Poltrone

Marco Cremona nuovo presidente dell'ADCI

Rinnovati gli organi collegiali dell'Art Directors Club Italiano. L'assemblea straordinaria del Club, riunitasi alla Triennale Bovisa di Milano, ha eletto il nuovo consiglio direttivo e i probiviri. Tra gli obiettivi del nuovo team, come ha spiegato ad ADVexpress Marco Cremona (nella foto), quello di “ricreare l'aura magica intorno al Club”.

L'assemblea straordinaria dell'ADCI si è riunita alla Triennale Bovisa di Milano ed ha eletto il nuovo consiglio direttivo e i probiviri.  Il nuovo consiglio ha poi assegnato le cariche tecniche di propria competenza: tesoriere, delegato ADCE e direzione scientifica.

Il nuovo presidente dell'Art Directors Club italiano è Marco Cremona. Inoltre questa è la nuova configurazione degli organi collegiali dell'ADCI: il vicepresidente è Stefano Colombo, il segretario è Gianguido Saveri, mentre Alex Brunori, Paolo Cesano, Serena Di Bruno, Till Neuburg, Alessandro Orlandi e Luca Pannese sono i consiglieri.  

Il tesoriere è Gabriele Biffi, i probiviri sono Andrea Concato, Enzo Sterpi e Paolo Volpi. Proboviro supplente è Pasquale Diaferia. Per la direzione scientifica è stato eletto Maurizio Sala, delegato ADCE è Patrizia Boglione, mentre il presidente ADCE è Franco Moretti.

ADVexpress ha fatto il punto sul nuovo 'stato dell'arte' con il neopresidente Marco Cremona. Cremona ha spiegato che la sua candidatura nasce da un'intuizione del presidente che lo ha preceduto, Maurizio Sala.

 Secondo quest'ultimo infatti, era importante che avvenisse un cambio generazionale all'interno del Club. Cremona si è trovato assolutamente d'accordo su questo punto, dal momento che anche a suo parere era necessario che vi fosse "un segnale di innovazione".

Dunque ora, a 36 anni, Marco Cremona è il più giovane presidente che l'ADCI abbia mai avuto ed è pronto a portare una ventata di novità al Club. Cremona è attualmente direttore creativo di TeamAlfa, creato all'interno di Y&R, del gruppo WPP.

ADVexpress gli ha chiesto su che cosa si concentrerà maggiormente e quali saranno i principi che lo guideranno nello svolgimento della sua attività. "Ci sono tantissimi aspetti che potrebbero essere sviluppati e sui quali si potrebbe lavorare, quindi diviene fondamentale avere delle priorità - ha dichiarato Cremona -. A questo proposito, posso dire che tra gli obiettivi fondamentali del nuovo team vi è certamente quello di ricreare intorno al Club quell' aura magica che purtroppo con gli anni si è un po' spenta".

Il neo presidente si propone quindi di ridare centralità all'ADCI, riscoprendo quel senso d'orgoglio che è andato un po' affievolendosi. Questa operazione sarà possibile ricompattando l'associazione attorno ai temi fondanti. In particolare, Cremona ha spiegato che "si punterà sulla creatività, cercando soprattutto di coinvolgere i giovani. E' di fondamentale importanza infatti, cercare di allargare la presenza dei giovani nel Club, per colmare il gap generazionale che spesso vede l'ADCI troppo lontano dalle persone che materialmente pensano, progettano e creano le diverse campagne".

Oltre alla maggiore attenzione nei confronti delle 'nuove leve' della pubblicità, il neo presidente ADCI ha espresso l'intenzione di "allargare il numero dei soci del Club, rivolgendosi anche ad altri campi della creatività italiana (grafica etc.), con i quali sarebbe utile lavorare in sinergia, attivando delle collaborazioni che potrebbero consentire di raggiungere dei risultati migliori".

Per quanto riguarda la situazione attuale della creatività italiana, Marco Cremona non si è espresso in termini positivi. "Il livello della creatività in Italia purtroppo è mediocre, bisognerebbe cercare di uscire dal provincialismo e adeguarsi agli altri Paesi europei".

Anche l'ADCI non può fare molto per ovviare a questo problema. Quello che può fare è "confrontarsi con gli altri Art Directors Club e mettere la creatività migliore in condizione di essere riconosciuta e promossa in modo adeguato. In breve il Club e la sua attività possono creare un'ottima cornice, ma non possono sostituirsi al quadro!".

ADVexpress ha chiesto a Cremona anche un personale pronostico sul prossimo Festival di Cannes, che si svolgerà a giugno. Il neo presidente ha spiegato che anche quest'anno il livello della creatività italiana non si è alzato di molto. A parte qualche eccezione, si tratta ancora di un livello piuttosto basso.

Proprio per questo, secondo Cremona purtroppo non si possono prevedere grandi exploit al Festival, e ci si aspettano invece dei risultati non molto diversi da quelli degli altri anni, quando l'Italia si trovava a competere, per quanto attiene alla creatività, con Madagascar e Bangladesh.

 

Serena Piazzi