Media

Gasperini: la comunicazione olistica è realtà

Venezia, 17 aprile. Per il presidente di Audiweb e di Digital Magics l’industria della comunicazione sta attraversando una fase di profondo cambiamento. Chi saprà attrezzarsi di strumenti e di una visione integrata potrà proporsi come interlocutore privilegiato per le aziende. I centri media più avanti delle agenzie.

Venezia, 17 aprile 2007 - A chiusura della due giorni veneziana raccogliamo alcune riflessioni di Enrico Gasperini, neo eletto presidente di Audiweb e presidente di Digital Magics . Decisamente positivo il suo commento sul Festival: "La presenza di relatori e delegati internazionali è stata straordinaria per la qualità delle persone coinvolte. Ancora una volta, peccato per l'assenza di delegati italiani che, invece, accorrono numerosissimi agli eventi nostrani che non esito a definire provinciali. Positivo è il fatto che questo evento si tenga in Italia e mi auguro che in futuro coinvolga la nostra community in maniera più massiccia".
Cosa è emerso dal Festival? "È emersa in maniera molto chiara la fase di grande cambiamento in cui si trova l'industria della comunicazione nel suo complesso. Un cambiamento guidato dai consumatori e dalle marche, dalla convergenza dei mezzi, dall'affermazione dei nuovi media, dell'interattività e del social network". Tutto questo, per Gasperini, comporta "un cambiamento generale nel rapporto tra cliente e agenzie, tra agenzie e media company, tra media e consumatori".

Gli interventi più interessanti quelli di Fiat, Coca Cola e gli ultimi due di Procter & Gamble e Unilever. "Le aziende ritengono oggi necessario un approccio strategico più vicino al business, che riesca a coniugare media e creatività, contenuti e contesto, ingaggio e relazione. Un approccio basato su nuovi metodi olistici di misurazione e sulla consumer insight".
I partner di comunicazione devono quindi mostrare una maggiore capacità propositiva in termini di strategie di business, e non soltanto in termini di mera esecuzione. "In generale viene richiesto il superamento della logica della specializzazione sui singoli mezzi a vantaggio di un approccio, ancora una volta, olistico". Si aprono, dunque opportunità interessanti. Chi saprà coglierle? "Coloro che sapranno proporsi come interlocutori strategici. In questo senso ritengo che le agenzie media siano in una posizione di vantaggio rispetto alle tradizionali agenzie di pubblicità".


Anche le agenzie media, però, devono darsi da fare. "Ho ascoltato con grande interesse gli interventi di Mainardo De Nardis (Aegis Media Group, ndr) e di Dominic Proctor (MindShare) – continua Gasperini - . Ma molti centri media devono ancora lavorare molto per assumere il ruolo di interlocutori strategici principali. Non tutti, infatti, sono in possesso di metodologie, strumenti e modelli come gli user generated contents, e il marketing virale".