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Ricerca Blei: testate femminili in Europa, un mezzo su cui pianificare

La presentazione della ricerca Eurowomenpress 2006 è stata occasione per fare il punto sulla situazione della concessionaria (e centro media) Blei con il marketing e development manager Elia Blei, che afferma: "Se non siamo noi a 'invadere' gli altri paesi, saranno loro a 'invadere' noi".

E' stata presentata oggi, presso la sede Blei, l'edizione 2006 della ricerca Eurowomenpress, dedicata all'andamento della stampa periodica femminile in Europa.

L'incontro è stata occasione, innanzitutto, per fare il punto sulla situazione di Blei, realtà che dal lontano '58 funziona come centro media e concessionaria per aziende italiane interessate a pianificare all'estero. Avvicinato da ADVexpress il marketing e development manager Elia Blei (nella foto) ha descritto le ultime novità e l'andamento dell'azienda. "Blei è stata fondata 48 anni fa da mio nonno Giuliano Blei – ha affermato Elia –. Nel 2001 siamo entrati in Rcs , con cui abbiamo ottimi risultati e contiamo di sviluppare importanti progetti nel prossimo futuro".

Impossibilitato a 'dare i numeri' per questioni di policy del gruppo, il marketing e development manager ha spiegato che quest'anno l'azienda chiuderà in crescita sul 2005, i clienti non sono tanti, a livello quantitativo, ma in media i budget impegnati sono molto considerevoli. Le ultime acquisizioni vanno molto bene, in particolare il circuito di cinema Screen Vision, joint venture tra il gruppo inglese Carton e la società di impianti cinematografici Thompson, attraverso Blei dispone di spazi in sale di tutto il mondo, soprattutto nei paesi Europei e Statunitensi. Tra i principali clienti di questo circuito ci cono Kalvin Klein, Dolce e Gabbana, e Armani, con investimenti importanti, soprattutto per accessori, che si stanno ripentendo, se non aumentando.

Tra i diversi mezzi della concessionaria, che punta alla totale multimedialità, vanno particolarmente bene le tv satellitari, tra cui Fashion Tv e National Geographic Channel che riscuotono successo tra gli inserzionisti dei settori moda, arredamento e turismo. Per quanto le testate stampa, va bene Vedomosti con il suo supplemento, ovvero l'edizione russa del Financial Times. Buoni risultati poi per il Miami Herald, per la rivista internazionale Monitor.

I paesi in cui Blei opera con maggior successo, sono quelli europei "Perchè l'Europa – ha spiegato Elia – rimane il principale mercato per le esportazioni italiane, e perchè il controllo dei budget, da parte delle aziende nostrane, generalmente ha dimensione 'europea' ". I paesi asiatici, sempre secondo il marketing e development manager Blei, presentano alcune difficoltà in più, anche se con tassi di crescita significativi.

Oltre ad ampliare il proprio portafoglio di mezzi, Blei punta in questo periodo al consolidamento dei ciruiti gestiti, come il gruppo tedesco Grundar, la galassia Financial Times, il gruppo El Paìs, il gruppo olandese The Telegraaph, l'editore dell'est europeo Sanoma, Ip-Network, parte del gruppo televisivo tedesco Rtl. La stampa rappresenta oggi il 75-80% del portafoglio mezzi della concessionaria, che in più conta tv, tv satellitari, circuiti cinematografici e siti internet.

"Ciò che consigliamo ai nostri clienti – ha concluso Elia Blei – e a tutte le aziende che intendono crescere, è di non nuotare solo nello stagno italiano, ma guardare a quell'oceano che è il mondo. Qualsiasi strategia vincente, oggi, non può non guardare all'estero, perchè se non siamo noi a 'invadere' gli altri paesi, saranno loro a 'invadere' noi".

Tornando alla ricerca Eurowomenpress, l'edizione introdotta oggi dal presidente Davide Blei ed esposta dalla responsabile studi e pianificazioni Patrizia Marcolli, è la quarta sul tema 'Testate femminili in Europa', dopo quelle del 1997, 1999 e 2003.

Non si tratta però, come spiegato da Marcolli, di un semplice aggiornamento, ma di una vera novità. Eurowomenpress 2006 vede infatti un forte ampiamento del panorama dei paesi, cha passano da 8 a 14, ovvero Austria, Belgio, Croazia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Olanda, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Svizzera, Spagna e Ungheria . "Tutti i paesi – ha affermato Patrizia – di cui disponiamo di dati ufficiali e attendibili".

Le testate prese in considerazione sono le principali di ogni paese, con un tetto minimo di diffusione, proporzionale alla popolazione, e un lettorato femminile almeno del 40% (tra queste solo una piccola parte fanno capo alla concessionaria Blei). I segmenti editoriali in questione sono femminili, interesse generale, arredamento, famiglia, cucina, bellezza, turismo e tv.

Le conclusioni tratte da Marcolli alla luce dei dati emersi (in allegato alcune tabelle mostrate oggi durante la presentazione), sono che in tutti i paesi europei monitorati negli ultimi tre anni si è registrata una crescita di periodici nel settore femminile, con un numero doppio di testate nate rispetto a quelle chiuse, nonostante la generale flessione del lettorato e la crisi economica che ha interessato anche il settore pubblicitario. I mercati, dunque, sono dinamici e forti.

Il maggior numero di riviste si registra nei paesi più popolosi, come Francia, Germania e Italia, ma se si considera l'indice di densità di testate per popolazione, molto più veritiero per misurare lo stato di salute di un mercato, si vede che la situazione si ribalta, e le nazioni prima citate sono quelle con il minor numero di testate per abitanti. "Da ciò si deduce – ha affermato Patrizia – che mercati come il nostro sono quelli che presentano il potenziale di crescita maggiore".

"A ciò si aggiunga – ha concluso Patrizia – che secondo la nostra ricerca la stampa periodica non soffre, o sicuramente soffre meno l'avvento di internet rispetto a quella quotidiana. Il dato conferma la salute, ed anzi la tendenze alla crescita di questo mezzo".

Conlcusioni positive, dunque, quelle emerse dall'analisi della ricerca Eurowomenpress 2006, come sottolineato dal presidente Davide Blei, al quale è spettata l'ultima parola: "Vi salutiamo oggi, dandovi appuntamento al 28 e 29 ottobre, date in cui verrà presentata la ricerca 'cugina' di quella odierna: Euromenpress 2006".

Matteo Vitali