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Montefusco (Rds): 'Cresce l'ascolto qualificato'

L'ultima rilevazione Audiradio relativo al primo semestre 2006 vede Rds  continuare la sua corsa a ritmi sempre crescenti, con un +8,4%, pari a 376.000 ascoltatori soltanto nella comparazione tra il primo semestre 2005 e i primi sei mesi di quest'anno. L'emittente registra 376.000 ascoltatori in più in un solo anno solare. Crescono i numeri di Lazio, Toscana, Sicilia, Campania e Piemonte, e la megafrequenza 107.300, che copre quasi tutto il nord Italia, essendo appena partita, non ha potuto arrecare i suoi benefici che renderanno certamente ancor più interessante il prossimo futuro.

"Sono molto soddisfatto nel rilevare che oltre al trend impressionante che abbiamo imposto alla nostra emittente cresce sempre di più l'ascolto "qualificato" della radiofonia - dichiara Eduardo Montefusco, presidente di RDS e di RNA Radio Nazionali Associate -. La radio di qualche anno fa è decisamente ormai solo un ricordo. I livelli di ascolto raggiunti si possono definire ormai "globali" e la sua caratteristica di media selettivo, la sua "professionalizzazione", la sua capacità di segmentare il target e rendere così ottimali gli investimenti pubblicitari dei suoi clienti, fa della radio un riferimento ormai sicuro e garantito anche come media unico. Il successo ottenuto dalla sua creatività poi, premiata a Cannes addirittura con due leoni di bronzo, il costante afflusso nel settore di nuove imprese che decidono di utilizzare la radio, ma anche e soprattutto i criteri sempre più sofisticati che gli ascoltatori, utilizzano per scegliere un'emittente rispetto alle altre, realizzano un circolo virtuoso che tende costantemente ad incrementare il numero e la fidelizzazione dell'utente verso la propria emittente preferita.

E' inevitabile che in uno scenario come questo la competizione tra i network principali diventi ulteriore sorgente di qualità dell'offerta e quindi generatrice di appaganti risultati per i migliori. Le emittenti più significative infatti si evolvono di pari passo col proprio mercato, aumentano il proprio pubblico e soddisfano i loro clienti perché seguono, attendono o addirittura anticipano le loro richieste e i loro gusti, grazie al costante lavoro di ricerca. Ma la radio è un iceberg e la sua parte più visibile è senza altro quella rappresentata dai suoi conduttori che ne interpretano l'identità sempre con grande professionalità ed efficacia.. Ma è la parte nascosta della radio quella più importante e imprescindibile, anche se la meno percettibile. L'incessante lavoro di tante persone, spesso discrete e semplici, ma tutte dotate di grande capacità e passione, espletato sempre con grande impegno e dedizione, rappresentano il vero motore di un organico che diventa così un'entità unica, un mondo complesso ma semplice allo stesso tempo, capace di interpretare, all'unisono, le aspettative di milioni di persone e realizzare il fine ultimo della radio: far stare bene chi ascolta."