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La Corte d'Appello dice no alla pubblicazione dei dati delle tv satellitari

No alla pubblicazione o alla diffusione dei dati di ascolto disaggregati per le tv satellitari: la prima sezione civile della Corte d'Appello di Milano ribadisce oggi il divieto, imposto ad Auditel nell'aprile 2005, nell'ordinanza con cui respinge le istanze - presentate da Sky, Jetix e dalla stessa Auditel - di tornare alla diffusione dei dati, in attesa di una "chiara pronuncia" dell'Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni.

L'anno scorso il giudice - su istanza del gruppo Sitcom - aveva vietato la diffusione dei dati delle satellitari fino al momento in cui fossero state pubblicate le conclusioni delle indagini già avviate dall'Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni sulla rilevazione degli ascolti. Dal momento che l'Authority, il 29 maggio 2006, ha approvato un 'Atto di indirizzo sulla rilevazione degli indici di ascolto e di diffusione dei mezzi di comunicazione', Sky, Jetix (che realizza l'omonimo canale satellitare per bambini e GTX per ragazzi) e la stessa Auditel hanno chiesto alla Corte di revocare o modificare la misura cautelare emanata un anno fa. Una richiesta alla quale il giudice risponde oggi di no, in attesa di una "chiara pronuncia" dell'Agcom "sulla governance e sul servizio di rilevamento dei dati Auditel".

Secondo la Corte d'Appello, infatti, nell'Atto di indirizzo varato dall'Agcom "é stato semplicemente rinviato a successivi accertamenti e controlli il giudizio di corrispondenza del sistema di governance e di rilevamento dei dati ai criteri" definiti dalla stessa Autorità, che infatti ha dato ai soggetti interessati 60 giorni di tempo per rendere pubblica una 'nota informativa' sui metodi adottati, "riservandosi di effettuare solo successivamente verifiche ed analisi del sistema di rilevazione degli indici di ascolto e di diffusione dei mezzi di comunicazione, avvalendosi del sistema messo a punto dall'Istat per il controllo di qualità". Solo una volta avvenuta tale verifica, dice la Corte d'Appello, si potrebbe revocare il blocco alla diffusione dei dati.

"Prendiamo atto della decisione del giudice - commenta Walter Pancini, direttore generale di Auditel - e ci auguriamo che ci siano al più presto le condizioni per una chiara pronuncia dell'Agcom sulla qualità del nostro comportamento. Siamo pronti ad adeguarci alle decisioni dell'Autorità". "Credo che la possibile correzione di un sistema distorto del rilevamento degli ascolti possa avvenire soltanto attraverso una larga intesa: indirettamente, l'ordinanza di oggi ne sottolinea l'urgenza", sottolinea Valter La Tona, presidente e amministratore delegato del gruppo Sitcom.