Premi
Quali sono le migliori marche? Lo sapremo tra 10 giorni. Ma per Best Brands non contano solo i numeri
Il 28 ottobre, presso gli studi Rai di via Mecenate a Milano sarà svelata la classifica di questo innovativo premio il cui metodo di valutazione, ricordiamo, prende in considerazione, oltre al successo economico anche l’affetto del pubblico. Mette dunque anche “il cuore” come indicatore del gradimento di una marca. E’ un algoritmo messo a punto da GFK a svelarcelo. Il metodo ha avuto così successo che in Germania il riconoscimento è arrivato alla 14ma edizione e si è esteso alla Cina, dove la seconda edizione si è conclusa poche settimane fa a Shanghai. In ogni premiazione c’è stata qualche sorpresa: a fianco dei colossi dell’economia mondiale anche marche locali, con meno potere in termini di fatturato, ma magari più appealing per il consumatore.
Quali sono le migliori marche? Per Best Brands non contano solo i numeri
Tra pochi giorni sarà svelata la classifica di questo innovativo metodo di valutazione che mette anche “il cuore” come indicatore del gradimento di una marca. E’ un algoritmo messo a punto da GFK a svelarcelo
Nel mondo esistono molte autorevoli classifiche capaci di valutare il potere economico di un brand, la maggior parte di esse si basa su proiezioni di analisti, report finanziari e analisi quali-quantitative per arrivare a un valore netto. Ma è l’unico aspetto da tenere presente nel capire qual è il reale potenziale di una marca?
Tra dieci giorni in Italia si terrà la premiazione di Best Brands e allora potremmo avere delle sorprese. Perché il premio considera un valore in più nel giudizio di una marca: il cuore. Il criterio con cui viene stilata la classifica prende in considerazione, infatti, oltre al successo economico anche l’affetto del pubblico. Quindi ai numeri si affianca il sentiment. O, se preferite, share of market e share of soul. Rispetto ad altri criteri, il metodo garantisce così una maggiore obiettività, tenendo conto che non tutti i colossi del mercato globale sono necessariamente i più amati dal pubblico.
A “mixare” i due parametri ci pensa un algoritmo messo a punto da GFK che unisce il valore commerciale della marca e una ricerca del gradimento del pubblico condotta su un vastissimo campione.
Quindi non c’è una giuria a decidere chi è la marca meglio recepita e per partecipare non serve un’iscrizione al premio: sono candidate d’ufficio tutte le marche rappresentative sia come quota di mercato, sia come capacità di investire in comunicazione, valutata sulla media degli ultimi quattro anni.
Il metodo ha avuto così successo che in Germania è arrivato alla 14ma edizione e si è esteso alla Cina, dove la seconda edizione si è conclusa poche settimane fa a Shanghai. In ogni premiazione c’è stata qualche sorpresa: a fianco dei colossi dell’economia mondiale anche marche locali, con meno potere in termini di fatturato, ma magari più appealing per il consumatore.
Giovanni Ghelardi AD di Serviceplan, partner di Best Brands insieme a Gfk, Rai Pubblicità, System 24 e ADC Group, commenta così questa prima edizione italiana: “Sono veramente contento del risultato: siamo riusciti a portare nel nostro Paese questa importante classifica e mi auguro che possa diventare presto un utile riferimento per tutti gli addetti ai lavori. C’è un’Italia che sta dimostrando di avere molta voglia di ripartire e penso che questo emergerà senz’altro dai risultati”.
Il premio ha il patrocinio di UPA ed il supporto di partner di primo livello quali: GFK Italia, RAIPubblicità, System 24 e ADC Group.
Anche per questo cresce l’attesa per una serata, in programma presso gli studi Rai in via Mecenate a Milano, che si prospetta sarà seguita con attenzione da tutti i più importanti manager delle aziende presenti nel nostro paese, tutte ad oggi potenzialmente vincitrici.
Tra pochi giorni sarà svelata la classifica di questo innovativo metodo di valutazione che mette anche “il cuore” come indicatore del gradimento di una marca. E’ un algoritmo messo a punto da GFK a svelarcelo
Nel mondo esistono molte autorevoli classifiche capaci di valutare il potere economico di un brand, la maggior parte di esse si basa su proiezioni di analisti, report finanziari e analisi quali-quantitative per arrivare a un valore netto. Ma è l’unico aspetto da tenere presente nel capire qual è il reale potenziale di una marca?
Tra dieci giorni in Italia si terrà la premiazione di Best Brands e allora potremmo avere delle sorprese. Perché il premio considera un valore in più nel giudizio di una marca: il cuore. Il criterio con cui viene stilata la classifica prende in considerazione, infatti, oltre al successo economico anche l’affetto del pubblico. Quindi ai numeri si affianca il sentiment. O, se preferite, share of market e share of soul. Rispetto ad altri criteri, il metodo garantisce così una maggiore obiettività, tenendo conto che non tutti i colossi del mercato globale sono necessariamente i più amati dal pubblico.
A “mixare” i due parametri ci pensa un algoritmo messo a punto da GFK che unisce il valore commerciale della marca e una ricerca del gradimento del pubblico condotta su un vastissimo campione.
Quindi non c’è una giuria a decidere chi è la marca meglio recepita e per partecipare non serve un’iscrizione al premio: sono candidate d’ufficio tutte le marche rappresentative sia come quota di mercato, sia come capacità di investire in comunicazione, valutata sulla media degli ultimi quattro anni.
Il metodo ha avuto così successo che in Germania è arrivato alla 14ma edizione e si è esteso alla Cina, dove la seconda edizione si è conclusa poche settimane fa a Shanghai. In ogni premiazione c’è stata qualche sorpresa: a fianco dei colossi dell’economia mondiale anche marche locali, con meno potere in termini di fatturato, ma magari più appealing per il consumatore.
Giovanni Ghelardi AD di Serviceplan, partner di Best Brands insieme a Gfk, Rai Pubblicità, System 24 e ADC Group, commenta così questa prima edizione italiana: “Sono veramente contento del risultato: siamo riusciti a portare nel nostro Paese questa importante classifica e mi auguro che possa diventare presto un utile riferimento per tutti gli addetti ai lavori. C’è un’Italia che sta dimostrando di avere molta voglia di ripartire e penso che questo emergerà senz’altro dai risultati”.
Il premio ha il patrocinio di UPA ed il supporto di partner di primo livello quali: GFK Italia, RAIPubblicità, System 24 e ADC Group.
Anche per questo cresce l’attesa per una serata, in programma presso gli studi Rai in via Mecenate a Milano, che si prospetta sarà seguita con attenzione da tutti i più importanti manager delle aziende presenti nel nostro paese, tutte ad oggi potenzialmente vincitrici.


