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Esternazione Aegis, nelle gare favorita Wpp

L'uscita di ieri del Gruppo guidato da Walter Hartsarich lascerebbe pensare a un occhio di riguardo da parte della A+, la società di advisor di Paola Furlanetto , nei confronti delle società controllate dalla holding inglese.

Il duello a distanza, giocato ieri attraverso comunicati stampa, tra Aegis e la A+, la struttura di auditing di Paola Furlanetto (nella foto in basso a destra) ci spinge ad andare oltre quel muro di riservatezza che solitamente circonda il mondo degli affari. E poi, diciamolo francamente, del batti e ribatti si è capito poco o niente a parte alcune considerazioni riportate oggi da Daily Media.

Cerchiamo di capire meglio partendo dai fatti di ieri.

La prima comunicazione arriva dal Gruppo Aegis Media Italia, e afferma la propria intenzione di non partecipare in futuro ad alcuna gara in cui sia coinvolta come auditor la struttura A+ di Paola Furlanetto (vedi notizia correlata). Contattato da ADVexpress, il gruppo non rilascia alcun commento in merito alle motivazioni che hanno portato a questa decisione.

Alla posizione presa dal Gruppo guidato da Walter Hartsarich (nella foto in alto a sinistra), la struttura di Paola Furlanetto risponde con una nota di dispiacere, augurandosi di poter svolgere nuovamente le attività di auditing presso le agenzie Carat e Vizeum. Nessun commento, anche in questo caso,viene rilasciato sulle cause all'origine di tale decisione (vedi notizia correlata).

Poi la notizia diffusa nel primo pomeriggio di ieri che a vincere la gara Nintendo dopo un serratissimo testa a testa è stata mediaedge:cia, di cui COO è Luca Vergani, che, sia pure di pochissimo ha avuto la meglio su Carat (vedi notizia correlata).

Se uno più uno fa due, l'esito della gara Nintendo è stata la famosa goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Le altre gocce, dall'indagine condotta da ADVexpress, e in parte confermate dalle indiscrezioni di stampa di oggi, sarebbero state versate negli ultimi anni con gare su grandi clienti assistiti da A+, per lo più vinte dal Gruppo Wpp e, ovviamente, perse da Aegis. Fastweb, Masterfood, Banco Popolare, per citarne tre (il caso di Danone è forse a parte visto il ruolo 'forte' e decisionista del responsabile media dell'azienda Marcella Bergamini), senza ovviamente nulla togliere al valore delle sigle vincitrici.

Il gesto di Aegis denuncerebbe quindi, sia pure in maniera indiretta, un rapporto ritenuto forse 'preferenziale' tra La A+ di Paola Furlanetto e i centri media del Gruppo Wpp, dove la professionista, per altro, ha lavorato per lungo tempo. Un rapporto che potrebbe sconfinare nel conflitto 'parentale' se si considera che Paola Furlanetto e Luca Vergani (Coo di mediaedge:cia) sono cugini primi attraverso i genitori, la stimatissima Bruna e il 'maestro' Enrico Vergani.

Per amore di verità non sempre il parente è stato aiutato, come nel caso di Fastweb passato da mediaedge:cia a MindShare poco dopo l'arrivo in via Carducci (nel settembre 2006) di Luca Vergani, proveniente proprio daMindShare. Ma, come dire, il 'gioco' si è comunque svolto in casa Wpp.Vogliamo, inoltre, credere che il rapporto di parentela venga dichiarato ai clienti di A+, (peccato non avere una conferma ufficiale in merito).

Al di là della polemica, il problema del rapporto cliente/agenzia/auditor rimane. Forse sarebbe il caso di cogliere questa opportunità per stabilire regole e procedure più chiare