
Ricerche
Nel prossimo trimestre previsti oltre 30 mln di turisti in meno in Italia, con una perdita di 7,4 mld di euro. Patanè: "media più letali del virus". Approvato il “decreto salva turismo”
Nel prossimo trimestre, 1 marzo - 31 maggio, sono previsti 31,625 milioni di turisti in meno in Italia, con una perdita di 7,4 miliardi di euro, secondo i nuovi calcoli di Confturismo-Confcommercio alla luce dell'evoluzione dell'ultima settimana dell'epidemia. "La situazione è drammatica per tutto il comparto", afferma il presidente di Confturismo-Confcommercio e di Gruppo Uvet, Luca Patanè (in foto). "Purtroppo stiamo pagando le conseguenze di una comunicazione mediatica molto più letale del virus, anzi il peggior virus è l’isteria, grazie a questo siamo considerati come degli untori e così temuti e tenuti lontano. Quindi dobbiamo eliminare l’isteria dal sistema ricostruendo da subito un messaggio rassicurante e veritiero dello stato delle cose in Italia. Serve, da subito, prendere provvedimenti forti per immettere liquidità nel sistema dando un po’ di ossigeno alle imprese del settore; ma è necessario anche intervenire a livello governativo per far terminare i blocchi all’ingresso degli italiani nei paesi esteri e i blocchi ai flussi turistici degli stranieri verso l’Italia”.
Ciset, il Centro internazionale studi sull’economia del turismo ha elaborato, su dati di Banca d’Italia, le stime riguardanti gli effetti dell’emergenza Coronavirus sul turismo nelle aree del Nord Italia che sono state colpite dall’epidemia. Nelle 5 regioni coinvolte (Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Friuli-Venezia Giulia) è plausibile che nel periodo che va da marzo a maggio, si assista a una contrazione massima degli introiti totali per turismo internazionale pari a circa 2,5 miliardi di euro corrispondente a un -50% per le regioni coinvolte, percentuale registrata anche in casi simili come l’emergenza da Sars o eventi drammatici come il crollo delle Torri Gemelle a New York. Qualora altre regioni dovessero essere coinvolte e la contrazione finisse per interessare l’intero territorio nazionale, ma con intensità inferiore stimabile al -30% medio, si può valutare che la perdita per la stagione primaverile possa salire complessivamente fino a un massimo di 4,6 miliardi di euro, rispetto a una stima tendenziale annuale di 46 miliardi di euro nel 2020.
Parallelamente, sono previste contrazioni analoghe con riferimento al movimento degli italiani all’estero e alla relativa spesa in uscita che, nel trimestre marzo-maggio, vale mediamente circa 6 miliardi, cifra che potrebbe dunque dimezzarsi, compensando così, in termini di bilancia turistica, il calo delle entrate. Tuttavia, è plausibile che le minori uscite per vacanze all’estero si traducano solo in piccola parte in spesa per turismo in Italia, considerato che anche il movimento domestico potrà subire una riduzione generalizzata e tradursi in escursioni giornaliere di breve raggio.
Il Governo ha da poco varato un decreto per venire incontro alle esigenze degli operatori del turismo organizzato, un settore costretto a fronteggiare i problemi legati al diffondersi dell’epidemia del Covid-19.
Il “decreto salva turismo” è stato approvato nello scorso fine settimana, a tamponare un’emergenza che ormai da giorni ha bloccato le agenzie di viaggio, al lavoro solo per le cancellazioni, i tour operator e tutti gli altri attori del turismo in profonda difficoltà, sia dell’incoming che dell’outgoing.
Tra le misure che trovano spazio nel documento, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, c’è la sospensione dei versamenti di imposte, tasse e contributi fino al 30 aprile 2020 per tutte le imprese turistico-ricettive, dalle agenzie di viaggio ai tour operator, che saranno tenuti a versare entro il 31 maggio 2020 in un’unica soluzione gli importi dovuti.
Capitolo rimborsi, per chi non ha potuto usufruire dei titoli di viaggio o dei pacchetti turistici è previsto il rimborso, che avverrà anche attraversovoucher o proponendo al viaggiatore un pacchetto di valore uguale o superiore a quello già pagato.
Viaggiatori che vivono nella zona rossa o viaggiatori in partenza verso paesi che non accolgono cittadini italiani avranno quindi la possibilità di scegliere una nuova destinazione o di ottenere un voucher spendibile per un altro viaggio, stesso trattamento anche per le scuole che avevano in programma viaggi d’istruzione.
Se il cliente che ha prenotato in agenzia di viaggio può quindi stare tranquillo per quanto riguarda il rimborso, resta il grande interrogativo del rimborso alle agenzie da parte dei fornitori. Nel decreto si legge che le agenzie potranno avvalersi del diritto di rivalsa, ma con tempistiche sicuramente più lunghe e complicate rispetto al rimborso del cliente, con il rischio che le minori entrate dovute alle cancellazioni e alla mancanza di nuove prenotazioni facciano chiudere tante imprese.
Per scongiurare questa ipotesi c’è un’ulteriore misura prevista dal Governo, ovvero la cassa integrazione in deroga per la durata della sospensione del rapporto di lavoro nelle regioni maggiormente colpite dall’emergenza, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, fino ad un massimo di tre mesi e con un tetto d’importo fissato rispettivamente a 135, 40 e 25 milioni di euro per il 2020.