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Più cinema su Mediaset Premium con due nuovi canali e l'offerta on demand

A Montecarlo presentate le novità dell’offerta pay del Biscione. Dal 20 novembre Premium Cinema Emotion e Energy debuttano sul digitale terrestre e per la prima volta sulla piattaforma digitale fa il suo ingresso un’offerta di contenuti cinematografici non lineare con l’avvio di Premium on Demand. Atteso per il 2010 l’HD. Previste, per fine 2009, 4 mln di tessere attive (ad oggi 3,4 mln) su Mediaset Premium con obiettivi di fatturato in chiusura d’anno a quota 553 mln. Per Mediaset Italia, 3,220 mld i ricavi stimati per quest’anno, in linea col 2008.
(Dalla nostra inviata a Montecarlo Maria Ferrucci). Nella cornice di Montecarlo sono state presentate le novità di Mediaset Premium che, cavalcando l’onda del sempre crescente interesse verso i contenuti Cinema, amplia l’offerta aggiungendo due nuovi canali dai contenuti organizzati più che per target o genere per ‘connotazione emotiva’. Dal 20 novembre saranno in onda 24 ore su 24, senza interruzioni pubblicitarie, PremiumCinema Emotion e PremiumCinema Energy con la trasmissione di quasi 400 film al mese per ciascun canale. Ma non è tutto, il 20 novembre sarà anche la data di lancio di ‘Premium-On-Demand’, una library digitale di 50 film al mese contenuti nell’hard disk dell’apposito decoder digitale terrestre in vendita a 139 euro.

"Siamo molto orgogliosi di annunciare queste novità nell’ambito di Mediaset Premium - ha affermato Pier Silvio Berlusconi (nella foto), vicepresidente Mediaset - Con i due nuovi canali si arricchisce ulteriormente l’offerta sul fronte cinematografico che recenti statistiche confermano essere attualmente il principale motivo di acquisto delle tessere Premium. Il lancio di ‘Premium-On-Demand’ invece rappresenta la novità rivoluzionaria nel panorama televisivo italiano. Siamo i primi ad offrire un servizio on demand sul digitale terrestre, senza nessun costo aggiuntivo per tutti i clienti Gallery che avranno la possibilità, acquistando l’apposito decoder, di vedere quando vogliono fino a 50 film al mese, con un refresh di 12 titoli a settimana. E soprattutto senza la necessità di una parabola, di una linea Adsl, o cavi aggiuntivi, ma solo con la normale antenna televisiva.” In programma per i primi mesi del 2010 anche un’offerta per portare l’alta definizione sul digitale terrestre.

Esponenziale la crescita dell’offerta pay del Biscione dalla nascita nel 2005 con Premium Calcio fino ad arrivare all’attuale composizione di canali che comprende, oltre al Calcio, anche Gallery (con Joi, Mya e Steel, Premium Cinema, Studio Universal), Disney Channel, Fantasy, le new entry Premium Cinema Emotion e Energy, e Premium Extra con i live del Grande fratello e di Amici.

DDB l’agenzia di riferimento per tutte le campagne di comunicazione di Mediaset Premium.

"Gli ultimi investimenti sul fronte contenuti sono andati nella direzione cinematografica - ha dichiarato Franco Ricci, Direttore Business Pay - Considerati gli elevati livelli di gradimento dei clienti, pensiamo che il cinema sarà uno dei principali driver di crescita per il 2010, motivo per cui abbiamo investito anche da un punto di vista tecnologico perché i nostri abbonati potessero usufruire dell’offerta digitale anche in modo non lineare grazie a Premium on demand". L’attuale offerta cinematografica di premium è frutto dei grandi accordi quadro siglati in questi due anni con Warner, Studio Universal, 01Distribution e Medusa.

Il parco clienti Mediaset Premium conta ad oggi 3,4 milioni di tessere attive, 700 mila in più rispetto ai primi nove mesi del 2008, 1,8 mln di nuove tessere a luglio dopo la scadenza a giugno di oltre 2 mln di tessere, e una previsione di chiusura d’anno con tessere a quota 4 milioni. 4,5 mln invece la previsione per il 2010. "Da luglio 2008 - ha aggiunto Pier Silvio Berlusconi - il nostro modello di business si è evoluto e oggi puntiamo a incentivare il passaggio dei clienti dalla formula prepagata all’Easy pay, che garantisce maggior valore sia in termini di spesa progressiva dell’abbonato che di tempo. E ad oggi possiamo dire di aver ampiamente superato le aspettative e i quantitativi messi a budget di abbonati in Easy Pay".

Nei primi nove mesi del 2009 Mediaset Premium ha realizzando ricavi per 380 mln di euro (+40% verso il pari periodo 2008) e stime di chiusura dell’anno in corso a quota 553 mln, di cui la componente prodotta dalle attività caratteristiche (tessere in abbonamento e prepagate) in crescita del 60% rispetto all’anno precedente.

Obiettivo di break even dichiarato un anno e mezzo fa, confermato nel 2010, anno in cui investimenti e ricavi andranno a regime, e dal 2011 i primi probabili margini.

Sul fronte internet Berlusconi ha dichiarato che a breve, probabilmente a dicembre, verranno annunciate novità sull'offerta web visibile su pc, mentre l'offerta di contenuti Premium di tipo iptv dovrebbe arrivare "abbastanza presto" e in modo indipendente dagli operatori telefonici tradizionali.

Ai blocchi di partenza, per l’offerta free di Mediaset sul DTT, anche Italia 2, come affermato da Pier Silvio: "Potremmo partire a breve con il nuovo canale, che per ora chiamiamo Italia2, ma riteniamo più strategico attendere i prossimi mesi perché lo si possa lanciare su tutto il territorio nazionale. In questo momento andrebbe invece in onda solo nelle aree di switch off".

Allargando lo sguardo a Mediaset Italia, il vicepresidente ha concluso: "Nonostante utili in contrazione, prevediamo di chiudere il 2009 con ricavi pari a 3,220 mld di euro in linea con i 3,219 mld del 2008, grazie soprattutto ai risultati di Premium e Medusa. Stimiamo infatti di chiudere l’anno con una torta dei ricavi in cui la componente ‘altri ricavi’ (Pay tv in primis)  arriva ad avere un peso sui ricavi totali del 27% (875 mln di euro) contro il 3% (87 mln di euro) del 2004 quando ancora non c'era Mediaset Premium. La parte del leone era allora svolta dai ricavi pubblicitari che, dal 97% del 2004, sono oggi passati a rappresentare il 73% dei ricavi totali". Relativamente alla raccolta pubblicitaria di Mediaset Italia, previsioni di ulteriore diminuzione nella perdita totalizzata nei primi nove mesi e pari a -10,2%.