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Viaggi aziendali, nel 2022 ritorno ai volumi pre-pandemici ma mancano i manager per renderli più 'green'

La ricerca SAP Concur ha rilevato che, sebbene il 100% delle aziende italiane consideri la sostenibilità nella propria politica di viaggio, solo il 29% ha una figura dedicata guidare tali iniziative. Ad ostacolare l’implementazione di politiche di viaggio sostenibili sono la mancanza di budget, e la mancanza di coinvolgimento dei dipendenti

Negli ultimi anni la sensibilità delle imprese al tema dei cambiamenti climatici è aumentata, a tal punto da rendere la sostenibilità una priorità all'interno dei programmi di viaggio aziendali. Questa diventa una necessità ancora più urgente considerando che l’85% delle aziende italiane sta tornando a volumi pre-pandemici dei viaggi nazionali e il 72% dei viaggi internazionali.

Secondo il Corporate Travel Sustainability Index, indagine condotta da SAP Concur, infatti, tutti i Senior Travel Manager all’interno delle aziende italiane pensano che la sostenibilità faccia parte della propria politica di viaggio, tuttavia, la maggior parte delle imprese italiane ha difficoltà a diventare più green.

Nonostante la volontà di allinearsi con gli obiettivi delle Nazioni Unite 2030, solo il 29% delle imprese italiane ha una figura manageriale dedicata, come un Sustainability Manager o un Chief Sustainability Officer, contro il 40% di Germania e Spagna e il 37% della Francia.

Al contempo il 15% delle organizzazioni italiane ha un intero team dedicato al miglioramento della sostenibilità all'interno dell'organizzazione, contro il 14% in Spagna, l’8% in Francia e il 4% in Germania.

La consapevolezza  di dover dare priorità a questo tema non manca, infatti il 54% di loro ritiene che la propria politica di viaggio debba essere migliorata quando si tratta di questioni di sostenibilità, ma devono confrontarsi con i problemi insiti nelle aziende, come ad esempio la mancanza di budget, che rappresenta per più di quattro aziende su dieci (il 42%) un ostacolo fondamentale allo sviluppo di un programma di viaggio aziendale più sostenibile e la mancanza di coinvolgimento dei dipendenti contro la quale quasi quattro aziende su dieci (il 38%) stanno lottando. 

“Sebbene oggi molte imprese stiano riducendo l'impronta di carbonio o stiano diventando carbon neutral, in base all’indagine condotta da SAP Concur risulta evidente come diverse  ancora non sono sicure di come incorporare la sostenibilità nei loro viaggi di lavoro, " Spiega Pierre-Emmanuel Tetaz (in foto), SVP EMEA e General Manager, SAP Concur.

"Prevediamo un aumento della richiesta di maggior sostenibilità, anche per quanto riguarda la politica di viaggio aziendale, che sarà sollevata con maggiore forza, più spesso e da più parti, dal management, dai dipendenti ai fornitori agli stakeholder. È quindi fondamentale creare team dedicati in grado di sviluppare una strategia di sostenibilità efficace, come parte di un programma per supportare i propri dipendenti in trasferta nel compiere scelte più ecologiche, supportate dagli strumenti giusti per aiutarli a prendere decisioni informate”.

Anche se il 26% degli intervistati ritiene di dover apportare una modifica alle proprie politiche di sostenibilità ma non è sicuro di come, vi è una chiara necessità di strumenti tecnologici che facilitino la misurazione e l'attuazione di programmi di viaggio aziendali più sostenibili.

Mentre circa la metà delle imprese (il 49%) dispone già di strumenti software per supportare i viaggi aziendali, il 96% di coloro che ne sono privi li prenderebbe in considerazione.

L’indagine sulla sostenibilità di SAP Concur si basa sui punti di vista di un sondaggio condotto su 700 Senior Travel Manager presso aziende con più di 100 dipendenti. Il sondaggio è stato condotto nel Regno Unito, Francia, Germania, Spagna, Italia, Paesi nordici da iResearch per conto di SAP Concur tra febbraio e marzo 2022.