per Class Editori. L’incremento dei costi delle materie prime e dell’energia  hanno inoltre inciso sui processi produttivi in vari settori, determinando un aumento generalizzato dei  prezzi superiore ai trend degli ultimi anni. In tale contesto, il Gruppo ha proseguito nell’identificazione e  implementazione di iniziative sia per la riduzione dei costi operativi, sia per l’identificazione di nuove  opportunità di business, finalizzate a raggiungere gli obiettivi del piano industriale, che per il 2027  prevedono 96 milioni di euro di fatturato e 22 milioni di euro di Ebitda.