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Mtv Italia presenta 'Rock in Rebibbia'
Il nuovo programma, in onda domani, è costituito dal racconto dei tre mesi in cui si sono svolti alcuni incontri-workshop musicali che hanno coinvolto un gruppo di otto detenuti, due maestri di musica e nove artisti italiani, per la messa a punto di una 'scaletta' di brani da realizzare dal vivo in un grande concerto finale nel cortile del carcere.
Considerando la grande forza coesiva e, al contempo, liberatoria della
musica, Mtv Italia ha pensato di coinvolgere i detenuti di uno
dei più importante carceri italiani, Rebibbia 'Nuovo Complesso', a Roma, in una
inedita avventura musical-televisiva: Rock In Rebibbia, una serie di
incontri-workshop musicali che coinvolgono un gruppo di otto
detenuti, due maestri di musica e nove artisti italiani, per la messa
a punto di una 'scaletta' di brani da realizzare dal vivo in un grande concerto
finale nel cortile del carcere, alla presenza degli interni di Rebibbia ma anche
di pubblico esterno.
Rock In Rebibbia, in onda su Mtv Italia tutti i giovedì alle 21 a partire da domani, è il racconto dei tre mesi nei quali il neogruppo rock di musicisti detenuti a Rebibbia con entusiasmo, paura ed emozione, ha seguito le 'lezioni' quotidiane dei maestri di musica, scelto e provato pezzi (uno nuovo ogni settimana) 'allenandosi', musicalmente e psicologicamente, anche agli incontri con gli artisti italiani (Alex Britti, Negramaro, Fabri Fibra, Max Gazzè, Roy Paci, Meg, Piero Pelù e Paola Turci, Francesco Mandelli) che sono andati settimanalmente ad incontrarli.
Il tutto in una sala di registrazione, piccola ma tecnicamente attrezzata, allestita appositamente all'interno di uno dei bracci di Rebibbia - il G11, sezione C - che rimarrà a disposizione della prigione, insieme agli strumenti musicali, alle attrezzature e alle good vibes assorbite nei tre mesi di prove, anche a programma televisivo terminato.
I ragazzi della band hanno tra i 18 e i 35 anni. La loro età ha influito sulla scelta della musica, facendo privilegiare brani vicini alla loro sensibilità, pezzi e generi attuali che filtrano dal 'mondo di fuori'. Un altro dato ha condizionato la natura del repertorio della band: nelle carceri italiane oltre il 60% dei detenuti è costituito da stranieri. Una percentuale importante che ha avuto un ruolo di rilievo nello spirito stesso del programma.
Anche l'ospite presente in ogni puntata è stato scelto affinchè i musicisti di Rebibbia instaurassero un legame diretto e vero, di collaborazione e di scambio, ogni volta diverso e spontaneo. Un rapporto senza ruoli rigidi ma reiventati in base alla sensibilità e alla situazione del momento e dunque, di volta in volta, sarà possibile vedere gli artisti dirigere la band insieme agli insegnanti, affiancare i solisti, suggerire la soluzione giusta per interpretare un brano scelto dal proprio repertorio o eseguire per la band la loro personale elaborazione di una cover.